La Dorna ha deciso: il mondiale 2024 si chiuderà a Barcellona, sul circuito di Montmelò, sperando che la “profezia” non si riveli nefasta, se è vero che DANA (ovvero il motivo per il quale non si potrà correre a Valencia) in queste ore ha messo nel mirino proprio i territori catalani. Un secondo rinvio avrebbe le sembianze di un autogol clamoroso, ma la decisione è stata presa tenendo anche a cuore le esigenze degli appassionati.
“Montmelò è una pista non troppo distante da Valencia, pertanto tutti coloro che avevano già acquistato il biglietto potranno spostarsi con minori problemi”, si legge nel comunicato ufficiale. Anche se non mancano le polemiche, unite alla sensazione che forse si sarebbe davvero potuto evitare tutto questo teatrino.
- Bastianini e Bagnaia: "Correre in Spagna non è il massimo"
- Martin sull'attenti: "Troveremo condizioni insidiose"
- Confermati anche i test della settimana successiva
Bastianini e Bagnaia: “Correre in Spagna non è il massimo”
Ne sono convinti anche alcuni piloti, su tutti Enea Bastianini per il quale quella di Barcellona sarà anche la gara d’addio con la Ducati (passerà in KTM nella prossima stagione. “Per me è sbagliato correre in Spagna, anche se la Dorna ha preso questa decisione e non possiamo far altro che adeguarci. Ma correre a 400 km di distanza da zone così duramente colpite non mi sembra una cosa molto positiva”.
Pensiero condiviso dal compagno di box Pecco Bagnaia, che invero al Montmelò potrebbe ancora sferrare l’ultimo assalto al mondiale, nonostante i 24 punti di ritardo da Jorge Martin. “Correre in Spagna non è il massimo, anche se già il fatto di aver evitato di farlo a Valencia mi sembra una cosa ragionevole. È un peccato non poterlo fare sulla pista che era stata individuata a inizio stagione, anche per me fa male vedere che l’emergenza non solo continua, ma aumenta anche di grado col passare dei giorni”.
Martin sull’attenti: “Troveremo condizioni insidiose”
Barcellona è stato preferito ad altri circuiti che FIM e Dorna avevano sondato nei giorni scorsi, vedi Losail (Qatar, scartato per motivi logistici), Portimao e Jerez de la Frontera, che in passato ha spesso ospitato la gara conclusiva della stagione. Alla fine i disagi minori li offriva proprio la pista di Montmelò, dove a maggio Bagnaia conquistò una delle sue 10 vittorie stagionali (la Sprint la vinse Aleix Espargaro).
“Cambieranno le condizioni della pista, che sarà molto più fredda rispetto alla primavera”, ha aggiunto Bagnaia. “Ci dovremo adattare e penso che lo faremo, anche se un paio di curve, la 2 e la 5, andranno affrontate con cautela. Storicamente mi sono sempre trovato bene a Barcellona, ma questo fine settimana farà storia a sé”.
Lo pensa anche Jorge Martin, che in Catalogna non ha mai vinto in MotoGP pur salendo due volte sul podio. “Incontreremo condizioni atmosferiche molto diverse rispetto a maggio. Spero che Michelin possa trovare la soluzione migliore per garantirci la massima sicurezza, come accaduto in Australia”.
Confermati anche i test della settimana successiva
A Barcellona la Dorna ha fissato naturalmente anche i test di inizio stagione, previsti nei due giorni successivi al gran premio. Montmelò è una pista dove l’aderenza è inferiore rispetto ad altri circuiti e questo aiuterà diversi costruttori a capire meglio le reali potenzialità delle moto in versione 2025, cosa che a Valencia sarebbe stata assai meno performante.
I piloti stanno poi pensando ad alcune iniziative per mostrare la loro vicinanza alle popolazioni colpite da DANA: lo stesso Martin ha fatto sapere che, qualora dovesse arrivare il titolo (gli basterà arrivare davanti a Bagnaia già nella sprint, e in generale ha bisogno di soli 14 punti per centrare l’obiettivo), limiterà parecchio i festeggiamenti proprio in segno di rispetto per le tante vittime registrate a Valencia e dintorni.