Ponte di Ferragosto nefasto per il mondo del motociclismo. Nemmeno il tempo di metabolizzare la morte di Gunther Knuppertz, anziano collezionista tedesco di 84 anni, deceduto durante una kermesse di moto d’epoca a Spa, che dall’Oriente arriva l’altrettanto dolorosa notizia: il pilota giapponese Haruki Noguchi ha perso la vita in seguito a un tragico incidente alla Curva 10 durante il quarto giro di Gara 2 della Superbike asiatica sul circuito di Mandalika, in Indonesia.
Il 22enne centauro nipponico è deceduto dopo tre giorni di agonia in ospedale. Soccorsi e cure non sono state sufficienti a mantenerlo in vita. Dalla ricostruzione dell’incidente tragico ci sono molti punti di contatto con il “sinistro” che fu fatale al povero Marco Simoncelli che perse la vita, proprio in Asia, al Gp di Malesia.
- Noguchi: l'incidente, l'agonia, la morte
- Morte Noguchi, dinamica incidente simile a quello di Simoncelli
- Chi era Noguchi
- Una scia di morte tra le moto
Noguchi: l’incidente, l’agonia, la morte
Haruki Noguchi ha perso la vita durante Gara-2 della classe Superbike del campionato Asia Road Racing Championship. Al quarto giro il pilota giapponese è caduto in uscita di Curva-10 insieme a Zaqhwan Zaidi. Noguchi è stato quindi travolto dal pilota che sopraggiungeva in accelerazione, Kasma Daniel Kasmayudin che non è riuscito ad evitarlo, colpendolo duramente.
Le condizioni di Noguchi sono parse subito disperate. Il pilota è stato portato prima al centro medico del circuito e poi di corsa all’Ospedale più vicino, il Nusa Tenggara Barat, dove è deceduto nella serata di mercoledì a causa delle ferite riportate. La corsa è stata immediatamente sospesa con l’esposizione della bandiera rossa e, poco più tardi, definitivamente cancellata.
Morte Noguchi, dinamica incidente simile a quello di Simoncelli
La dinamica ricorda vagamente l’incidente che fu fatale a Marco Simoncelli quella maledetta domenica mattina, in Italia, del 23 ottobre del 2011 quando nelle prime battute del Gran Premio di Malesia MotoGP, il Sic cadde in uscita di curva e fu colpito accidentalmente da Colin Edwards e da Valentino Rossi che sopraggiungevano alle sua spalle.
Chi era Noguchi
Hoguchi aveva 22 anni ed era uno dei talenti emergenti del motociclismo giapponese, fresco del secondo gradino del podio ottenuto al debutto nella 8 ore di Suzuka. Pupillo dell’ex MotoGP Shinya Nakano, si era cominciato a mettere in evidenza dal 2016, affermandosi già nel 2017 quando ha chiuso l’Asia Talent Cup in seconda posizione alle spalle di Deniz Oncu.
Aveva corso anche in Europa nella Red Bull Rookies Cup del 2019 conclusa in terza posizione alle spalle di Carlos Tatay e Pedro Acosta con una vittoria in Austria al Red Bull Ring. Poi il ritorno in Patria, sempre su buoni livelli, fino all’exploit del podio alla 8 ore di Suzuka. Noguchi era attualmente secondo in campionato alle spalle del pilota BMW Markus Reiterberger.
Il direttore del team HARC Pro, Kotaro Honda nel comunicato diffuso dal team e riportato da mortosport.com ha detto: “Non riesco ancora a credere che dobbiamo fare questo annuncio. A soli 22 anni e con un potenziale illimitato, speravo che sarebbe salito sul palcoscenico mondiale come speranza della prossima generazione asiatica. È doloroso che sia venuto a mancare così presto, mentre era nel bel mezzo di questo viaggio”.
Una scia di morte tra le moto
La morte di Noguchi si va ad aggiungere ad un altro lutto, proprio notizia di queste ore, Gunther Knuppertz, anziano collezionista tedesco di 84 anni, deceduto in seguito ad un incidente durante la rievocazione per moto d’epoca Bikers Festival Classic che si è svolta nello scorso fine settimana sul circuito belga delle Ardenne.
Poco più di un mese fa, ai primi di luglio, all’International Road Racing Championship (Irrc) a Imatra, in Finlandia, Joey Den Besten, pilota olandese di 30 anni, si è spento a seguito delle gravi ferite riportate in una caduta avvenuta sotto la pioggia.