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Inter, Inzaghi ha i nervi a fior di pelle: che polemica con i giornalisti alla vigilia del Bayern Monaco

Inzaghi punta il dito contro i giornalisti nella conferenza che precede la super sfida di Champions col Bayern Monaco: il tecnico furioso per le critiche ricevute dopo Parma

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Simone Inzaghi è uno di quegli allenatori che difficilmente si scompone. Eppure alla vigilia della super sfida di Champions League col Bayern Monaco, l’allenatore dell’Inter ha tradito un certo nervosismo nei confronti dei giornalisti per le polemiche che hanno fatto seguito al pareggio di Parma.

Verso Bayern-Inter, Inzaghi nervoso in sala stampa

Anche Inzaghi perde la pazienza. Proprio così: alla vigilia dell’andata dei quarti di finale col Bayern Monaco il tecnico punta il dito contro i giornalisti. No, proprio non ha gradito le critiche feroci piovute sulla sua squadra dopo il 2-2 del Tardini col Parma.

“L’Inter ha vinto sei delle ultime nove partite di campionato – ha ricordato -. Ma dopo l’ultimo pareggio si è detto di tutto”. Inizia così l’affondo dell’allenatore piacentino, che si è soffermato sui cambi effettuati: “Avrei potuto dire a Farris di comunicare che i primi quattro cambi su cinque erano forzati. Non l’ho detto volutamente per vedere cosa sarebbe stato scritto. E puntualmente… è un film già visto”.

Il tecnico se la prende con i giornalisti dopo le critiche

Il nervosismo è tangibile, probabilmente accentuato dal primo dei due esami con la corazzata bavarese che andrà in scena all’Allianz Arena. Del resto, il sogno triplete passa per il doppio incontro con la squadra di Kompany che sta dominando la Bundesliga.

“Quattro cambi su cinque erano dovuti a infortuni, non scritti prima o inventati dall’allenatore o dal vice – continua -. Non ho detto a Farris di specificarlo alla società perché volevo sentire cosa si sarebbe detto: si è parlato troppo e tanto, ma i ragazzi sono intelligenti e sanno cosa ascoltare”. Insomma, un Inzaghi così raramente si è visto e sentito.

Il punto sugli infortunati: chi c’è e chi no

Il tecnico nerazzurro attacca anche quando il discorso cade sugli infortunati. “Mi ritrovo con 14-15 giocatori e si parla solo delle assenze del Bayern” sottolinea. Inzaghi ricorda che “Asllani e Correa non ci sono” e che “Zielinski, Taremi e Dumfries sono a casa”. C’è fiducia su Bastoni: “Più sì che no”.

Al contrario, le sensazioni su di Dimarco sono negative: “Più no che sì”. Occhio alle condizioni di Calhanoglu: “Ha preso una botta e stamattina aveva dolore ma penso che la possa fare”. Infine su Lautaro, rientrato nella sfida col Parma dopo l’infortunio rimediato con la nazionale argentina. “Eravamo d’accordo che domenica giocasse un tempo ed è rimasto in campo 65′. Per la lesione che ha avuto doveva restare fuori tre settimane, invece ha giocato 16 giorni dopo”.

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