L’epilogo dell’era Maldini-Massara al Milan coincide con la proposta esasperante del Newcastle – nuovo fronte del potere finanziario arabo nella Premier – per Sandro Tonali, emblema del giocatore-tifoso, nostalgico della figura retrò del campione legato a una unica e sola maglia in carriera.
Come fu per lo stesso Paolo, come è stato Francesco Totti e altri esponenti di generazioni da inanellare in un elenco utile a comprendere quanta difficoltà vi possa essere, dietro a una simile offerta.
- Tonali, l'ira della moglie di Maldini
- La frecciatina contro il Milan
- I contrasti tra Maldini e Cardinale
Tonali, l’ira della moglie di Maldini
Tonali sembra già piegato alla decisione della società guidata da Gerry Cardinale e dalla sua RedBird che vorrebbe incassare i circa 80 milioni di euro che il Newcastle avrebbe proposto, accompagnata da un’offerta di ingaggio altrettanto seducente per il buon Sandro, di certo stupito e frastornato dalle cifre iperboliche partorite dal club.
Ma questa è solo la prima mossa di un mercato che coinvolge anche la moglie di Maldini, Adriana Fossa, che ha rotto il silenzio su quanto sta accadendo, dopo anni senza interferire. Stavolta, davanti alla rivoluzione attuata ha deciso di intervenire a modo suo, su Instagram.
Paolo Maldini con la moglie, Adriana Fossa
La frecciatina contro il Milan
Recentemente sollevato dal suo incarico di direttore tecnico da Cardinale, Maldini ha espresso la sua posizione senza particolari eccessi com’è nel suo stile ritrovandosi, a anni di distanza, nuovamente idolo di una tifoseria che non lo ha sempre difeso, apprezzato. Adriana Fossa, è intervenuta in un dibattito acceso e divampato sui social dopo l’indiscrezione su Tonali che ha spaccato i sostenitori rossoneri i quali non si accontentano dei prossimi acquisti, che siano Lukaku e Frattesi.
Senza considerare come l’Atletico Madrid stia insistendo (non è il solo) per convincere il Milan a cedere Theo Hernandez, terzino centrale nel gioco di Pioli e in quella zona di campo per l’undici rossonero.
Il punto è che Adriana Fossa, in una storia pubblicata su Instagram, ha scritto:
“Mi amor! No hay mal que por bien no venga”. Tradotto: “Amore mio, non tutto il male viene per nuocere”.
Quanto avvenuto, dunque, assolve Maldini e lo stesso Massara da queste operazioni ritenute comunque invise e spavalde rispetto all’orientamento della tifoseria e alquanto rischiose sul versante sportivo. Operazioni che, forse, erano già in uno stato embrionale e sulle quali lo stesso direttore aveva forse manifestato qualche riflessione dopo aver indubbiamente centrato obiettivi centrali come Mike Maignan, dopo la partenza di Donnarumma, e altrettanti errori vedi Charles De Ketelaere, evidentemente non pronto se paragonato ai vincitori dello Scudetto Simeone e soprattutto Raspadori.
I contrasti tra Maldini e Cardinale
“Le sue responsabilità saranno assegnate a un gruppo di lavoro integrato che opererà in stretto contatto con il Coach della prima squadra, riportando direttamente all’Amministratore Delegato”, si leggeva nel comunicato che lasciava intravedere una certa presenza e relativo peso decisionale di Cardinale.
Maldini avrebbe permesso la cessione di Tonali? Avrebbe inventato una soluzione? Questa divergenza di vedute, sulla gestione dei cartellini e delle proprietà, potrebbe essere all’origine dello strappo definitivo tra le parti non più in causa. Ormai l’ex bandiera guarda da spettatore anche questa partenza, che oggi, pare inesorabile.