Galeotta fu la gomma e chi la montò: Jorge Martin si stava involando verso il trionfo nel GP d’Australia, ma il finale del sedicesimo appuntamento della MotoGP 2023 ha riservato un colpo di scena che, con il senno di poi, forse era anche preventivabile.
- GP Australia: Martin tradito dalla gomma, primo successo per Zarco. Bagnaia sempre più leader
- Zarco: "Una sensazione bellissima, devo solo assimilarla"
- Di Giannantonio: "Ho dato il 200%"
- Bagnaia: "Sapevo che alla fine saremmo stati i più veloci"
- "Ho intuito le mosse di Martin"
- Martin: "Qualcuno doveva dirmi che quella gomma era sbagliata"
- Ma Martin avvisa: "Ci sono ancora tanti punti in palio per il Mondiale"
GP Australia: Martin tradito dalla gomma, primo successo per Zarco. Bagnaia sempre più leader
Lo spagnolo del team Pramac infatti è stato tradito dalla scelta di montare la gomma soft al posteriore della sua Ducati, anziché la media come il resto dello schieramento in griglia. Una decisione che sembrava vincente per 26 giri su 27 dove Martin ha guidato la corsa, ma nell’ultimo giro l’usura della soft gli ha fatto perdere posizioni, chiudendo quinto.
Così, come nel precedente GP di Mandalika di Indonesia (ma allora la colpa fu una scivolata) colui che accarezzò fugacemente la leadership del mondiale è stato costretto a gettare al vento una vittoria alla portata di mano. E nell’ultimo giro sul circuito di Phillip Island è partito un festival dei sorpassi che ha visto alla fine la vittoria di Johann Zarco. Partito quinto in griglia, il francese ha ottenuto il suo primo successo in carriera in MotoGP, davanti ad un Francesco Bagnaia che è tornato ad allungare il passo in vetta alla classifica iridata.
Da notare anche il terzo posto di Fabio Di Giannantonio, ed anche per lui è stata una prima volta in questo inedito GP disputato il sabato per via delle condizioni meteo: primo podio nella classe regina per il pilota romano.
Zarco: “Una sensazione bellissima, devo solo assimilarla”
Zarco dopo il Gran Premio ha commentato a caldo ai microfoni di Sky Sport:
“È una bellissima sensazione, difficile da credere. Innanzitutto è stata una bella gara con una buona partenza, ho dovuto lottare all’inizio e poi siamo io che Pecco siamo stati parecchio veloci. Sapevo che non saremmo riusciti a raggiungere Martin che era parecchio davanti, quindi ho cercato di gestire al meglio la posteriore perché negli ultimi giri, se lo gestisci bene, puoi sfruttare un po’ di vantaggio.
Mi sono reso conto che potevo sfruttarlo verso la fine e devo dire che sono stato sorpreso del drop completo di Martin. A quel punto ho provato a superarlo al meglio e mi è andata abbastanza bene. Quindi ho cercato di gestire al meglio per tornare a vincere dopo tante gare. Avercela fatta è una sensazione bellissima, adesso devo solo assimilarla. Non voglio piangere adesso, ma credo che lo farò lo stesso”.
Di Giannantonio: “Ho dato il 200%”
Prima di arrivare a Bagnaia, sentiamo cosa ha detto Di Giannantonio, che ricordiamo al momento non ha certezze per la prossima stagione in MotoGP (e chissà se questo risultato non alzerà le sue quotazioni, anche se i sedili a disposizione non sono moltissimi):
“Ho dato il mio 200%. Pensavo che sarebbe stata una buona gara perché avevo il passo per tutto il weekend, ma sinceramente non mi aspettavo questa performance.
Penso che sia stata la miglior partenza della mia vita, cercavo di controllare il posteriore anche se non era facile. È stato un ultimo giro pazzesco ed è bellissimo essere così nei giochi. Sono veramente molto orgoglioso”.
