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Open Var: Ecco l'audio sul rosso mancato a Malinovskyi e mani di Bani

Il designatore Rocchi analizza gli errori di Massa in Genoa-Juventus a Dazn e chiarisce anche sul rigore prima concesso e poi negato ieri al Lecce

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Ancor prima che fosse reso pubblico l’audio del dialogo tra il Var Fabbri e l’arbitro Massa in Genoa-Juventus, per quei due episodi che avevano fatto infuriare Allegri, il designatore Rocchi era stato chiaro. Grave l’errore sul mancato rosso a Malinovskyi, con maggiori responsabilità per il Var, meno il rigore non concesso ai bianconeri ma nessuna punizione tant’è che ieri Fabbri ha diretto (bene) Torino-Udinese. Ecco però gli audio incrimninati trasmessi durante Open Var su Dazn.

L’audio tra il Var Fabbri e l’arbitro Massa in Genoa-Juve

Si sente il Var Fabbri che visto inizialmente il fallo di Malinovskyi si è lasciato andare ad un chiaro “Porca boia”. Poi aggiunge : “Fallo e giallo vorrebbe lui” riferendosi a Massa, e conclude: “Il piede è staccato da terra, per me fallo e giallo va bene eh”.

Rocchi boccia la decisione di non espellere il giocatore del Genoa

Un mancato rosso” ha detto il designatore arbitrale Rocchi commentando la decisione della sala VAR. “Massa non percepisce minimamente l’entità del fallo, era una decisione da prendere al monitor perchè su questa tipologia di interventi ho chiesto loro di essere molto severi prima sul campo e dunque al monitor”.

Perché non è grave mancato rigore per mani di Bani

L’altro grande dubbio di Genoa-Juventus era quello relativo alle proteste bianconere per un fallo di mano di Bani in area sul cross di Cambiaso dalla destra. La conclusione dell’esterno bianconero colpisce prima il ginocchio di Bani e subito dopo il braccio dello stesso giocatore del Genoa:

“Ci va col ginocchio e poi la devia con il braccio, non mi interessa” dice deciso Fabbri. “Se gli va direttamente sul braccio sì, ma deviandola sembra che la alzi per farlo passare”. Non la pensa così Rocchi che spiega: “Per noi è più rigore che no ma non è un errore al 100%, la differenza vera è che la deviazione diventa fondamentale se cambia radicalmente la direzione. Braccio largo rigido è sempre rigore, ma non è facile catalogare tutti gli episodi nella stessa maniera. Mi chiedono perchè non date tutti i rigori nella stessa maniera? Perchè tutti gli episodi non sono uguali, non è che non vogliamo prendere la stessa decisione, è che non riusciamo a prendere la stessa decisione”.

Un caso discusso è stato anche il rigore prima concesso e poi negato al Lecce a San Siro contro l’Inter. Al 50’ Gendrey calcia dal limite dell’area, la palla viene respinta da Carlos Augusto e Marcenaro indica senza esitazioni il dischetto del rigore vedendo un tocco di braccio dell’esterno dell’Inter. Richiamato al VAR, il direttore di gara cambia la propria decisione e revoca il penalty per la formazione salentina: la respinta di Carlos Augusto, infatti, avviene con il gomito in un movimento giudicato congruo. Per Rocchi non è rigore: “Il fallo di mano è la cosa più complessa per l’arbitro, è sempre interpretazione soggettiva”.

Open Var: Ecco l'audio sul rosso mancato a Malinovskyi e mani di Bani Fonte: Ansa

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