Nel day after del derby della Madonnina, che preserva da una discussione interna Simone Inzaghi e il suo operato, emergono con prepotenza delle sensazioni che anticipano una riflessioni ultima, sui dati e le statistiche che qualche amarezza la suscitano: l’Inter poteva essere davvero l’anti Napoli, in un campionato animato e dominato dall’inventiva e dalla qualità di Spalletti e i suoi.
In un Inter-Milan in cui i campioni d’Italia sono parsi arrendevoli, dimessi e confusi, Lautaro si è imposto, ma lo ha fatto anche grazie a Hakan Calhanoglu, eroe capace di zittire i suoi ex tifosi.
- Inter-Milan: i dati che denunciano la crisi rossonera
- Le provocazioni da ex Milan, lo sfottò di Ibrahimovic
- Il gesto eloquente di Calhanoglu
Inter-Milan: i dati che denunciano la crisi rossonera
Tornando ai dati, la supremazia nerazzurra è evidente: sono 16 i tiri in porta contro i 4 del Milan, più un possesso palla pari al 64% da parte della squadra di Simone Inzaghi, mentre i rossoneri si sono limitati a 36% che esprime già tutti i problemi di una squadra che forse è troppo turbata, resa fragile (statistiche e curiosità). Che quanto stia accadendo, a livello societario, abbia una motivazione, un ruolo in questo crollo?
In poco più di mezz’ora l’Inter ha imposto il risultato finale, grazie al campione del mondo Lautaro Martinez che ha messo di testa l’1-0, evidenziando ancora una volta i limiti della difesa e soprattutto di Tatarusanu tra i pali. Un vantaggio reso possibile grazie all’inventiva dell’argentino e all’aiuto di un ex importante, ancotra di più se possibile in una notte come quella appena passata, Hakan Calhanoglu che ha battuto il calcio d’angolo decisivo.
Le provocazioni da ex Milan, lo sfottò di Ibrahimovic
Il grande ex, il grande protagonista che ha vestito entrambe le maglie e che si è beccato – poci mesi fa – anche gli sfottò dei milanisti aizzati da Zlatan Ibrahimovic che non ha fatto che ironizzare quando il Milan e lo Scudetto avevano dimostrato una superiorità che, oggi all’indomani del derby e nell’incertezza sul suo futuro, sembra quasi una istantanea scomparsa.
Ebbene, proprio lui si è riscattato anche se qualche ombra rimane, come se fosse un personaggio di Elena Ferrante pronto a prendersi ogni istante di questa esaltazione e compiendo un gesto immortalato dalle telecamere e dalle immagini che stanno girando sui social.
Il gesto eloquente di Calhanoglu
Calhanoglu prende e posiziona la palla sulla bandierina: rapido sguardo all’area di rigore prima di concentrarsi sul pallone e sulla traiettoria da effettuare, per calciare al meglio quel tiro dalla bandierina; un destro disegnato alla perfezione. Poco prima che il turco tirasse quella palla decisiva però, dalla curva del Milan parte un coro, quello che aveva dato inizio alla diatriba tra le parti: “Calhanoglu figlio di pu****a”.
Una sgradevole e vergognosa situazione che, purtroppo, continua a reiterarsi in una ripetizione senza possibilità di interruzione e che ha prodotto un risultato opposto: il gol di Lautaro e epico. E Calha li zittisce.
In uno di questi video, postati su twitter, il turco batte l’angolo e dopo aver visto la palla messa in rete di testa da Lautaro si gira verso la parte alta della curva occupata dai tifosi del Milan, porta l’indice alla bocca e chiude una questione, per ora, con una mossa che ha chiuso lì la pratica derby.