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Napoli, Mazzarri: "Le cose ci girano male, ma non mi dimetto". Tifosi ormai rassegnati ma bocciano l'ipotesi Giampaolo

Rimonta in extremis per il Napoli, che al Maradona pareggia 1-1 con il Genoa. Ormai tra i tifosi la rabbia cede il posto alla frustrazione e alla rassegnazione: i commenti e le parole di Mazzarri

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

Bordate di fischi in quel di Maradona, è il cupio dissolvi di un Napoli che contro il Genoa non va oltre l’1-1 ed è sempre più nelle retrovie della top ten della classifica. E il gol partenopeo, messo a segno dal neoacquisto Ngonge, arriva praticamente ai titoli di coda di una partita vissuta dai tifosi azzurri come uno strazio. Neanche il ritorno ad un modulo più arrembante salva una squadra che sembra destinata a chiudere la stagione cercando di salvare il salvabile e pensare già alla prossima.

Napoli-Genoa 1-1: la rimonta troppo tardiva della squadra di Mazzarri

Il salto dal 3-5-2 visto nella trasferta perdente a San Siro contro il Milan al più offensivo 4-3-3 (usato in occasione dell’ultimo successo conquistato, quello contro il Verona al Maradona) consente al Napoli un primo tempo in cui riesce a tenere le redini del gioco, con il Genoa costretto più che altro a rispondere col contropiede. I partenopei mostrano anche sprazzi interessanti, con Simeone, Kvaratskhelia e Anguissa pericolosi per i rivali in area in diverse azioni. Ma le due forze opposte e di stessa intensità si annullano, chiudendo i primi 45′ con un pareggio a reti bianche.

Nella ripresa arriva però il colpo ad effetto del Grifone, che a pochissimi minuti dal fischio d’inizio va in vantaggio con Frendrup, che riceve un pallone al limite dell’area dopo un tentativo non andato a buon fine da parte di Retegui. Solo al 90′, quando le speranze dei tifosi erano ormai ridotte a zero (anche se non è che dopo abbiano tirato un sospiro di sollievo, tutt’altro), la squadra di Mazzarri trova il pareggio con Ngonge, che si gira con il suo sinistro per sorprendere Martinez.

Mazzarri per ora salvo, ma Giampaolo incombe

Per ora il tecnico dovrebbe aver salva la panchina, riporta DAZN. Questo in virtù dell’imminente impegno contro il Barcellona in Champions. Tuttavia continua a incombere l’ombra di Giampaolo, e considerando la vulcanicità di De Laurentiis tutto può essere, anche un improvviso ribaltone. Ricordiamo che prima della partita contro il Genoa il ds Meluso aveva rassicurato sul fatto che Mazzarri godesse ancora della fiducia della società, ma lasciando intendere che il credito non fosse infinito.

Sempre a DAZN il tecnico ha così commentato il pareggio con il Genoa: “Ci gira male e si è visto, mi dispiace per questo pubblico eccezionale, che ci sostiene sempre, non riusciamo a farli felici, quest’anno è così. In quei pochi errori che facciamo prendiamo gol, al primo sbadiglio ci segnano e non è facile dare spiegazioni“.

Mazzarri: “Dobbiamo tacere e pedalare, siamo troppo ansiosi”

E ancora: “Nel primo tempo due-tre occasioni per sbloccare le abbiamo avute, poi il loro portiere ha fatto delle paratone, si sarebbe visto un altro Napoli nella ripresa. Dobbiamo stare zitti e pedalare per provare a dare soddisfazioni a questa gente già dalla Champions di mercoledì. Non riusciamo ad andare in vantaggio, la squadra è ansiosa e non riesce a fare gol, questa è la storia delle ultime gare. Mercoledì di sicuro il Barcellona non verrà a fare le barricate […]. Certo, sono fortissimi ma proveremo ad affrontare la squadra nel modo giusto”.

