La Cremonese mette paura a San Siro: il Milan pareggia 1-1 in casa, la raddrizza nel finale grazie a un gol del neoentrato Messias che impatta il vantaggio di Okereke, autore di una rete da applausi, arrivata dopo aver sbeffeggiato Kalulu e Thiaw con una sterzata. Il responsabile principale della frenata rossonera, stavolta, è Stefano Pioli che sceglie di insistere con il turn over e stravolge l’ennesima formazione. Le pagelle in casa Milan sono impetuose: insufficienti Kalulu e Thiaw, gravemente insufficienti Origi e Diaz, De Ketelaere fa compassione per quanto sembri davvero un pesce fuor d’acqua. Saelemaekers il migliore.
Stavolta, l’errore dell’allenatore (che rinuncia a Giroud, Leao, Tonali, Krunic, Kjaer) è grave: a cinque giornate dal termine, tra le prime della classe l’unica che rallenta è il Milan. Tiene banco, infatti, la volata Champions e i rossoneri scivolano in sesta posizione, a -2 dall’Inter quarta: Juventus e Atalanta non falliscono le rispettive sfide casalinghe delle 18 contro Lecce e Spezia. Seguono a ruota Lazio e Inter, che archiviano con i tre punti le gare contro Sassuolo e Verona.
Stefano Pioli non li molla, anzi rilancia: altra occasione per i quattro belgi che (almeno tre di loro), finora hanno causato più mal di pancia dei sorrisi indotti. Tutti dentro dal 1’: Vranckx, Saelemaekers, De Ketelaere e Origi. Il tifo? Poche affinità con Vranckx, fischi a Origi, non ha mai dato modo alla tifoseria di lasciare che potesse entrargli nel cuore. La sfida contro la Cremonese ne è un ulteriore esempio. Saelemaekers non è in discussione, è parte integrante del gruppo e quando chiamato in causa, lo ha dimostrato una volta di più stasera, è un valore aggiunto.
CDK, invece, è un capitolo a parte: ha deluso enormemente, spesso è stato l’uomo in meno, non è mai riuscito a mostrare segnali di presenza, miriadi di volte fuori luogo, decontestualizzato, impaurito. Eppure, dopo quasi una stagione, si percepisce benissimo che la San Siro rossonera, in questo, è allineata a Pioli e Paolo Maldini: continuano a credere che manchi poco, che basti la giocata, che con il guizzo piazzato al momento giusto l’interruttore del talentino faccia click. Ma anche stavolta ha lasciato se stesso e gli altri al buio.
- Le pagelle del Milan
- Le pagelle della Cremonese
- La pagella dell’arbitro
- Il nostro SUPERTOP
- Il nostro SUPERFLOP
- Il calendario del Milan tra Serie A e Champions League
Rivivi Milan-Cremonese con la diretta live e gli highlights della partita
Le pagelle del Milan
- Maignan 6: voto di stima e di fiducia, per l’autorevolezza ormai conclamata. La verità è che stasera non ha fatto niente. Nulla. Ha guardato la partita mentre il Milan accumulava percentuali bulgare di possesso palla.
- Calabria 6: va in su e in giù, la fase difensiva non lo vincola così tanto e può concedersi qualche sgroppata. Soffre poco ma neppure incide.
- Kalulu 5,5: tiene la barra dritta, fa da collante tra retroguardia e mediana, tiene a bada Galdames, Buonaiuto e Afena-Gyan. Nessuno straordinario, compito agevole per 45′. Ripresa di altra fattura: perde lucidità , va in tilt, Okereke lo mette a sedere.
- Thiaw 5,5: meno brillante di altre volte ma è pur vero che non ha grandi preoccupazioni. Gara fluida, lineare per buona parte del minutaggio, gli manca il quid per garantire un contributo anche in fase di impostazione ed è proprio quello, stasera, il limite del Milan. Non tanto preoccuparsi degli avversari, quanto piuttosto di non riuscire a sbloccarla. Sul gol della Cremonese ha qualche responsabilità da dividere con Kalulu.
