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Juve, Andrea Agnelli sempre più isolato: clamoroso attacco personale di Tebas

Hanno fatto clamore le accuse della Liga, in un comunicato, e del suo presidente che non ha risparmiato ad Andrea Agnelli accuse durissime che mettono in luce il suo isolamento

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Le dimissioni in blocco dei vertici di quella Juventus versione AA, Andrea Agnelli, ha consentito che emergessero le ostilità mai sopite nei riguardi dell’ex presidente da parte di quanti avevano già manifestato le proprie posizioni. Sul suo operato e sul suo ruolo.

La notizia del presunto falso in bilancio del club bianconero ha subito mosso i dirigenti della Liga spagnola che hanno avanzato la richiesta di sanzionare la società all’Uefa, presieduta dall’ex amico, l’avvocato Aleksander Ceferin. E le dichiarazioni di spietata ostilità da parte del suo numero uno, Javier Tebas.

Agnelli e la Juve, Tebas spietato: nuove accuse

Dopo quel comunicato dai contenuti sprezzanti ed accusatori, diffuso martedì 29 novembre, a rincarare la dose è stato il presidente della lega spagnola Javier Tebas, che in un tweet attacca l’ormai ex presidente bianconero:

“Caro Andrea Agnelli, hai passato tanti anni a ‘manipolare’ bilanci, valutazioni, documenti, per “ingannare” autorità pubbliche, sport, azionisti, tifosi… e allo stesso modo volevi ingannare il mondo del calcio con la bontà della Superlega. Le tue dimissioni sono una grande notizia”.

Frasi durissime, che mettono in evidenza il clima che si sta creando attorno alla figura di Agnelli e al suo recente operato. Un’opinione non proprio unica, nel panorama internazionale e che va a sommarsi alle azioni intraprese nei confronti dell’ex presidente della Juventus all’indomani dello strappo.

Il comunicato della Liga contro la Juventus

I dirigenti della Liga spagnola avevano affidato a un comunicato ufficiale le loro richieste: una nota in cui hanno fatto appello all’Uefa, dopo le dimissioni in blocco del CdA della Juventus e dell’ex amico, Andrea Agnelli.

“La Liga – si legge nella nota – chiede l’immediata applicazione delle sanzioni sportive al club. La Liga aveva già presentato nell’aprile 2022 alla UEFA una denuncia ufficiale contro la Juventus in cui denunciava violazioni del regolamento del fair play finanziario su cui stava indagando la Guardia di Finanza italiana. La sostenibilità finanziaria è fondamentale per proteggere il business del calcio. Proteggiamo il nostro calcio”, il testo.

In questo caso, la denuncia avrebbe accusato la Juventus di contabilizzare i trasferimenti al di sopra del loro fair value e di sottovalutare le spese del personale, il che costituisce una violazione del fair play finanziario della Uefa. Inoltre, la denuncia muoveva anche una seconda accusa, quella di nascondere il vero stipendio dei suoi giocatori .

Lo scorso aprile, la Liga spagnola aveva già sporto denuncia per violazione del fair play finanziario alla Uefa contro la Juventus, il Manchester City e il Paris Saint Germain.

La Superlega non esiste più, se mai ha visto davvero la luce ma le ripercussioni di questo sorta di campionato elitario ed esclusivo sono ancora leggibili.

Sulla Juve l’ombra dell’inchiesta Prisma

A indirizzare la decisione di Exor, ovvero John Elkann (cugino di AA), sarebbero state le principali consulenze maturate dopo l’esplosione del caso giudiziario che ha travolto la società.

Un’indagine che, avviata nell’estate del 2021, si è chiusa a fine ottobre con la notifica di fine indagini nei confronti di 16 persone e che aveva spinto la Procura di Torino a chiedere addirittura misure cautelari per Agnelli, proposta rigettata dal Gip, nonostante i reati contestati siano falso delle comunicazioni sociali, false comunicazioni rivolte al mercato, ostacolo all’esercizio delle autorità di pubblica vigilanza, aggiotaggio e uso di fatture per operazioni inesistenti.

Le dimissioni in blocco del CdA Juve

Com’è ormai noto, Agnelli ha convinto gli altri consiglieri a seguirlo nella sua “decisione”, chiedendo però all’amministratore delegato Maurizio Arrivabene, giunto quando le presunte irregolarità sotto osservazione erano già state compiute, di restare in carica per gestire la delicatissima transizione.

E formalizzare anche quel che era nei desiderata dei vertici di quella cassaforte degli Agnelli che ha finanziato la sua Juventus, ovvero Exor.

Le date decisive per la nuova era

Il comunicato della società bianconera rinvia al 18 gennaio l’elezione del nuovo Consiglio di Amministrazione, ma i prossimi 40 giorni saranno scanditi da altre tappe decisive, dopo la nomina a nuovo presidente del fidato Gianluca Ferrero.

Una data su tutte: quella del 27 dicembre, quando è in programma l’assemblea degli azionisti, già rinviata due volte, l’ultima lo scorso 23 novembre, quando con ogni probabilità la rivoluzione era già stata delineata.

Durante l’assemblea ci sarà infatti da approvare il bilancio, nel mirino della Procura di Torino. In quella sede i vertici societari potrebbero essere definiti, se non addirittura stravolti. Fino alla vigilia di Natale, l’attenzione sulla nuova era Juventus sarà altissima, dato che entro 25 giorni dall’assemblea, Exor è chiamata a comunicare la lista completa dei candidati nella prospettiva del rinnovo del CdA azzerato dalle dimissioni in blocco.

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