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Inter, da Adani invettiva pro-Inzaghi dopo le critiche di Cassano. Poi svela il “peccato” di Materazzi

L’opinionista replica alle accuse di Fantantonio secondo cui i nerazzurri non avrebbero meritato l’accesso alla finale di Champions 

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Altro che gioco difensivo, come sostiene Antonio Cassano, l’Inter s’è meritata la qualificazione alla finale di Champions League attaccando nei minuti finali e nei tempi supplementari il Barcellona: questa la tesi di Daniele Adani, che nell’ultima puntata di “Viva El Futbol” ha replicato alle critiche di Fantantonio a Simone Inzaghi. L’opinionista ha anche rivelato il “peccato” di Marco Materazzi: l’ex difensore aveva lasciato lo stadio sul 3-2 per i blaugrana.

Adani contro l’accusa di Cassano all’Inter

Colpo su colpo, con la solita enfasi: così Daniele Adani ha risposto ad Antonio Cassano, che dopo la qualificazione dell’Inter alla finale di Champions League era tornato ad attaccare i nerazzurri, accusandoli di essersi solo difesi e di non avere un gioco al livello delle big europee. Adani s’è reso protagonista di una vera e propria invettiva in difesa di Simone Inzaghi e dei nerazzurri, iniziata comparando le caratteristiche dell’Inter e del Barcellona.

“È inutile che dite che l’Inter è solo difensiva – le parole di Adani -. Se tu pensi di competere col Barcellona rubandogli il possesso palla non riesci; se pensi di competere andando uno contro uno sugli esterni non riesci, anche perché l’Inter gioca in un modo diverso. Il Barcellona ti toglie il pallone, te lo dà ogni 5 minuti”.

Adani e la pressione ultra-offensiva dell’Inter

Per Adani l’Inter è stata brava ad adattarsi al contesto, giocando al Meazza una gara migliore rispetto al match di andata al Montjuic. “Col Barça aveva una possibilità: resistere meglio dell’andata, ma allo stesso tempo proporre di più dell’andata. E per me questo c’è stato – spiega l’opinionista -. Non vedrete mai dati migliori dell’Inter rispetto al Barça, ma c’è il dato più importante che è il 7-6. E comunque ci sono dati diversi tra le due partite”.

Adani si riferisce al modo in cui l’Inter ha prodotto le prime due reti. “Come sono nati il primo e il secondo gol? Da una pressione ultra-offensiva! Avete mai visto l’Inter pressare nella gara di andata? No! Sul primo gol a San Siro c’è stata l’aggressione dei mediani: rubi palla, palla dentro, poi DumfriesLautaro, 1-0. E com’è nato il rigore? Uguale, alla stessa maniera! Queste cose qui, se non gli diamo valore, non siamo completi nell’analisi”.

Adani e la finale meritata dall’Inter

Per Adani nella ripresa la squadra di Inzaghi è invece arretrata, concedendo campo e occasioni a Barcellona, subendo così la rimonta dei catalani. Nel finale, però, ha ritrovato coraggio ed è stata meritatamente premiata dal risultato. “’Per buttare fuori il Barcellona, che è ingiocabile, cosa deve provare a fare l’Inter? Attaccare! – continua Adani – Nel secondo tempo non ha superato la metà campo e cosa è successo: il Barça le ha fatto 3 gol! Quand’è che hai rivinto la partita? Quando ha attaccato! E com’è nato il quarto gol di Frattesi? È inutile che dite che l’Inter è solo difensiva: se tu al 99’, dopo che hai fatto il 3-3, hai il cuore, le idee, la qualità, l’identità di andare in area del Barcellona e porti 7 uomini per me meriti la qualificazione. Così come la meritava il nel secondo tempo Barcellona che fa il calcio più bello degli ultimi 10 anni e che negli ultimi minuti, sul 3-2, cerca di fare il 4-2!”.

Per Adani, proprio l’atteggiamento nei supplementari è l’elemento per cui l’Inter va elogiata. “Nella ripresa meritava il Barcellona lì, dopo però merita l’Inter, che porta 7 uomini nell’area avversaria! Al 99’ me la vado a prendere attaccando, non difendendo fino a quando non spengono le luci dello stadio! Ha segnato 7 gol al Barcellona!”.

Inter, Adani e il “peccato” della bandiera Materazzi

Nel corso del programma, Adani ha poi rivelato il “peccato” compiuto da Marco Materazzi. Sul 3-2 del Barcellona, nei minuti finali della ripresa, l’ex difensore e bandiera dell’Inter aveva abbandonato lo stadio, così come fatto da molti interisti delusi, contravvenendo però a quello che è un comandamento del vero tifoso: mai abbandonare la squadra. “Marco e la sua famiglia sono usciti dopo il gol di Raphinha… – svela Adani – poi però me lo sono ritrovato lì, alcuni hanno fatto in tempo a tornare… e Marco lo visto di nuovo seduto di fianco. Non era ancora fuori dallo stadio ed è tornato”.

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