- Ballo-Touré 6,5: gioca Ballo-Touré, annunciato nel pre partita dal 1′, e in più di uno ha stortato il naso. Invece non ha sbagliato niente: senso della posizione, ottimo in anticipo, puntuale in chiusura. Mai una sbavatura, partita di personalità .
- Vranckx 6: dignitoso, per impegno e abnegazione, disciplina e impegno.
- Bennacer 5,5: se tutto intorno funziona a intermittenza, ti aspetti che il colpo dal cilindro lo tiri fuori uno dei calciatori più rappresentativi. Appunto, Bennacer. Eppure quella giocata, quel cambio di passo, quella capacità di infilarsi negli spazi e prendere per mano i compagni gli manca. Per il resto, nulla da dire: c’è sempre nelle manovre rossonere, gioca palloni e li smista con intelligenza.
- Saelemaekers 6,5: per 30′ è il migliore del Milan. Pressa, raddoppia, corre senza limitarsi, si propone e va anche in gol, lo ferma solo il Var. Cala nel finale di frazione, nella ripresa torna a incidere e fa il tuttocampista. Migliore in campo.
- De Ketelaere 5: San Siro non infierisce. Continua a dargli credito. E lui, CDK, persiste, imperterrito, a farsi attendere. Chi mollerà per primo?
- DÃaz 5: svogliato e male assistito. Non c’è feeling con i compagni che lo circondano e nel primo tempo si estranea parecchio. Resta in attesa. Quando si incaponisce, diventa irritante. Fonte:
- Origi 5: i fischi non sono ingenerosi. Ci si aspettava di avere in casa un attaccante finito e affidabile. Il pensiero ricorrente? Una riserva del Liverpool, che aveva comunque spazio tra i campioni dei Reds, non può che fare bene in Italia. Invece, pochissimo. Ma proprio pochissimo. Una boa lasciata a galleggiare in mezzo al mare per demarcare un confine tra dove finisce la zona di centrocampo e dove inizia quella d’attacco. Aveva iniziato discretamente, ha proseguito male.
- All. Pioli 5: la storia del turn over può anche andare bene a metà stagione. Può essere anche un valore aggiunto se gli obiettivi sono finiti. Ma a sei partite dal termine – adesso cinque – e una qualificazione alla Champions sempre più incerta, è un autogol clamoroso. Stavolta il tecnico perde due punti che deve sperare di non portarsi sulla coscienza.
Le pagelle della Cremonese
- Carnesecchi 6,5: bravo, sempre sul pezzo, quando non ci arriva coi guanti ci mette il corpo. Merita la grande occasione.
- Chiricheș 6,5: giganteggia. Ci mette esperienza e lucidità , tiene lontani Origi e Diaz senza grandi patemi. Ripresa sulla falsariga.
- Vásquez 6: gli tocca fronteggiare uno dei migliori tra gli avversari, Saelemaekers, e stringe i denti. Non sempre incisivo, non molla un centimetro.
- Lochoshvili 6: lotta e battaglia, fa a spallate e ci mette il corpo. Non sfigura al cospetto di un attacco rossonero spuntato.
- Sernicola 6: gara di sofferenza e tenacia. Lavora tanto sulla fase difensiva, quando prova a salire la squadra non riesce a superare la tre quarti.
- Pickel 6: ottimo nel raddoppio di marcatura, garantisce supporto ai colleghi di reparto. Infaticabile e impreciso.
- Meïté 5,5: ci sono scampoli della partita in cui è il cremonese più in difficoltà . Dalla sua parte il Milan spinge di più, lui cerca di andare dietro a tutti ma dà l’impressione di perdersi.
