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MotoGP, GP Indonesia, Marini svela un retroscena sulle sue condizioni. E punge Michelin

I piloti sul podio della Sprint Race del GP d'Indonesia commentano la loro gara. Martin si gode la leadership del campionato, Marini parla delle difficoltà dopo l'infortunio e tira una frecciatina a Michelin

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

Primi verdetti in quel del GP di Indonesia, ancora prima di disputare domani la gara del quindicesimo appuntamento della MotoGP 2023: con la Sprint Race di oggi la Ducati si è laureata matematicamente campione del mondo Costruttori grazie ai piazzamenti dei suoi centauri, mentre Jorge Martin ha messo a segno il sorpasso nella classifica piloti su Francesco Bagnaia (in questo caso però, a sei gare dalla fine della stagione, è ancora tutto da decidere).

Martin nuovo leader provvisorio del mondiale MotoGP: “Un sogno”

Partiamo proprio dallo spagnolo del team Pramac, sesto in griglia e poi capace nella Sprint Race di rimontare giro dopo giro per raggiungere quindi la testa quando ne mancavano cinque dal termine. Martin, grazie a questo successo – il quarto di fila in questa tipologia di gare – ha ereditato così il ruolo di leader provvisorio del mondiale da Pecco, che ora si ritrova secondo a -7. Ma il campione del mondo uscente deve guardarsi anche da Marco Bezzecchi, terzo nella Sprint e portatosi a 49 lunghezze da lui.

Tornando a Martin, l’iberico sulla Ducati ha così commentato il proprio exploit sancito dalla pista di Mandalika ai microfoni di Sky Sport:

“Mi sento davvero benissimo. Partire sesto non era il massimo e non sarà il massimo neanche domani, però sono riuscito a superare in una pista in cui normalmente è difficile. Ho fatto delle belle lotte con chi era davanti. Vincere è stato duro perché Luca [Marini, ndr] era molto veloce. Stava recuperando alla fine”.

E sulla leadership del campionato ha aggiunto:

“È un sogno. Voglio mantenere la stessa mentalità, ma in questo momento sono davvero felicissimo di essere davanti e spero di poter concludere il weekend domani allo stesso modo”.

Marini stoico: pole e podio Sprint nonostante l’infortunio alla clavicola

Tra Martin e Bezzecchi nella Sprint si è infilato Luca Marini, che esattamente come il compagno di squadra nel team Mooney VR46 era reduce da un infortunio alla clavicola (rimediato però in gara, mentre Bezzecchi ha subito il danno durante un allenamento nel ranch di Valentino Rossi).

Ed è stato un rientro con gli interessi, visto che il pilota stamane si è preso la pole nelle qualifiche di domani e poi il podio nella gara veloce. Ma a Sky Sport Marini ha ammesso quanto sia stata dura oggi per lui:

“Questa mattina in qualifica, soprattutto nel cambio di direzione 7-8 in Q2, quando ho spinto sul manubrio ho sentito un crack e mi sono fatto male. Sono stato a fare fisioterapia dal momento delle interviste fino a 3 minuti prima di cambiarmi. L’ho fatto per cercare una soluzione, per provare a sciogliere i muscoli e per ritrovare la forma.

Ieri non stavo così male, ma dopo quel giro in qualifica mi sono sentivo veramente a pezzi. Siamo riusciti a limitare i danni, ma il dolore era tanto, al punto da non farmi sentire il caldo. Avevo male soprattutto nelle curve a sinistra, dove mi è anche partita la moto nel corso del penultimo giro”.

Marini: “Il feeling con la Ducati è ottimo. Potevamo vincere”

Il pilota ha poi proseguito:

“Non ero efficace e non ero posizionato bene sulla moto ed è stato un peccato perché la moto funzionava veramente bene. Oggi si poteva vincere, ma va bene così. Non sono nelle migliori condizioni ma la cosa che mi piace di più è che il feeling con la moto è ottimo.

Dal test di Misano in poi abbiamo fatto un ottimo passo avanti. Anche in India ero velocissimo, quindi dovremmo poter mantenere questo ritmo anche nelle prossime gare”.

Marini ha quindi analizzato la propria Sprint, svelando anche un rischio corso in gara:

“Ho visto che Martin stava perdendo un po’ e mi sono detto di provarci oggi, perché domani sarà difficile. La mia strategia sarà completamente diversa. Ci ho provato, ma il problema è che si scalda tanto la gomma posteriore, quindi ho pattinato tanto all’uscita della 12 e quando sono rientrato in curva 13 mi è partita la moto al posteriore.

Per fortuna sono riuscito a tenerla perché non me l’aspettavo e siccome non sono tanto a posto fisicamente sarei potuto anche cadere. Sono contento di come ho reagito”.

Stoccata a Michelin: “Abbiamo dovuto capire da soli le nuove gomme”

In chiusura, il ducatista ha espresso una lamentela all’indirizzo del fornitore di gomme, ovvero Michelin:

“Ieri hanno portato le gomme nuove con una carcassa diversa, ma non si spiegano molto bene su come sono fatte. Quindi siamo noi che dobbiamo capirle per cercare di analizzarle bene grazie ai nostri ingegneri e a Ducati. Loro fanno sempre un ottimo lavoro su questo piano.

Le gomme che ho messo nelle PL2 non sono riuscito a scaldarle, ma non si sa il motivo. Dicono che ho fatto l’outlap piano, ma ho dato tutto quello che avevo come sempre. Però non sono riuscito a metterle in temperatura e non hanno mai funzionato”.

Bezzecchi: “Sino a pochi giorni fa la mia presenza era in dubbio”

Concludiamo con il commento del terzo classificato della Sprint, Bezzecchi (a proposito di ex infortunati):

Fino a mercoledì non sapevo neppure se sarei stato presente. Essere qui è fantastico. Ho avuto un po’ di fortuna in gara, ma ero anche piuttosto veloce. Un podio dopo l’operazione alla clavicola è fantastico. Il team ha fatto un grande lavoro. Voglio ringraziare il mio fisioterapista, il dottore che mi ha operato la sua equipe e ovviamente anche tutto il mio team. Domani sarà ovviamente molto dura, ma io darò tutto come sempre”.

“Sento dolore nelle staccate e nei cambi di direzione”

Anche per il compagno di squadra di Marini la giornata è stata comunque complessa da gestire:

“Mi sono visto davanti e ho notato che nei primi 7 giri stavo andando veramente bene, quasi come se non avessi niente. Poi con il calo dell’adrenalina ho cominciato a sentire un po’ di dolore soprattutto in staccata.

Finché non ero dietro agli altri andavo forte, ma quando sono arrivato alle spalle di Maverick ho iniziato veramente a far fatica, perché bisogna guidare in maniera più fisica ed era più difficile fermarsi con lui davanti. Ho provato a passarlo un paio di volte a destra ma andavo sempre largo e mi mancava un po’ la forza.

Poi all’ultimo giro ho stretto i denti e sono riuscito a passarlo e quindi sono davvero contento. Sento dolore in staccata e nei cambi di direzione, quando devi spingere sul manubrio. Il mio problema è che ho il collo ancora duro e teso dall’operazione e il mio corpo per compensare mi fa usare muscoli che solitamente utilizzo di meno: mi fanno un sacco male la schiena e i pettorali”.

Per quanto riguarda domani Bezzecchi ha spiegato:

“Sarà molto dura e spero davvero di riuscire fare la gara con la media perché visto come si consuma la soft non sarà possibile usarla”.

Domani la gara che culminerà il fine settimana della MotoGP in Indonesia: qui tutti i dettagli con gli orari e la programmazione tv.

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