Continuano a emergere particolari e relativi all’inchiesta aperta dalla Procura di Torino nei confronti della Juventus sul caso plusvalenze. Gli ultimi, in ordine di tempo, sono quelli relativi alle dichiarazioni rilasciate dal Presidente della Federazione italiana gioco calcio, Gabriele Gravina, durante l’interrogatorio tenuto lo scorso 2 aprile 2022. Tanti i temi trattati e i dettagli svelati da Gravina.
- L'anticipazione dell'interrogatorio di Gravina
- Presenti, temi e ruolo di Gravina
- L'ammissione di Gravina sulle plusvalenze
L’anticipazione dell’interrogatorio di Gravina
L’interrogatorio fa largamente riferimento all’ormai celebre pranzo del 23 settembre 2021 organizzato e voluto dall’allora presidente bianconero, Andrea Agnelli, a cui presero parte lo stesso Gravina, il presidente della Lega calcio, Paolo Dal Pino, oltre a dirigenti di spicco di diversi club di Serie A. L’estratto completo dell’interrogatorio verrà trasmesso da Report nel servizio “Il bianco e il nero” che andrà in onda nel corso della puntata che andrà in onda questa sera su RaiTre a partire dalle 21.20. Un’anticipazione arriva, però, anche dal sito Sportitalia.com, che in esclusiva ha fornito l’anteprima del programma condotto da Sigfrido Ranucci.
Presenti, temi e ruolo di Gravina
Come si legge dallo stralcio dell’interrogatorio pubblicato su Sportitalia.com, alle domande del PM, il presidente Gravina risponde come all’incontro fossero presenti, oltre a lui:
il Presidente della Lega, Paolo Dal Pino ed altri presidenti di società di calcio, quali l’Atalanta (Percassi), il Genoa (Preziosi), l’Inter (era presente Marotta), il Milan (Scaroni), il Bologna (Fenucci e Saputo).
In merito alle tematiche trattate nel corso del pranzo, Gravina riferisce come l’incontro fosse stato promosso per verificare la possibilità di dirimere i contrasti emersi all’interno della Lega e nei rapporti la stessa Lega e la Federazione. Ma tra i punti toccati ci furono anche la possibilità di costituire una Media Company, necessaria a gestire i diritti televisivi e d’immagine delle società, e discorsi vari legati a un possibile nuovo format dei campionati. Nessun accenno, invece, al tema della difficoltà economico/finanziarie, dato per acquisito Sul suo ruolo giocato a quel tavolo, il presidente della FIGC spiega:
io ebbi ad accettare l’invito per cortesia, che non ebbi a prendere posizione sugli argomenti trattati. […] non ho preso posizione sul tema diritti, perché al di fuori delle competenze della Federazione e mi sono limitato ad esprimere la mia preoccupazione per lo stato dei rapporti tra Lega di Serie A e la Federazione. […] manifestai dal mio punto di vista l’esigenza di procedere su terreni di riforme trovando una armonia di sistema e di collaborazione, anche se purtroppo, a distanza di mesi, il risultato ad oggi non ha ancora prodotto risultati.
L’ammissione di Gravina sulle plusvalenze
In merito a un’intercettazione ritenuta importante ai fini del processo intercorsa il giorno seguente il pranzo tra Andrea Agnelli e Luca Percassi, Gravina rivela come l’allora presidente della Juventus facesse:
riferimento al pericolo di finire come il Portogallo, e di avere qualche campione o poco più.
Passando alla questione plusvalenze, il presidente Gravina ammette l’impossibilità del sistema calcio, a livello non solo italiano, di gestire un tema che non presenta ancora un metro di valutazione oggettivo:
[…] la plusvalenza, in ogni settore imprenditoriale, sia un obiettivo da conseguire e così anche nel calcio […] dal 2021 sono presidente della Commissione Licenze Uefa e […] le plusvalenze sono uno dei temi discussi […]. Tuttavia non vi sono dei criteri oggettivi di valutazione ed allora, […] non siamo ancora riusciti ad individuare dei criteri soddisfacenti […]. Peraltro a questo tema io sono sensibile, tant’è che l’attività della Covisoc è originata […] da un mio report fatto dal Centro Studi della Federazione.
Detto questo, fermo restando che ritendo le plusvalenze fittizie un danno per il sistema, individuare delle soluzioni al problema non è facile […] ci stiamo lavorando come Federazione dal 2018 ma non riusciamo a trovare dei criteri oggettivi […]. Oltretutto, dopo che, credo nel 2008, tanto il Milan tanto l’Inter sono stati assolti […]. Mi viene infine ricordato che in un articolo pubblicato in particolare sulla Gazzetta dello Sport il 15 marzo si fa riferimento ai bilanci della Juventus ed in particolare al tema delle rinegoziazioni di stipendi, sul punto dichiaro che è la Covisoc l’organo competente ad approfondire queste tematiche e non sono giunte in Federazione ed alla Procura Federale segnalazioni di anomalie.