- Benassi 6: prova senza infamia e senza lode, cerca di tenere basso il pallone e impostare fraseggi. Finisce per fare la spola fino alla difesa per dare man forte alla retroguardia.
dall’11’ st Okereke 7,5: entra, mette in subbuglio la retroguardia del Milan e la punisce con un gol che è un mix di classe e di rapidità . - Galdames 6: tanta quantità , ed è giusto così. Non è la partita in cui occorre giocare di fioretto, si vede pochissimo dalle parti di Tomori e Thiaw, occupa molto più spesso il centrocampo come mediano aggiunto.
- Buonaiuto 5,5: nessun pallone giocabile, mai servito, prova a fare movimento ma resta imbrigliato.
- Afena-Gyan 5,5: leggero, impalpabile al cospetto di una difesa che lo ha tenuto sotto controllo. Fonte:
- All. Ballardini 7: va al Meazza a soffrire. E la squadra lo fa con grande ordine e disciplina. Sa che può sfruttare una, due occasioni al massimo. Alla prima valeri cicca clamorosamente, alla seconda Okereke trova un grande gol.
La pagella dell’arbitro
Pairetto ha vita facile, anzi: facilissima. Nessun episodio dubbio, anche il gol annullato al Milan non rientra nella casistica perché il fuorigioco di Saelemaekers c’è tutto. Tiene in pugno il match, è sempre in posizione e non ha bisogno di ricorrere con frequenza a sanzioni.
Il nostro SUPERTOP
Okereke: Ballardini gli concede 40′, lui fa quello che tutta la squadra non era riuscita a fare in un tempo, ovvero mettere in difficoltà la difesa del Milan. Il gol è un colpo di classe.
Il nostro SUPERFLOP
De Ketelaere: la solfa non cambia. Spiace perché è un giovanissimo arrivato in Italia con le grandi aspettative degli altri e le migliori intenzioni sue. Invece, qualcosa continua a non tornare: sembra davvero bloccato psicologicamente perché il senso tattico ce l’ha. Non reagisce, non azzarda, sembra avere timore della sua stesa ombra. Gli capita sui piedi un pallone che va solo spinto in porta, e non lo spinge. Errore clamoroso. L’impegno c’è, si vede ma sembra di essere davanti a una 24 ore di cui hai smarrito la combinazione. Ne provi una, ne provi un’altra: non si apre. Pioli non mollerà , Maldini nemmeno. Sarà liquidata come l’annata di transizione, eppure – si dice così – se non ti aiuti da solo non ti può aiutare nemmeno il Padre eterno.
Il calendario del Milan tra Serie A e Champions League
Avesse, la classifica, svelato uno scenario differente, la prossima sfida di serie A, quella casalinga contro la Lazio del 6 maggio, avrebbe rappresentato per il Milan un’occasione per rifiatare, recuperare forze e prepararsi con il tempo necessario alla prima delle due gare fin qui più importanti della stagione, quelle dell’Euroderby di semifinale di Champions League contro l’Inter.
Invece, il match dei biancocelesti non è meno cruciale delle due stracittadine successive: scontro diretto contro una delle sei squadre in lizza per tre posti nell’Europa che conta. 10 maggio e 16 maggio: le date da segnare in rosso sono queste. Milan-Inter all’andata, Inter-Milan al ritorno. San Siro sold out per entrambe le sfide con record di incassi registrati uno dietro l’altro.
Tra i primi 90’ e i secondi, ai rossoneri toccherà affrontare lo Spezia fuori casa (13 maggio, 34esima di campionato), poi il trittico di gare a chiudere la stagione 2022/23 di serie A. Sampdoria in casa il 20 maggio, Juventus allo Stadium il 28 maggio e Verona al Meazza il 4 giugno. Se sarà quella l’ultima partita dell’anno o se toccherà fare un piacevolissimo viaggio in quel di Istanbul, 10 giugno, per provare a contendere a Real Madrid o Manchester City l’ottava coppa delle orecchie della storia del club, sarà presto detto.
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