Con la Sprint Race del GP di San Marino e della Riviera di Rimini andato in archivio ci avviciniamo al redde rationem della gara domani, e intanto le Ducati stanno dimostrando che quella di Aprilia, per ora, è stata una parentesi felice, ma pur sempre parentesi.
- Tre Ducati sul podio della Sprint Race
- Martin: "Una giornata pazzesca, mi aspettavo dei giri più difficili"
- Bezzecchi: "Il dolore mi ha condizionato"
- Bagnaia: "Podio incredibile considerata la mia situazione"
- "Il dolore è costante, mi preoccupa la gara di domani"
Tre Ducati sul podio della Sprint Race
Tre Desmosedici infatti hanno agguantato le prime posizioni della Sprint, con un notevole Jorge Martin che ha dominato dal primo all’ultimo giro. Il pilota Pramac ha tagliato il traguardo con 1.445 di vantaggio su un indomito Marco Bezzecchi, uno dei reduci dagli incidenti del GP di Barcellona della scorsa domenica e costretto a fare i conti con un dolore alla mano destra.
Terzo Francesco Bagnaia, in crescita di condizione ma con la spada di Damocle di un’oggettiva difficoltà nel gestire il dolore alla gamba destra, amaro frutto dello scontro con la KTM dell’incolpevole Brad Binder. È già un prodigio vedere il campione del mondo regnante regolarmente schierato a Misano, pur non riportando fortunatamente delle fratture dall’incidente di Montmelò. Ma anche per Pecco questo fine settimana è una prova di stoica resistenza al dolore, tenendo in particolare nella Sprint a distanza uno scatenatissimo e rinvigorito Dani Pedrosa, a sua volta incalzato dall’altra KTM di Binder.
Martin: “Una giornata pazzesca, mi aspettavo dei giri più difficili”
“Una giornata pazzesca, con pole e record della pista”, l’ha definita Martin. A Sky Sport ha così commentato la propria Sprint:
“Mi aspettavo dei primi giri un po’ più difficili. Poi Marco Bezzecchi mi ha spinto al massimo e io sono dovuto arrivare al limite per restare davanti e mantenere il distacco per tutta la gara. Felicissimo di aver vinto oggi, ma spero di migliorare ancora in vista di domani perché mi sento ancora più forte e credo di avere ulteriore margine”.
Martin ha poi voluto rivolgere la proprie condoglianze alla famiglia del recentemente scomparso Mike Trimby, fondatore ed amministratore delegato dell’International Racing Team Association (IRTA).
Bezzecchi: “Il dolore mi ha condizionato”
Il secondo classificato alla Sprint, ovvero Bezzecchi, ha raccontato la sua prova di casa ai microfoni di Sky Sport:
“È stata una gara molto difficile per il dolore al braccio, ma siamo a Misano e dovevo essere forte per regalare un bello spettacolo al pubblico. Prova condizionata dal dolore? L’ho avvertito nei cambi direzione, ogni tanto sbagliavo ed andavo un po’ lungo. Un po’ mi ha condizionato. Non so se con la mano normale avrei fatto di meglio, ma sono contento così. Jorge è stato comunque velocissimo, non so se sarei riuscito a dargli filo da torcere non avessi avuto il mio problema”.
Poi Bezzecchi ha svelato un retroscena tecnico:
“In partenza ho avuto un piccolo problema con l’abbassatore, per cui ho perso un po’ di tempo. Nei primi giri sono stato in grado di tornare sotto a Martin, poi ho iniziato a faticare nel T1. Non ero preciso e Jorge andava via appena forzava. Alla 2 ho provato con Pecco che era all’esterno, ho provato a staccare forte ma l’abbassatore, almeno inizialmente, non si è sganciato.
Ho provato a ricucire più volte, ma niente. Volevo solo staccare chi avevo dietro perché sapevo che oggi Jorge era imprendibile. Ma sono contento della mia gara”.
Bagnaia: “Podio incredibile considerata la mia situazione”
Bagnaia ha rilasciato delle dichiarazioni subito dopo la gara, dando forfait alle interviste più approfondite con Sky per recarsi al centro medico per fare il punto sulla sua condizione fisica. Il Ducati ufficiale ha ammesso:
“Il podio è qualcosa di incredibile considerando la situazione ed il dolore che sento mentre guido. Una prestazione fantastica, anche se le sensazioni in gara non erano delle migliori. Ma sono felice del terzo posto e voglio fare le mie congratulazioni a Jorge. Domani si vedrà, intanto voglio godermi ciò che ho fatto”.
Il terzo posto è un’ottima notizia, ma non purtroppo una rondine che fa primavera: certamente Pecco ha dimostrato una tempra notevole nel difendere la sua posizione da avversari fisicamente più integri di lui (in particolare Pedrosa, che a tre giri della fine stava ricucendo il gap di circa 300 millesimi), oltre a dare prova di trovare il giusto feeling in sella alla sua Desmosedici pur con la gamba acciaccata.
Ma nella lunga distanza di gara sarà un altro paio di maniche, considerato anche il dispendio di energie di questo fine settimana. L’obiettivo sarà quello di arrivare sino al traguardo e in zona punti, sperando che Bezzecchi e Binder possano rosicchiare punti ad un pericoloso Martin, secondo in classifica davanti ai due piloti e dietro a Bagnaia, e giunto dopo la Sprint Race ad una distanza di 45 punti dal piemontese.
“Il dolore è costante, mi preoccupa la gara di domani”
Non a caso, dopo i controlli lo stesso Pecco ha ammesso che domani sarà una giornata campale. Come riporta FormulaPassion, le parole del campione sono inequivocabili:
“È stata veramente tosta, ma era importante avere una base su cui lavorare per domani. Il dolore è abbastanza presente soprattutto nelle curve a destra, dove sono un po’ al limite. Domani intensificheremo l’antidolorifico che è fondamentale, e poi vedremo cosa possiamo ottenere.
Purtroppo non ho avuto un gran feeling con la soft, nemmeno nelle FP2 di stamattina, quindi vedremo domani con la media che è una gomma che mi piace di più. Domani sarà preoccupante alla luce della distanza di gara, ma voglio pensare solo a oggi e a cosa si può fare con la terapia che sta funzionando bene. Ovviamente bisognerebbe riposare dopo certi colpi, ma non c’è tempo e facciamo il possibile”.
Bagnaia ha poi aggiunto che si aspettava “un piccolo miglioramento”, ed invece “è rimasto costante il dolore, soprattutto nei primi giri di gara”. Poi ha aggiunto:
“Vedremo come fare domani, sapevamo che era fondamentale tornare in pista e oggi non abbiamo perso 12 punti ma 5, quindi vedremo. Alla partenza non sono riuscito a staccare bene e non ho passato subito Bezzecchi, perché la mia idea era quella di puntare al primo posto subito.
A quel punto, però, mi sono dovuto arrangiare, ho passato Bezzecchi all’esterno e la gara è andata in salita. Sono andato lungo spesso e in tutte le curve a destra non riesco a fare angolo di piega, e lì mi limita abbastanza. Era però giusto avere una base”.