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La classifica senza errori arbitrali: decima giornata, grave svista

Tante polemiche, ma un solo strafalcione determinante nelle partite del turno infrasettimanale: protestano Juve, Empoli, Cagliari e Bologna.

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Un errore determinante e qualche peccato veniale: questo il bilancio della tre giorni di serie A. Decimo turno che va agli archivi con una sola partita falsata, quella di Venezia, ma con il solito corollario di polemiche, veleni e recriminazioni. Particolarmente vibranti quelle dell’Empoli per la mancata concessione di un penalty nel match contro l’Inter e del Cagliari per un paio di situazioni dubbie nella partita contro la Roma. 

I casi da moviola di Juve, Inter, Roma e Napoli

Nessun dubbio in Milan-Torino, ben diretta da Aureliano. Protesta Nedved, invece, per la mancata concessione di un rigore in Juve-Sassuolo: Sacchi, però, vede bene, non c’è nessun fallo su Kaio Jorge. Poteva starci, invece, il rigore reclamato dall’Empoli per il pestone di D’Ambrosio su Bajrami, rigore non concesso dall’incerto Chiffi e che non avrebbe tuttavia cambiato l’esito della partita. Tante proteste in Cagliari-Roma (arbitro Pezzuto). Manca probabilmente un rigore per parte – mani di Zappa in area del Cagliari, spinta di Mancini su Pavoletti in area della Roma – e c’è qualche dubbio sul fallo che porta alla punizione vincente di Pellegrini: Lykogiannis prende il pallone, poi però sullo slancio finisce con lo sbilanciare leggermente Zaniolo. Inspiegabili, infine, le proteste del Bologna sui due rigori concessi al Napoli da Serra: evidenti sia il tocco di mano di Medel che il calcetto di Mbaye a Osimhen.

Errore grave di Di Bello in Venezia-Salernitana

L’unico errore grave di tutto il turno, insomma, è quello di Di Bello in Venezia-Salernitana. A metà ripresa Ampadu interviene in scivolata su Ribery e recupera palla, per l’arbitro è fallo ed è anche rosso per il difensore. In realtà Ampadu interviene in fase di contrasto, in modo pulito, salvo un impercettibile tocchetto sull’attaccante avversario dopo aver fatto sua la sfera: Di Bello va anche a rivedere l’episodio al Var, ma incredibilmente conferma la sua decisione. E la Salernitana, con un uomo in più per quasi mezz’ora, alla fine riuscirà a vincere la partita in extremis.

La classifica senza errori arbitrali

Ecco la classifica del campionato di serie A al netto degli errori determinanti dei fischietti: Milan 28 punti; Napoli 26; Inter 21; Atalanta, Roma 20; Lazio 17; Sassuolo, Fiorentina 15; Bologna, Juventus 13; Verona 12; Torino 11; Udinese, Empoli 10; Venezia, Sampdoria 9; Genoa, Spezia 8; Cagliari 6; Salernitana 5.

E la classifica reale

Ecco invece la graduatoria reale del campionato (tra parentesi i punti in più e in meno dovuti a sviste o errori): Milan, Napoli (+2) 28 punti; Inter 21; Roma 19 (-1); Atalanta (-2) 18; Lazio 17; Fiorentina, Juventus (+2) 15; Sassuolo (-1) 14; Bologna (-1), Verona, Empoli (+2) 12; Torino, Udinese (+1) 11; Sampdoria 9; Venezia (-1), Spezia 8; Genoa (-1), Salernitana (+2) 7; Cagliari 6.

IL REGOLAMENTO

Questa classifica è stilata sulla base di quello che avviene in campo, in occasione di episodi decisivi e che possono determinare direttamente il risultato, come i gol convalidati o annullati, i rigori concessi o non concessi, un’espulsione esagerata o ingiusta a tanti minuti dalla conclusione del match. Non sono considerate le variabili non direttamente determinanti, come i cartellini gialli, i falli veri o presunti avvenuti nell’azione precedente a quella che ha portato a un gol, le rimesse laterali, i corner contestati, un’espulsione contestata in zona Cesarini, ecc. 

Albo d’oro campionato senza errori arbitrali Virgilio Sport

2019-20: Inter

2020-21: Inter

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