Quattro giorni in moto. Uno straordinario per i test per un week end lungo, lunghissimo a Jerez. La MotoGP spegne finalmente i motori dopo l’appendice del Gran Premio di Spagna. Che ha visto la vittoria di Alex Marquez, la caduta di Marc, il ritorno di Quartararo e i continui problemi che limitano Bagnaia.
Questo e altro è stato spunto di riflessione nel lunedì che ha chiuso il cerchio con Pecco alla ricerca del feeling perduto con la sua Ducati e Marc a ritrovare quelle certezze che però se eccessiva lo portano a sbagliare e cadere come successo domenica. Come rimarcato da Davide Tardozzi mentre il ceo Claudio Domenicali. sposta l’attenzione sulla rimonta di Yamaha e Honda parlando delle concessioni.
- Bagnaia a caccia del feeling perduto
- Marquez e quella sicurezza pericolosa
- Tardozzi tira le orecchie a Marquez
- Claudio Domenicali, la polemica: "Mondiale con regole diverse"
Bagnaia a caccia del feeling perduto
Vorrei ma non posso. Questo finora il Mondiale di Francesco Bagnaia. Da una parte il ricordo delle cadute che lo scorso anno gli sono costate il titolo a fronte di 11 vittorie. Ma che di fatto lo stanno frenando. Così come un feeling non ancora sbocciato con la GP25. Che invece usa alla grande Marc Marquez. E che dire di come Alex riesce a far girare quel gioiello che è ancora oggi la GP24, quella con cui Martin e lo stesso Pecco hanno dominato lo scorso anno il campionato della classe regina.
Nessun tempo di rilievo ma tanti giri. Così è stato il test di Jerez per Bagnaia che ha cercato di risolvere i problemi che non gli stanno permettendo di frenare ed entrare forte in curva come faceva l’anno, come ha sempre fatto, lui che è un grande staccatore. Pecco ha anche provato alcune parti che aveva scartato durante i test collettivi in Thailandia e che invece il suo compagno di box Marc Marquez stava già utilizzando fin dall’inizio della stagione.
“Abbiamo provato diverse cose: alcune le porterò a Le Mans, altre non hanno proprio funzionato. Come prestazione pura non mi sono trovato al 100% e non sono riuscito a spingere come avrei voluto, ma ci può stare. Abbiamo provato pezzi aggiuntivi della GP25 e ne abbiamo deliberati due che possono fare la differenza e che Marquez già usava”
Queste le parole di Bagnaia a Sky, segno evidente che Pecco è ancora alla ricerca del miglior setup sulla sua Ducati. Da questo punto di vista però la strategia, in parte, sta funzionando. Visto che pur avendo vinto una sola gara, contro le 8 di Marc, il pilota italiano si trova staccato “solo” di 19/20 punti dai Marquez.
Marquez e quella sicurezza pericolosa
Alla fine dei test ha stampato un 1:35.876, unico a scendere sotto l’1.36, andando a due decimi dal record della pista fissato da Quartararo con la pole del sabato. Rifilando la paga a tutti. Se ce ne fosse bisogno o meno, non si sa. Però Marc Marquez alla fine dei test ha voluto sottolineare di essere lui il migliore, il più veloce, il più forte.
Eppure la classifica recita il contrario. A fronte di 8 vittorie su 10 gare, comprese le Sprint, incredibilmente Marc si ritrova a -1 dal fratello e con soli +19 punti su Bagnaia regolarmente e sempre battuto al traguardo, in qualifica, Sprint e gara. Due cadute sono state fatali allo spagnolo. Già, l’incubo delle cadute che di tanto in tanto torna per far alzare il livello d’attenzione.
Per stessa ammissione di Marc Marquez: “sono caduto per la troppa confidenza. In quella curva sono entrato troppo forte, pensavo di poterla tenere, perchè non ero ancora mai caduto nelle curve a sinistra quest’anno e invece non è stato così. Devo migliorare da questo punto di vista perchè nonostante un inizio del genere sono secondi in campionato”.
Tardozzi tira le orecchie a Marquez
Non solo pacche sulla spalla, non solo esultanze e complimenti. Se Gigi Dall’Igna sabato aveva lanciato una frecciatina alla Sprint un po’ sottotono di Bagnaia, anche la seconda caduta stagionale di Marquez non è passata inosservata anche guardando la classifica.
“Le sue due cadute in gara sono frutto di un rilassamento – ha detto Davide Tardozzi parlando di Marc Marquez – ad Austin ha fatto due giri veloci per staccare Bagnaia, aveva 2 secondi di vantaggio mentre a Jerez, dopo quella battaglia al secondo giro con Pecco, al terzo giro ha deciso di rallentare. Spero che non ne farà più di questi errori”.
Claudio Domenicali, la polemica: “Mondiale con regole diverse”
Forte, molto forte. La Yamaha è tornata, Quartararo anche. Se fino all’altro giorno sembrava di assistere a un campionato monomarca con ben 6 Ducati nei primi 6 posti nella Sprint di Jerez, il giorno dopo sia Yamaha che Ktm, con Vinales quarto, hanno cominciato a scalfire il monopolio di Borgo Panigale. E pensare che pure Mir con la Honda era sesto fino alla caduta.
Una situazione che non è sfuggita al CEO Ducati Claudio Domenicali felice per aver eguagliato le 22 vittorie consecutive della Honda nella classe regina ma anche polemico sulla vicenda delle concessioni: “Questo traguardo è un momento bellissimo. È il risultato di un lungo lavoro con una buona moto e piloti forti – ha detto a Gpone – Quartararo ha dimostrato di essere forte, e questo significa che gli altri stanno lavorando, godendosi le concessioni, tra le altre cose. Non tutti ricordano che non stiamo gareggiando in un Campionato del Mondo con le stesse regole. Anzi, alcuni costruttori possono testare con i loro piloti abituali e sviluppare motori, utilizzandone di più. Questo divario si ridurrà e altri costruttori ci raggiungeranno”.