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Portogallo-Slovenia 3-0 dcr: Ronaldo piange e non sfrutta l'assist di Orsato, ci pensa l'eroe Diogo Costa

Il Portogallo stacca il pass per i quarti dopo i calci di rigore. La stizza di Leao, le lacrime di Ronaldo e il fenomeno Diogo Costa: le emozioni del match di Francoforte.

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Servono i calci di rigore per decidere l’ottavo tra Portogallo e Slovenia. A gioire a Francoforte sono i lusitani, che riescono ad avere la meglio grazie alla lotteria dagli undici metri. La partita, diretta da Orsato, non regala grosse emozioni nell’arco dei minuti, ma si accende nel primo tempo supplementare quando Cristiano Ronaldo sbaglia un penalty e scoppia a piangere. L’eroe della serata è Diogo Costa che para tre rigori su tre: immenso. Ai quarti sarà sfida con la Francia.

Leao: niente simulazioni, tante sgasate e il disappunto

Il primo tempo dell’ottavo di Francoforte scorre senza particolari sussulti. Ci prova di più il Portogallo, anche se Oblak si limita all’ordinaria amministrazione. Tra i più in palla figura Leao: il calciatore del Milan gioca la sua miglior partita dell’Europeo dopo i due gialli per simulazione rimediati nelle prime due uscite che lo hanno costretto a saltare l’ultima gara della fase a gironi con la Georgia. Fin dall’inizio Rafa dimostra di essere sul pezzo: le sue sgasate mai banali mettono in crisi la retroguardia slovena, tanto è vero che in cinque minuti – dal 32′ al 37′ – fa ammonire due calciatori. Al termine della prima frazione l’unica vera occasione del match, sempre in seguito a uno spunto di Leao. Il rossonero verde al limite Palinha, ma il tiro del centrocampista porge una carezza al palo esterno e si spegne sul fondo. Sostituito al 76′ per lasciar spazio al figlio d’arte Conceicao, abbandona il terreno di gioco con un gesto di disappunto nei confronti di Roberto Martinez.

Cristiano Ronaldo ai raggi X: rigore sbagliato e lacrime

Niente da fare, continua la maledizione per l’asso lusitano. CR7 ha una voglia matta di trovare il gol per continuare a infrangere record, ma anche a Francoforte – su un terreno di gioco in pessime condizioni che ha condizionato soprattutto la gara del più tecnico Portogallo – il 39enne non è riuscito a sbloccarsi. Nei tempi regolamentari un colpo di testa debole, un paio di punizioni e un diagonole al minuto 88 intercettato da Oblak: queste le occasioni del cinque Pallone d’Oro, che non ha più lo spunto e lo smalto d’una volta. Nel primo tempo supplementare gli capita la più ghiotta delle chance dagli undici metri, ma Oblak gli nega le gioia del gol e Cristiano – all’intervallo – si abbandona alle lacrime. Immagini toccanti che fanno immediatamente il giro del globo. Si riscatta al momento dei rigori, trovando l’angolino.

La partita di Orsato e l’episodio clou ai supplementari

Ronaldo ci prova al 15′: l’ex Juve si lascia cadere piuttosto facilmente in area, Orsato se ne accorge e fa proseguire nonostante il boato del pubblico. Il fischietto di Schio mostra personalità e decisione, come quando mette in chiaro le cose con Sporar, gigante di quasi 190 centimetri. Al 30′ giusto il giallo a Drkusic per aver abbattuto Leao che si stava involando verso la porta slovena. Lo stesso vale per il plateale fallo di mano Karnicnik, ancora su iniziativa del calciatore del Milan. Nei primi minuti la squadra di Kek invoca un rigore per presunto tocco di mano di Sporar, che in realtà tocca di petto: l’arbitro italiano vede bene e fa correre. Al minuto 103 del primo tempo supplementare slalom di Diogo Jota su Drkusic: l’attaccante del Liverpool prova il dribbling per superare l’avversario che lo tocca e Orsato assegna il rigore poi sbagliato da Ronaldo.

Top e flop del Portogallo

  • Diogo Costa 10: Consente al Portogallo di arrivare ai rigori con una super parata sul gioiello Sesko nel finale del secondo tempo supplementare. E dagli undici metri li para tutti: fenomenale.
  • Rafa Leao 6,5: La sua prova più positiva di questo Europeo. Si è visto il Leao capace di infiammare i tifosi del Milan e non quello che li irrita con prove anonime e superficiali. Ma la continuità all’interno della partita continua a essere il suo principale difetto.
  • Ruben Dias 5,5: Un suo goffo intervento di testa quasi fa scattare il contropiede della Slovenia. Forte lo è e non c’è bisogno di ricordarlo, ma quando si eccede in sicurezza poi si rischia la figuraccia.
  • Pepe 5: I 41 anni si avvertono tutti quando a sei minuti dai rigori combina una frittata che spiana la strada a Sesko: rimedia Diogo Costo con un intervento pazzesco di piede.
  • Cristiano Ronaldo 5: Che cosa darebbe per un gol. Ma l’Europeo non è l’Arabia e dell’età dell’oro che ha contraddistinto la sua carriera gli resta solo l’oro che gli garantisce l’Al-Nassr. Sbaglia anche un rigore nel primo tempo supplementare e crolla emotivamente.

Top e flop della Slovenia

  • Oblak 7,5: Il portierone dell’Atletico Madrid risponde presente ogni volta che viene chiamato in causa. E si supera sul rigore di Cristiano Ronaldo con un’autentica prodezza.
  • Sesko 5,5: Nonostante un fisico da 195 centimetri, ha tecnica e movenze che ricordano Ibra. Certo, nella Slovenia predica un po’ nel deserto, ma le qualità si intravedono tutte. Splendida la giocata in velocità sull’anziano Pepe, ma poi non riesce a trovare la porta. Il voto cala sotto la sufficienza per l’errore nel finale del secondo tempo supplementare a tu per tu con Diogo Costa.
  • Sporar 5,5: L’attaccante del Panathinaikos spreca un’occasione colossale in contropiede con una verticalizzazione senza senso e fuori misura.

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