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Italia-Inghilterra, Zoff non dimentica gli insulti e il 1973

L'ex capitano campione del mondo: "Fu una vittoria epocale, quell’impresa ci diede la convinzione che potevamo battere chiunque".

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Italia-Inghilterra, Zoff non dimentica gli insulti e il 1973 Fonte: Getty Images

Intervistato da Il Corriere della Sera, Dino Zoff ha ricordato il match tra Italia ed Inghilterra del 1973: “Come dicono nei film western: cuore caldo e sangue freddo. Anche se quella volta nel 1973 era più difficile…Gli inglesi non li avevamo mai battuti, loro si sentivano ancora depositari del gioco. Wembley era una specie di tempio proibito. Erano altri tempi, era un altro mondo. Ci chiamavano camerieri, sì, pensando di offenderci, ma non sapevano che non c’era modo migliore per caricare un italiano che farlo arrabbiare. Fu una vittoria epocale, quell’impresa ci diede la convinzione che potevamo battere chiunque. Certo, era solo un’amichevole, mentre domenica c’è in ballo un Europeo. Stavolta conta di più”.

Zoff vede l’Inghilterra in vantaggio: “Favorito o sfavorito è solo un giochino vostro, conta poco o niente. Sì, certo, loro giocano in casa, col pubblico, quindi possiamo anche darli per favoriti. Ma noi possiamo batterli, perché non siamo assolutamente inferiori, anzi. Abbiamo qualità, esperienza, carattere. Possiamo vincere, ho grande fiducia”.

Zoff ha elogiato il ct Mancini: “I numeri non mentono, Roberto ha fatto un lavoro straordinario, ma non avevo dubbi sarebbe andata così. È un allenatore esperto, conosce il calcio, ha fatto esperienze anche all’estero. La sua gestione del gruppo è eccezionale. Spero resti a lungo, la continuità è fondamentale”.

 

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