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Lazio-Fiorentina, moviola: Rapuano choc, disastro negli ultimi 20’ ed errori in serie

La prova dell’arbitro Rapuano all’Olimpico analizzata ai raggi X da Graziano Cesari e Marelli, il fischietto di Rimini ha espulso entrambi i tecnici

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Antonio Rapuano, la scelta di Rocchi per Lazio-Fiorentina, è stato il primo direttore di gara riminese ad arbitrare in serie A. Laureato in Economia, 39 anni da compiere il prossimo 10 aprile, Rapuano è figlio d’arte: suo padre, già maresciallo dell’Aeronatica, è stato arbitro, assistente di gara in serie B. E’ un arbitro di indubbia esperienza, al nono anno in AIA. Personalità, grande empatia e dialogo aperto con i giocatori costituiscono i suoi punti di forza anche se l’anno scorso è stato assai contestato per la finale di Supercoppa tra Inter e Napoli ma come se l’è cavata ieri?

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I precedenti di Rapuano con Lazio e Fiorentina

E’ stato il settimo incrocio tra Rapuano e i biancocelesti, tutti all`Olimpico: cinque vittorie e una sconfitta il bilancio precedente. Rapuano aveva già arbitrato la Lazio in questa stagione, in occasione del 3-0 interno contro il Bologna. Quinta volta infine tra Rapuano e la Fiorentina: due vittorie, un pari e una sconfitta lo score.

L’arbitro ha ammonito 5 giocatori

Coadiuvato dagli assistenti Peretti e Passeri con Feliciani IV uomo, Fabbri al Var e Meraviglia all’Avar, l’arbitro ha ammonito cinque giocatori: 62` Palladino (F), 63` Adli (F), 70` Dodò (F), 71` Mandragora (F), 90` Baroni (L). Espulsi: 63` Adli (F), 90`+4` Baroni (L), 90’+9 Palladino (F). Recupero: 2` pt, 6` st.

Lazio-Fiorentina, i casi da moviola

Questi gli episodi dubbi della gara. Al 10′ Rapuano, dopo aver concesso inizialmente un angolo alla Fiorentina, anche a seguito delle proteste di Guendouzi, cambia idea ed assegna il fondo: sulla battuta di Adli, infatti, l’ultimo tocco era palesemente di un giocatore viola. Al 20′ spintone di Ranieri su Castellanos, Rapuano lascia giocare, l’infrazione sembrava evidente. Al 45′ Rapuano non ammonisce per imprudenza Beltrán per un fallo completamente fuori tempo su Isaksen.

Al 53′ intervento scomposto di Pongracic su Castellanos nel tentativo di anticipo: punizione Lazio, ma poteva starci anche il giallo sempre per imprudenza. Al 62′ ammonito Palladino per proteste nei confronti dell’arbitro per una richiesta di cambio non accolta, subito dopo doppio giallo ed espulsione per Adli, il primo per aver polemizzato con Rapuano mentre lasciava il campo a Comuzzo, il secondo (ormai da sostituito) per aver calciato il pallone in tribuna.

Al 70′ giallo per Dodo per perdita di tempo, al 71′ ammonito Mandragora per fallo su Gila. Al 73′ Rapuano non fischia il fallo ai danni di Rovella per una spinta palese di Beltrán: sarebbe stata anche ammonizione. Al 75’ la Lazio protesta reclamando un rigore per fallo su Romagnoli. All’89’ la palla danza sulla linea di fondo, Rapuano concede l’angolo ma Pedro, sfruttando il rimbalzo con la bandierina, continua a giocare. La palla entra ma, i viola, forti del fischio dell’arbitro, restano immobili. Si ripartirà dal calcio d’angolo per la Lazio. Ammoniti Pedro e Baroni per proteste.

Lo stesso tecnico della Lazio viene espulso al 94′ per proteste e la stessa sorte capita a Palladino al 97′. Ressa finale dove Kean colpisce con una tacchettata Rovella. Rapuano, che da diversi minuti ha perso il controllo del match, non vede e Lazio-Fiorentina finisce 1-2.

Cesari boccia Rapuano

A fare chiarezza sui casi dubbi della gara è Graziano Cesari che a Pressing, su Canale 5, dice: “Dopo un primo tempo ottimo Rapuano ha avuto tante difficoltà, prestazione insufficiente. Vediamo Romagnoli a terra dopo la mano aperta di un avversario ma non c’è rigore perché a gioco fermo ma la Lazio ha protestato perché la sanzione andava almeno daya. Il rosso ad Adli è giusto ma il clima si surriscalda, cominciano a protestare tutti. Baroni e Palladino sono stati espulsi perché non avevano più fiducia, significa che l’arbitro non è stato convincente nella sua direzione di gara”-

Per Marelli Kean non era da rosso

Su Dazn arriva poi l’analisi di Luca Marelli che parte dall’episodio in cui Romagnoli è rimasto a terra su un contatto con Pongracic, al 75′ nel corso di un calcio d’angolo: “Pongracic ha un po’ sbracciato e con la mano sinistra forse colpisce l’occhio, ma non era punibile a livello tecnico perché il calcio d’angolo non era stato ancora battuto. Al massimo potevano esserci provvedimenti disciplinari. Nel recupero c’è stata una mancata ammonizione per Pedro, già ammonito, che ha spintonato Ranieri a palla lontana. Un comportamento antisportivo da punire con un cartellino giallo e in questo caso è stato decisamente colpevole Rapuano, che ha voluto sorvolare”.

Infine Marelli per Lazio-Fiorentina ha giudicato non punibile un colpo dato con il tacchetto da Kean ai danni di Rovella: “Non era da rosso ma Rapuano ha perso il controllo a partire dal 70’”.

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