La presenza allo Stadium in occasione di Juventus-Cagliari, il grande abbraccio con Giorgio Chiellini e il messaggio social a corredo del video: pillole edulcoranti di un inevitabile corollario. La storia tra Paul Pogba e la Juventus è ormai ai titoli di coda, nonostante la “quasi” cancellazione della squalifica per doping.
- Pogba-Juventus, fine del rapporto
- Pogba, la decisione del Tas
- Pogba, rientro in campo vicino
- Deschamps aspetta Pogba
Pogba-Juventus, fine del rapporto
Tra quattro anni e 18 mesi, di cui molti già scontati, c’è una bella differenza: a marzo il centrocampista potrà tornare in campo, ma di sicuro non lo farà con la maglia bianconera. Nessuno ha mai immaginato che ciò potesse succedere, ed a spazzare via i dubbi residui dei più ottimisti ci hanno pensato sia le parole di Thiago Motta sabato pomeriggio, sia le voci provenienti dalla Continassa. Il club bianconero è infatti al lavoro per per chiudere l’esperienza bis del centrocampista a Torino, invero molto poco fortunata tra problemi fisici e non.
Pogba, la decisione del Tas
Nella giornata di oggi è arrivata l’ufficializzazione: il Tribunale arbitrale sportivo di Losanna ha ridotto da 4 anni a 18 mesi la squalifica per doping inflitta al centrocampista della Juventus, Paul Pogba, squalificato per esser risultato positivo ai metaboliti del testosterone in seguito a un controllo antidoping dopo il match con l’Udinese del 20 agosto 2023. Il tribunale, di fronte alla richiesta da parte dei legali del francese di una sanzione di soli 12 mesi, ha stabilito che “l’assunzione dell’integratore non fosse intenzionale ed era “il risultato di un errore” rispetto “alla prescrizione di un medico in Florida”. Tuttavia “Pogba non è esente da colpe e, in quanto giocatore professionista, avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione date le circostanze”. La decisione del Tas “è definitiva e vincolante, ad eccezione del diritto delle parti di presentare ricorso al tribunale federale svizzero entro 30 giorni”.
Pogba, rientro in campo vicino
Dunque, Pogba potrebbe tornare in campo dal prossimo 11 marzo, alla soglia del suo 32esimo compleanno. Il Tas, in attesa delle motivazioni complete, ha di fatto preso atto che la positività del francese nasce dall’assunzione non intenzionale di un integratore che gli era stato prescritto da un medico in Florida che aveva curato diversi atleti di alto livello statunitensi e internazionali, era competente e avrebbe tenuto conto degli obblighi antidoping ai sensi del Codice Mondiale Antidoping. Resta da capire con quale maglia tornerà a giocare, visto che lui e la Juventus si accorderanno per la risoluzione anticipata del contratto che scade nel giugno 2026.
Deschamps aspetta Pogba
Quale destino ora per il Campione del Mondo 2018? Da delizia nella sua prima avventura in bianconero dal 2012 al 2016, il centrocampista era diventato una croce al suo ritorno a Torino nel 2022. Prima la lesione al menisco laterale durante la tourneé estiva, la decisione tardiva di operarsi con le susseguenti ricadute, quindi il problema di doping. Ma una luce in fondo al tunnel si è finalmente accesa, come ha detto anche il ct della Francia, Deschamps: “C’è una luce che si riaccende. Ci saranno delle fasi da affrontare ma è un’ottima notizia il fatto che da marzo potrà tornare a giocare. Ho parlato a lungo con lui al telefono, perché tutto questo periodo è stato molto complicato per lui fra infortuni, problemi privati e questa squalifica – ha aggiunto – Resta pur sempre una sanzione pesante, ma meno pesante. Paul sa che nel marzo 2025 tornerà ad essere un giocatore. E, dato che ama così tanto il calcio e giocare, questa è un’ottima notizia per lui”.
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