Qualcuno teme che la sua designazione sia quasi una “vendetta” per chi vorrebbe scippare la finale di Euro2020 a Wembley ma la scelta di Anthony Taylor per Italia-Austria, gara degli ottavi degli Europei in programma sempre a Londra sabato prossimo, non è figlia della geopolitica bensì di scelte ragionate da parte dei designatori e di Rosetti. Il 42eenne fischietto di Manchester in questo Europeo ha già diretto Danimarca-Finlandia e Portogallo-Germania, smentendo lo scetticismo che c’era nei suoi confronti prima della kermesse. Viene infatti da una stagione così così, culminata in un ottavo di finale di Champions tra Paris Saint Germain e Barcellona (arbitrata, peraltro, male).
Taylor ha tre precedenti con l’Italia
Taylor ha tre precedenti con l’Italia con un bilancio in perfetto equilibrio: un successo azzurro contro la Grecia nelle qualificazioni a Euro 2020, un pareggio (1-1) contro l’Olanda in Nations League il 14 ottobre 2020 e una sconfitta (3-1) contro la Francia in amichevole dell’1 giugno 2018). Ha diretto la sua prima partita UEFA nel 2009. Dirige con regolarità gare di Premier League dal 2009 ed è una presenza fissa in Europa League, Champions League e nelle competizioni per nazionali.
Da piccolo criticava sempre gli arbitri
Com’è diventato arbitro lo spiegò lui stesso diversi anni fa in un’intervista al sito dell’Uefa: “seguivo sempre la squadra della mia città, l’Altrincham, sia in casa che in trasferta. Mia madre era stufa di sentire le mie continue critiche agli arbitri, così mi suggerì di tacere o di provarci io. Ho seguito il suo consiglio. sono partito dai campionati locali della zona di Altrincham e poi sono passato alla Cheshire League, alla Northern Premier League, alla Conference [quinta divisione inglese] e quindi alla Football League. Ho cominciato nel 1995. Sono rimasto in Football League per quattro anni e nel 2010 ho diretto la mia prima gara in Premier League”