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Milan-Napoli, "vendetta" di Lukaku su Ibrahimovic: storia di una rivalità e il clamoroso intreccio di mercato

Dal celebre faccia a faccia immortalato in un murales a Milano, fino al gol di questa sera: sono sempre storie tese tra l'attaccante belga e lo svedese, che quest'estate hanno "rischiato" di ritrovarsi sulla stessa sponda del Naviglio

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Un testa a testa al quale è stato dedicato anche un murale, nei pressi di San Siro: era il derby della Madonnina di Coppa Italia, 26 gennaio 2021, Inter guidata proprio da Antonio Conte e vincente nel finale grazie a una punizione di Eriksen. Un esito finale passato quasi in secondo piano rispetto a quel che è accaduto prima.

Ibra-Lukaku, quando tutto ebbe inizio

Fallo di Romagnoli su Lukaku. Il belga si arrabbia e scatena la provocazione di Ibrahimovic, che gli grida un po’ di tutto. A quel punto Lukaku perde il controllo, si avvicina allo svedese e comincia un testa contro testa che solo per poco non sfocia in una maxi rissa. I due continuano a beccarsi per diversi minuti, anche dopo il duplice fischio della fine del primo tempo. Parole grosse, insulti e provocazioni da entrambe le parti, Zlatan ebbe poi a smentire insulti razzisti. Una scena rimasta epica, che scatenò l’indignazione del mondo dei benpensanti, che esaltò i tifosi, e che tutto sommato restituì un po’ di spontaneità ad un mondo sempre più ovattato.

Lukaku vicino al Milan

Fatto sta che da allora, tra i due giganti le storie sono sempre state piuttosto tese. E dire che quest’anno il Milan, a un certo punto, aveva pensato seriamente alla possibilità di fare di Lukaku il numero 9 mancante dopo l’addio di Olivier Giroud. Tra giugno e luglio, infatti, il nome di Lukaku era stato accostato a più riprese al Milan, visto che l’affare Zirkzee diventata ogni giorno sempre più difficile da chiudere. Sarebbe stato clamoroso vedere Lukaku al Milan, anche se le vie del pallone sono sempre infinite. Lo stesso attaccante belga, alla domanda dell’inviato di Sky a Londra, rispose alla domanda “se la Juventus o il Milan ti chiamassero?”, con un “mai, mai, mai, mai”.

Lukaku e il richiamo di Conte

Eppure, Lukaku è stato molto vicino alla Juventus (in particolare nell’estate del 2018) e appunto al Milan, che avrebbe virato poi su Morata e Abraham. E Lukaku ha raggiunto il suo mentore Antonio Conte, con il quale ha vissuto il biennio più entusiasmante della carriera: 23 e 24 reti rispettivamente, un impatto dominante che raramente, in tempi recenti, si era visto nel nostro campionato. E quest’anno le cose non sembrano andare troppo diversamente.

Ibra-Lukaku atto secondo

La testata nel derby ebbe anche un seguito, circa un mese dopo: 21 febbraio 2021, Inter è +1 in classifica sul Milan. Dominio nerazzurro in un Meazza svuotato dal Covid, 3-0 con doppietta di Lautaro Martinez e gol proprio di Lukaku. La cavalcata che porta al tris del belga è seguita da una serie di messaggi entrati nella storia: “I’m the fucking best! Io, io! Te l’ho detto, cazzo”. Destinatario del messaggio, ovviamente, Zlatan Ibrahimovic.

“L’Italia lo ha guastato”

Il quale Zlatan, un paio di anni dopo, ebbe a dire: “Ho giocato un anno con lui a Manchester, ma non era la stessa persona del derby. L’Italia ha questo difetto: ti fa diventare qualcosa che non sei. Lui non è un ragazzo cattivo. Mi ha sorpreso la situazione, non era lui. Quella cosa era da me, ma non da lui”. Però, stasera, ha avuto ragione Romelu.

Milan-Napoli, "vendetta" di Lukaku su Ibrahimovic: storia di una rivalità e il clamoroso intreccio di mercato Fonte: ANSA

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