Cinà e Paolini hanno aperto la via, ma c’è tanta Italia in un giovedì dalle parti di South Beach, dove il sole martella bello forte, come un ritrovato Luciano Darderi: dopo aver inanellato un filotto di 7 sconfitte nelle prime 8 gare del 2025, l’italo-argentino batte un colpo eliminando in due set Pedro Martinez, che magari non sarà l’avversario più ostico da affrontare in questo periodo dell’anno, ma che pure ha consentito al buon Luciano di scacciare via una sorta di incantesimo che non ne voleva sapere di abbandonarlo. Cosa che avrebbe voluto tanto pure Flavio Cobolli, rispedito indietro con perdite dall’argentino Thiago Agustin Tirante.
- Mamma che Darderi: 97% di punti vinti con la prima!
- Cobolli non si rialza più: anche Tirante lo butta giù
Mamma che Darderi: 97% di punti vinti con la prima!
Giusto ripartire dalla bella vittoria di Darderi, che sin qui in stagione aveva vinto soltanto un incontro sulla terra di Rio de Janeiro in virtù del ritiro del boliviano Hugo Dellien (7-6 2-2 al momento dell’interruzione). Stavolta l’affermazione del figlio di Gino è stata piuttosto netta: nessuna palla break concessa in tutto l’incontro, una straordinaria percentuale del 97% di punti conquistati con la prima di servizio (30 su 31 volte che entrata: mai visto un Darderi così sul cemento!), il 36% di punti vinti quando Martinez è riuscito a servire una prima. Insomma, una vittoria piuttosto convincente, riuscendo a volgere a proprio favore tre delle 5 palle break procurate in corso d’opera.
Delle ultime 20 gare disputate sul veloce, Darderi ne ha vinte appena 3, ma mai nessuna era sembrata così bella e accattivante come quella ottenuta al debutto a Miami, dove un anno fa perse al debutto assoluto contro Shapovalov.
Curiosamente il dato di 3 vittorie e 17 sconfitte si ritrova anche nelle ultime 20 partite disputate, cioè dalla sconfitta contro Cobolli a Cincinnati dello scorso agosto ad oggi. Nel secondo turno Luciano sfiderà Hubi Hurkacz, altro giocatore in cerca di redenzione dopo una fase complicata.
Cobolli non si rialza più: anche Tirante lo butta giù
Non è invece riuscita a Flavio Cobolli la magia di dissipare le tante nubi che si sono addensate sulla sua testa nelle ultime settimane. La sconfitta (inattesa) contro Tirante, numero 117 del mondo, ha completato un quadro decisamente contradditorio di una trasferta in terra nordamericana decisamente negativa, con 4 ko. in 5 partite disputate (solo nel Challenger di Phoenix è arrivato un successo contro Eliot Spizzirri).
Tanti rimpianti per il tennista romano, che ha sciupato un break di vantaggio nel terzo e decisivo set, facendosi rimontare da un avversario che è salito di colpi proprio in concomitanza con la mole di errori commessi dall’italiano. Che adesso rischia seriamente di finire fuori dalla top 50 del ranking, dal momento che molti dei colleghi che lo seguono da vicino sono in ballo a Miami, e dunque nelle condizioni di poterlo scavalcare. Anche per Cobolli l’avvio di 2025 rimane horror: settimo ko. consecutivo al debutto in un torneo ATP (escluso Phoenix, che era un Challenger). Insomma, qualcosa decisamente non va.