Bagnaia: “Sapevo che alla fine saremmo stati i più veloci”
Arriviamo quindi a Bagnaia, che attualmente guida la classifica con 27 punti di vantaggio su Martin. Ai microfoni di Sky Sport, nell’intervista post gara, Pecco ha spiegato di sapere già “quanto fosse alto il calo della gomma” a Phillip Island (“Lo era lo scorso anno in condizioni migliori e con più grip, quindi immaginavo quanto potesse essere importante quest’anno”). E sulla scelta delle gomme Bagnaia e il suo team non hanno mai tentennato:
“Abbiamo fatto tutto il weekend lavorando solo con la media, sapendo che sarebbe stata la scelta giusta. Fare 27 giri con così poco grip dietro e cercare di essere costanti non era facile, soprattutto nel corso dei primi giri, quando ho visto che i piloti davanti stavano spingendo e allungando. In quella fase stavo cedendo all’idea spingere un po’ troppo, ma sono rimasto calmo e tranquillo. Sapevo che alla fine saremmo stati più veloci.
Mi aspettavo il drop della gomma di Martin un po’ prima, però gli abbiamo recuperato tanto, quindi il calo era iniziato già a 5-6 giri dalla fine. Si vedeva che la moto era molto inferocita dietro. C’era da aspettarselo perché in generale le gomme si consumavano circa il 20% in più dell’anno scorso. Abbiamo girato molto più forte”.
E ancora:
“Pensavo di raggiungere Martin un po’ prima, ma farlo all’ultimo giro è stato perfetto. Essere a posto a Phillip Island è molto difficile. Noi abbiamo fatto il massimo ed eravamo in una situazione più difficile, perché avevamo una moto che non mi permetteva di sfruttare al 100% il grip iniziale della gomma. Ma siamo riusciti a passare dal Q1 al Q2 arrivando in prima fila, che era l’obiettivo. In gara poi non puoi mai spingere se vuoi arrivare alla fine con un minimo di possibilità”.
“Ho intuito le mosse di Martin”
Riguardo la scelta dell’avversario che è stata poco sensata, Bagnaia ha concluso:
“Sapevo che Martin avrebbe scelto la soft, lo immaginavo già da ieri. Aveva fatto molti più giri rispetto agli altri ed era molto fiducioso sulla soft. 27 giri non sembrano tanti, possono anche finire in fretta, ma sapevo che farli con una gomma che a sinistra è molto più soft della media è difficile.
Ho avuto qualche pensiero negativo per i primi 7 giri ma poi ho visto che rimaneva lì e mi sono detto che avevamo fatto la scelta giusta. A metà gara avevo paura che Diggia e Binder potessero avere un ritmo più alto, quindi ho cercato di avvicinarmi per usufruire un po’ della scia. Una volta arrivato lì la gomma dietro aveva iniziato a subire un po’ e quindi ho abbassato il ritmo. Loro però hanno iniziato a lottare verso la fine e sapevo che in quel momento avrei recupero”.
Martin: “Qualcuno doveva dirmi che quella gomma era sbagliata”
Concludiamo con lo sconfitto di giornata, ovvero Martin, sempre ai microfoni di Sky Sport:
“Adesso è facile dire che la gomma soft non sarebbe arrivata alla fine, però va bene così. Ho fatto una bella gara e ho guidato sempre pulito, senza sfruttare molto la gomma dietro negli ultimi giri. Sono riuscito a dare un bel distacco, ma a un certo punto la gomma è andata e mi hanno preso.
Io non ho dovuto forzare nessuna scelta, forse mi è mancato qualcuno che mi dicesse che quella gomma non si poteva mettere. Ma in queste decisioni siamo un po’ da soli e abbiamo fatto quello che pensavamo.
A sei giri dalla fine ho cominciato a capire che non avrei potuto farcela. Ho provato a spingere un po’ di più a destra e in frenata, però non riuscivo. A due giri dalla fine mi sono detto che forse avrei potuto ancora avere una speranza, ma a quel punto erano troppo vicini. Ho provato a chiudere, ma da quando mi ha superato Johann è finita”.
Ma Martin avvisa: “Ci sono ancora tanti punti in palio per il Mondiale”
Martin però resta sempre fiducioso per il suo Mondiale:
“A livello d’umore mi sono sentito peggio dopo la caduta in Indonesia oggi è stata ‘solo’ una decisione non buona. Sicuramente domani nella Sprint possiamo lottare per la vittoria e ci sono ancora tanti punti in palio nelle prossime quattro gare. Oggi ho fatto un record incredibile in qualifica, sono stato primo per 26 giri, ma sicuramente farò esperienza per far sì che lo sbaglio fatto non si ripeta in futuro”.
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