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Juventus, inizia la rinascita: dal nodo Allegri a Giuntoli e il mercato, tutti i nomi e le mosse

In attesa del giudizio Uefa ma accantonati i principali processi sportivi, la Juventus può finalmente cominciare a pensare al mercato e al suo futuro, da Allegri a Giuntoli agli esuberi e rinnovi, ecco tutti i nodi da sciogliere

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Messa la parola “fine” sui processi sportivi, in attesa della sola decisione dell’Uefa sulla partecipazione del prossimo anno alle competizioni europee, la Juventus può finalmente voltare pagine, leccarsi le ferite, soprattutto economiche di questi ultimi 5 mesi da incubo ma almeno cominciare a programmare e pensare alla prossima stagione, solo ed esclusivamente dal punto di vista sportivo.

Sono tanti i nodi da sciogliere dalla nuova dirigenza a cominciare dalla plancia delle operazioni, in campo e dietro la scrivania. Max Allegri e Cristiano Giuntoli sono i nomi caldi della prossima settimana, poi si comincerà a parlare seriamente di mercato. Insomma l’araba fenice Juve sta per rinascere per l’ennesima volta dalle sue ceneri.

Juventus, Giuntoli è il nome giusto da cui ripartire: Adl permettendo

Toccherà quasi sicuramente a Cristiano Giuntoli rifondare la Juventus. Elkann vuole il meglio in quel ruolo, specie con una dirigenza ridotta all’ossa dopo lo tsunami dello scorso inverno. Al di là del lavoro di Calvo a livello dirigenziale e marketing, con Cherubini sullo sfondo ma ancora “bloccato” dalla squalifica serve un dirigente di calcio, di campo, da cui ripartire. E chi se non l’artefice dello scudetto meraviglia del Napoli.

La Juve vuole il manager azzurro che non è ancora stato liberato dal presidente Aurelio De Laurentiis. Ma la scelta è stata fatta e non tira aria di cambi di programma in casa Juve, sottolinea la Gazzetta. Perché presto o al più tardi nel 2024 (in quel caso sarebbe Manna, il d.s. dell’Under 23, il traghettatore), toccherà a lui. Il contratto col Napoli scade nel 2024: secondo il Corriere dello Sport “Giuntoli come Spalletti, possibili dimissioni”. Ammesso che stavolta ADL le accetti.

Juve e la grana Allegri: fiducia, dimissioni o esonero?

E’ sicuramente la più grande incertezza legata alla Juventus post processi. Allegri è l’uomo giusto per ripartire e ricostruire? O sarebbe meglio un allenatore meno pragmatico, meno blasonato ma più votato alle dinamiche di gioco? Su tutto il peso delle questioni contrattuali con un ingaggio monstre di 9 milioni e l’eventuale accordo da trovare su buonuscita, la formula, dimissioni o esonero. Dettagli comunque non di poco conto.

Da questo punto di vista la società è sicuramente spaccata, lo stesso Elkann appare indeciso. Su Allegri aveva riposto grande fiducia, al pari del cugino Andrea Agnelli, investendolo anche di compiti extra calcistici. Ma la fiducia in Allegri non pare essere eterna e il finale mesto di stagione della Juve, al netto delle contingenze extra campo, così come la carenza endemica di gioco, ha sicuramente contribuito ad aumentare i dubbi sulla riconferma del tecnico.

Juventus: Palladino, Grosso, Italiano sono i nomi che girano da alcuni giorni per la successione sulla panchina bianconera ma non è da scartare l’ipotesi sempre evocativa del ritorno di Antonio Conte che però difficilmente si rimetterebbe in discussione con ingaggi e una disponibilità di mercato limitata.

Fonte: Getty

Mercato Juventus: da Di Maria a Rabiot quanti addii. Vlahovic o Chiesa sacrificati

Sarà un vero e proprio porto di mare questa estate la Juventus. Tanti i nodi di mercato da sciogliere, dagli esuberi, tanti, a cui si aggiungeranno i ritorni dai prestiti, per finire con i tanti giovani da valorizzare e le scelte di “sacrificio” sull’altare dei conti della società orfana di diversi proventi, primo fra tutti quelli della Champions.

La difesa dovrebbe essere il reparto più al riparo da rivoluzioni. Il rinnovo automatico di Alex Sandro, l’ultimo anno di Bonucci, la solidità di Bremer e Danilo e la grande crescita di Gatti hanno creato un gruppo dal quale ripartire senza patemi. L’unico addio sarà quello di Juan Cuadrado anche se si parla di rinnovo per una stagione a cifre molto più basse. Voci di mercato ipotizzano una cessione di Szczesny, che ha tanto mercato e un solo anno di contratto, al solo fine di monetizzare. Si vedrà.

A centrocampo sicuro l’addio di Paredes uomo del mistero dell’ultimo mercato. Ai saluti anche Adrien Rabiot in scadenza, difficilissimo da trattenere vista la stagione e viste le richieste che avrà a parametro zero, si parla di Manchester United e di Bayern Monaco. Le due certezze sono Locatelli e Kostic. oltre ai giovani lanciati da Allegri, Fagioli e Miretti, ma anche Barrenachea, Iling-Junior. Si spera che Pogba dopo i problemi fisici possa rilanciarsi con la maglia bianconera.

In attacco i fischi dello Stadium di domenica hanno messo fine all’avventura di Di Maria. Chiesa, che dopo la stagione “post-infortunio”, sarà ai nastri di partenza nelle migliori condizioni possibili. Precarie le posizioni di Kean (riscattato dall’Everton per 30 milioni ma mai del tutto convincente) e Milik anche lui in fase calante nella seconda parte di stagione. Il destino di Vlahovic è avvolto dal mistero: non ha reso per quello che è stato preso e che vale, potrebbe essere sacrificato sull’altare del mercato, dipenderà anche se Allegri rimarrà o meno.

E poi ci sono tutti i rientri dai prestiti, un’altra squadra o quasi: Arthur, Zakaria, Kulusevski, McKennie ma anche i giovani Cambiaso e Rovella. Solo dopo aver definito la loro posizione la Juventus potrà cominciare davvero a fare mercato. L’araba fenice ha voglia di spiccare il volo ma prima deve cambiare il piumaggio.

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