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MotoGP, Marquez col pensiero Dakar: Cecchinello crede nella Honda

Il pilota spagnolo pensa alla Dakar in futuro, ma solo su quattro ruote. Nel frattempo la Honda tenta di recuperare il terreno perso in MotoGP, con Cecchinello fiducioso per il futuro.

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Manca ancora parecchio all’inizio della MotoGP 2023, ma i piloti sono già impazienti di provare tutte le novità delle nuove moto. Tantissima attenzione ci sarà sull’otto volte campione del mondo Marc Marquez, reduce da due anni da incubo con plurime operazioni all’omero destro che ne hanno distrutto competitività, continuità e prestazioni.

Nel frattempo, guardando al futuro, il Carboncino guarda a un futuro in Dakar tra ironia e speranza..

Non solo Marquez, ma anche la Honda deve recuperare parecchio terreno, così come l’altra casa nipponica, la Yamaha. Lucio Cecchinello è comunque convinto che l’HRC riuscirà a tornare competitiva dopo un periodo negativo, anche se servirà tempo e sforzi.

Marquez alla Dakar, lui ci scherza: “Magari con le auto, sicuro con le moto mi farei male”

È al momento in corso l’edizione 2023 della Dakar, la corsa motoristica più difficile e suggestiva del mondo. In passato già altri piloti ex MotoGP, come Danilo Petrucci (ex Ducati e KTM) hanno preso parte a questa manifestazione tornando con opinioni positive e molto divertenti.

Ai microfoni di Teledeporte, anche a Marquez è stato chiesto di una sua eventuale partecipazione alla Dakar. Il carboncino, in recupero dall’infortunio all’omero di Jerez 2020, ci scherza su, ma non esclude una sua partecipazione in futuro, anche se non in sella a una moto:

“Mi conosco, mi farei male. La Dakar mi piace tantissimo e sono un grande appassionato, potrei prendere in considerazione l’idea di parteciparvi nella categoria auto, ma se mai si concretizzasse questo scenario non andrei soltanto per parteciparvi, ma per essere competitivo, e so benissimo che preparare una Dakar è un compito tutt’altro che banale”.

“In più è una gara unica nel suo genere dove non vince per forza il più veloce, rientrano in gioco tantissimi fattori come l’intelligenza, la strategia e ovviamente anche un po’ di fortuna. Un’altra cosa che dovrei imparare è fidarmi ciecamente di un’altra persona, il co-pilota, perché Carlos Sainz senior mi ha detto chiaramente che il navigatore diventa il tuo piede destro sul pedale dell’acceleratore oltre che fungere da veri e propri occhi per il pilota”.

Marquez in MotoGP si scontra coi problemi della Honda

Concentrandoci sulla MotoGP, è evidente come l’HRC nell’ultimo decennio sia stata una moto nulla se non nelle mani di Marc Marquez. L’intero progetto ormai è basato totalmente sullo stile di guida del #93 pre infortunio, dunque con uno stile di guida aggressivo e muscolare oltre che molto più che spregiudicato, e che è costato allo stesso fuoriclasse spagnolo parecchie cadute.

Ora la Honda ha preso Alex Rins, un ottimo pilota che comunque avrà bisogno di un periodo di adattamento dopo aver guidato una Suzuki per cinque anni.

I problemi della Honda (e anche della Yamaha) derivano da una metodologia di lavoro abbastanza antiquata del Giappone, che tende a separare totalmente lavoro in fabbrica e lavoro in pista. L’HRC dunque rimane davvero ostica per qualunque pilota non sia Marquez. A questo punto, bisogna augurarsi che il pilota spagnolo torni al 100% per far tornare la Honda competitiva, anche se c’è chi pensa che la casa nipponica sarà in grado di risollevarsi.

Lucio Cecchinello sulla Honda: “Nel 2023 si faranno passi avanti”

È Lucio Cecchinello l’ospite della 97esima puntata di #atuttogas, il podcast di Moto.it. Cecchinello dimostra di credere ancora molto nella competitività della Honda, sicuro che in questo campionato l‘HRC farà notevole passi avanti. Tuttavia, è improbabile, sostiene, che si raggiunga immediatamente l’altissimo livello ottenuto da Ducati.

Queste le sue parole, ovviamente riportate da Moto.it:

“La HRC, per tanti motivi, ha passato un periodo di difficoltà, con diverse ragioni che hanno rallentato lo sviluppo e l’intensità del lavoro. Nel 2022 è stata presentata una RCV cambiata nella distribuzione dei pesi, nella carenatura e nell’aerodinamica. Ci aspettiamo che la 2023 sia un passo in avanti, anche se non ci aspettiamo di essere subito competitivi a livello della Ducati”.

I cambiamenti ai quali il reparto corse nipponico è andato incontro ne hanno ovviamente limitato le prestazioni negli ultimi anni, ma la strada che viene tracciata è senza dubbio quella giusta:

“Sono stati tanti, sia a casa sia nell’organizzazione in pista: è normale che sia così dopo un periodo negativo. Ci sono novità importanti: si può fare bene. Honda vince in tutto quello che fa, tornerà a essere competitiva anche in MotoGP. Non ribalti la situazione dall’oggi al domani, ma se lo vogliono, ci arrivano. Ma non credo che, pronti via in Portogallo, ci giocheremo la vittoria”.

MotoGP, Marquez col pensiero Dakar: Cecchinello crede nella Honda Fonte: Getty images

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