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Napoli, Calzona e il retroscena del ritorno in azzurro: dalla chiamata a sorpresa all’urlo di gioia in tangenziale

Il tecnico ha raccontato il primo contatto con il club partenopeo, avvenuto mentre si trovava dai genitori in Calabria, e l’entusiasmante momento del ritorno in città  

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

La chiamata a sorpresa mentre era nella natia Calabria alla gioia sfogata con un urlo mentre era alla guida: Francesco Calzona ha raccontato i retroscena legati al suo ritorno al Napoli, squadra in cui aveva già lavorato come vice di Maurizio Sarri e Luciano Spalletti.

Calzona e il retroscena del ritorno al Napoli

Gara dopo gara, Francesco Calzona sta convincendo il Napoli e i suoi tifosi di essere l’uomo giusto per il rilancio della squadra partenopea. Ma come è arrivato il tecnico calabrese sulla panchina azzurra? Calzona racconta i passaggi in un’intervista video concessa alla pagina X Cronache di Spogliatoio: dalle sue parole emerge soprattutto la sicurezza con cui il tecnico ha scelto di tornare in in azzurro dopo le esperienze vissute da vice di Maurizio Sarri e Luciano Spalletti.

Calzona e la chiamata del Napoli davanti al mare

Al momento del primo contatto col Napoli, Calzona era in Calabria, terra d’origine della sua famiglia (il tecnico, 55 anni, è nato a Vibo Valentia). “I miei genitori vivono li e stiamo ristrutturando un appartamento, ero con mio fratello, dovevo stare quattro giorni ma non è stato così – racconta l’allenatore degli azzurri e c.t. della Slovacchia -. Stavo camminando al mare, perché io tutti i giorni passeggio al mare quando posso almeno 10 km, stavo aspettando un peschereccio col pesce fresco e ho ricevuto una chiamata da un dirigente del Napoli e chiaramente non ho comparato il pesce”.

Calzona: mai avuto dubbi sul Napoli

Calzona non rivela con chi abbia parlato al telefono. Di sicuro l’offerta dell’interlocutore gli è parsa subito irrinunciabile. “La telefonata è durata 40’, ma mentre loro parlavano io pensavo. Non ho mai avuto il minimo dubbio – ha raccontato il tecnico -. E un’offerta del genere non si può rifiutare: la comfort zone non fa per me, io amo lo sfide, sono andato in un Paese che non conoscevo come la Slovacchia e poi Napoli fa parte della mia vita, tornare e dare una mano era troppo importante. Ai miei genitori non ho detto niente fino a sera perché hanno una certa età e non volevo che si agitassero. Mio padre guarda il Napoli sempre, indipendentemente dal fatto che io ora sia l’allenatore”.

Calzona: l’arrivo a Napoli e l’urlo lanciato in tangenziale

Due giorni dopo l’annuncio ufficiale del suo ingaggio, Calzona ha debuttato da tecnico del Napoli nell’andata degli ottavi di Champions League contro il Barcellona. All’arrivo in città, prima della partita, l’allenatore non è riuscito a trattenere il suo entusiasmo. “Venivo su dalla Calabria con una macchina a noleggio – ha continuato Calzona -, ero in tangenziale, ho tirato giù il finestrino e ho cacciato giù un urlo tanta era l’adrenalina e la gioia di tornare a Napoli con questo nuovo ruolo. Riesco poi a essere misurato quando entro dentro lo stadio, ma questa volta è stato diverso perché ho sentito il carico della responsabilità di rappresentare una Regione. E con me la mia famiglia perché si rendeva conto del peso di tutto ciò”.

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