Da venti a quaranta, come spiegato da Aurelio De Laurentiis qualche settimana fa, gli allenatori candidati alla panchina del Napoli sembrano essersi ridotti a tre: Christophe Galtier, Rudi Garcia e Paulo Sousa. Ecco i motivi per cui il presidente del club partenopeo pare aver ristretto a loro le soluzioni per il post-Spalletti.
- Napoli, Galtier il preferito di De Laurentiis
- Napoli, occasione di riscatto per Rudi Garcia
- Napoli possibile prima big di Paulo Sousa
Napoli, Galtier il preferito di De Laurentiis
Tra i tre candidati rimasti per la panchina del Napoli, Christophe Galtier sembra essere la soluzione preferita per Aurelio De Laurentiis, che già due stagioni fa, prima di ingaggiare Luciano Spalletti, contattò l’allenatore francese, all’epoca alla guida del Lille che aveva appena vinto la Ligue 1. Come Luis Enrique, prima scelta assoluta di ADL che pare però ormai sfumata, Galtier assicurerebbe polso fermo in uno spogliatoio che ha bisogno di nuove motivazioni dopo la vittoria del campionato. Inoltre il 56enne francese sa bene come sfruttare Victor Osimhen, che lanciò al Lille, e assicurerebbe quella flessibilità tattica che è stato il punto di forza del Napoli di Spalletti, squadra che preferiva il possesso palla, ma sapeva anche rendersi imprevedibili con improvvise verticalizzazioni.
Il 4-3-3 non è il suo modulo preferito – a differenza di ADL – ma Galtier nel corso della carriera ha dimostrato di non essere dogmatico e di basare il proprio sistema di gioco sulle caratteristiche dei giocatori. Galtier starebbe per liberarsi dal Psg con una buonuscita e il Napoli è pronto ad avanzare la sua proposta.
Napoli, occasione di riscatto per Rudi Garcia
In comune con Galtier Rudi Garcia ha la nazionalità francese, una vittoria della Ligue 1 con il Lille (nel 2011) e un approccio strategico simile, anche sul piano del sistema di gioco (anche se preferisce il 4-2-3-1): l’ex allenatore della Roma punta a costruire squadre difensivamente solide, ma che sappiano controllare il gioco col possesso senza rinunciare al gioco in verticale. Garcia, 59 anni, non tenterebbe di stravolgere il gioco di Spalletti, ma si concentrerebbe principalmente sulla gestione dei giocatori. A De Laurentiis piace, i dubbi riguardano una carriera che, dopo l’esperienza alla Roma, non ha conosciuto successi né in Francia, con Marsiglia e Lione, né in Arabia Saudita, con l’Al-Nassr. Il Napoli punterebbe dunque sulla sua voglia di riscatto.
Napoli possibile prima big di Paulo Sousa
Paulo Sousa appartiene invece a un’altra categoria di allenatori sondati da De Laurentiis per il Napoli, quella degli emergenti. In realtà il 52enne portoghese allena squadre di club da ben 15 anni, ma l’esperienza nei campionati top d’Europa si limita a tre mesi sulla panchina del Bordeaux nel 2019 e agli ultimi quattro mesi con la Salernitana, a cui vanno aggiunte le due stagioni (2015-17) con la Fiorentina. Anche Sousa non pratica abitualmente il 4-3-3, ma anch’egli non è un allenatore tatticamente dogmatico, caratteristica che pare a questo punto centrale nella ricerca di De Laurentiis. Inoltre, sembra avere una certa bravura nel far esplodere talenti: vedi Chiesa alla Fiorentina o Dia in questa stagione con i granata. Legato contrattualmente alla Salernitana, si libererebbe con una clausola rescissoria di circa 1 milione di euro. Dal Portogallo arriva però una nuova intervista del tecnico lusitano che sembra chiamarsi fuori dalla corsa alla panchina del Napoli e sostiene di voler rimanere ancora a Salerno per continuare ancora il progetto.