“Non potevamo rischiare Osimhen”

E sulla questione delicata che è diventata Osimhen, quasi un separato in casa, Mazzarri ha spiegato: “A detta sua e dei medici era ai minimi termini e non era il caso di rischiarlo, sarebbe stato il colmo perderlo per mesi pur di fargli giocare 20 minuti. Speriamo di averlo pronto e ristabilito col Barcellona. Io l’ho avuto pochissimo: quando sono arrivato era infortunato e l’ho dovuto recuperare poco a poco, poi è andato in Coppa d’Africa, si capisce anche da questo che annata difficile è per noi. Ngonge entrato solo nella ripresa? Fatela voi allora la formazione, se giocherà titolare o meno nella prossima ci penserò, fatemi riflettere”.

“Ci sono difficoltà oggettive, non ho la bacchetta magica”

Successivamente, in conferenza stampa l’allenatore ha respinto l’ipotesi di dare le dimissioni: “Sapevo le difficoltà. Garcia non era l’ultimo arrivato, le difficoltà erano oggettive. Sono venuto, ho trovato qualche difficoltà in più ma analizzando le partite e i dati non è che ho la bacchetta magica e metto al palla all’incrocio. Se avessi la sensazione che i ragazzi non mi seguissero allora potrei pensare alle dimissioni, ma ho sentito anche le parole di Di Lorenzo. Mi hanno fatto piacere le dichiarazioni di Zerbin, non cambia la sensazione che ho”.

Mazzarri ha inoltre respinto al mittente le critiche riguardo una confusione sui moduli, ma ha ammesso che sui risultati è più incavolato degli stessi tifosi: “Mi sento napoletano e sto peggio di loro, ma devo anche esserer razionale e non mi sembra che la partita sia sta così schifosa. Se la squadra fa più o meno le cose dell’anno scorso, ma non riesce a fare gol perché gli altri si chiudono bene e non siamo lucidi. Se è tutto da buttare hanno ragione queste persone. Se ci fosse un ragazzo che si tira indietro direi al presidente di metterlo fuori rosa, ma non è così. La poca lucidità non dipende dall’impegno”.

I tifosi pensano ormai alla prossima stagione: “Siamo diventati mediocri”

Guardando invece alla reazioni della piazza virtuale, i tifosi sui social non hanno preso bene l’andamento di questa partita, a prescindere in ogni caso dal risultato. Già durante il primo tempo c’è chi scriveva: “Al netto di quello che è stato finora e che è inutile ribadire, chiedo: davvero qualunque cosa accada, Mazzarri rimarrà incollato alla panchina fino a maggio? Perché qui abbiamo massacrato gente per molto meno di questo scempio incommentabile”. Non meno severi altri commenti da parte dei sostenitori azzurri: “Quando finisce questo strazio?”, “Il Napoli di questa stagione se fosse una canzone: la noia”, “Pensa passare da essere campioni d’Italia a dover cambiare il terzo allenatore nel giro di 6 mesi”, “Ennesima prestazione scadente: purtroppo non ricordo una squadra scudettata così mediocre. Non andiamo da nessuna parte. Dobbiamo pensare già alla prossima stagione“.

Un tifoso suggerisce al giornalista e tifoso Enrico Varriale il consueto tweet al termine dei match del Napoli, colpendo nel segno: “Le detto il commento del dopo Napoli-Genoa. Ennesima prova scialba del Napoli che anche oggi esce tra i fischi dei propri tifosi. Squadra sicuramente appagata per la salvezza ormai praticamente raggiunta al 10/mo posto in classifica”.

Non raccoglie entusiasmo tra i tifosi l’ipotesi Giampaolo

Bocciata inoltre l’ipotesi Giampaolo: “Con Giampaolo completiamo la disfatta”, “Spero solo che ad ADL, pur nella disperazione, sia rimasto un briciolo di lucidità e che non chiami né Giampaolo né Cannavaro”, “E giustamente sbagliamo anche il terzo allenatore”, “Garcia, Mazzarri e Giampaolo in una sola stagione. Da Campioni d’Italia. De Laurentiis ritira la squadra e ricominciamo dai dilettanti. Quello sarebbe un vero record da ricordare”.

E c’è chi si interroga: “Un calo era molto probabile, rispetto ad un campionato praticamente perfetto coronato da un meritatissimo scudetto. Ma è davvero eccessiva come involuzione, quella che sta avendo il Napoli quest’anno. Era davvero così dipendente da Osimhen?”.

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