Il Milan, oltre ad essere attivo nel monitorare il mercato in entrata, cercando giocatori che possano fargli fare il salto di qualità definitivo, è quasi completamente concentrato nelle operazioni per il rinnovo di contratto dell’ivoriano Franck Kessié, uno dei pilastri veri e propri della formazione di Stefano Pioli. L’accordo attuale che lega il “Presidente” ai rossoneri scadrà il prossimo 30 giugno 2022, e la proprietà vuole assolutamente evitare che si ripetano casi come quelli di Gigio Donnarumma (svincolato, in orbita PSG) e Hakan Calhanoglu (forse ancora peggiore, andato a 0 agli odiati rivali nerazzurri per una questione di meri denari).
Ma forse il caso Kessié non avrà lo stesso epilogo dei precedenti, ed a suggerire ciò ci ha pensato oggi l’agente dell’ivoriano, George Atangana, che dalle pagine della Gazzetta dello Sport fa sapere che “solo un colpo di stato può mandare via il Presidente dal Milan“. Se non è una dichiarazione d’intenti questa, poco ci manca.
Ma la situazione potrebbe essere più complicata di quanto paventata dall’agente. Attualmente Kessie (che peraltro parteciperà alle Olimpiadi di Tokyo con la nazionale degli Elefanti) ha un contratto col Milan da 2,2 milioni a stagione. La sua richiesta attuale per rinnovare è di 6 milioni, mentre Maldini e Massara partono da una base di 4. Una forbice netta ma, sembra, questa volta la dirigenza farà veramente di tutto per trattenere la propria colonna.
Un epilogo come quelli di Donnarumma e Hakan Calhanoglu è quantomai improbabile, anche perchè sostituire uno come Franck Kessie potrebbe essere ancora più difficile che rimpiazzare il 99 e il 10.