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Rigore Inter-Napoli, Spalletti avverte gli arbitri: "Così rischiano di ridursi in una prigione"

Il ct punzecchia la classe arbitrale dopo il penalty concesso ai nerazzurri nella sfida per il primo posto contro gli Azzurri a San Siro

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Lorenzo Marsili

Lorenzo Marsili

Sport Specialist

Giornalista pubblicista, redattore, divulgatore. E' una delle anime video del sito: racconta in immagini un evento e lo fa come pochi altri

Protagonista della cerimonia della Hall of fame del cacio italiano, che lo ha visto tra i premiati di serata, il ct della nazionale azzurra, Luciano Spalletti, ha avuto modo di commentare il discusso calcio di rigore assegnato dall’arbitro Maurizio Mariani – e poi calciato sul palo da Hakan Calhanoglu – nel finale della sfida per il primato tra Inter e Napoli. Il commissario tecnico non ci va giù leggero e manda un avvertimento alla classe arbitrale.

Il contestato rigore fischiato in Inter-Napoli

Conclusa sull’1-1 in virtù delle reti di McTominay e Calhanoglu, la sfida di San Siro tra Inter e Napoli andata in scena come piatto clou (e conclusivo) della dodicesima giornata di Serie A ha avuto il suo bel contorno di polemiche. Sotto i riflettori la decisione dell’arbitro Mariani di assegnare il calcio di rigore ai nerazzurri di Simone Inzaghi per il contatto in area tra Dumfries e Anguissa.

La rabbia di Conte

Una decisione di campo, che ha visto il Var impossibilitato a intervenire e, proprio per questo, ha mandato su tutte le furie il tecnico degli Azzurri, Antonio Conte, che nel post gara non ha nascosto la propria rabbia per un episodio che avrebbe potuto decidere il big match in favore dei campioni d’Italia in carica. Ci ha pensato il palo centrato da Calhanoglu – al primo errore dal dischetto da quando veste il nerazzurro – a congelare l’equilibrio.

I nuovi ingressi nella Hall of fame del cacio italiano

Quello che resta sono le polemiche, proseguite anche nel day after e che non hanno risparmiato nemmeno la cerimonia della Hall of fame del cacio italiano andata in scena a Coverciano e che ha visto tra i premiati Daniele De Rossi, Andriy Shevchenko, Valentina Giacinti, Roberto Boninsegna, Ariedo Braida e Luciano Spalletti, oltre ad assegnare i premi alla Memoria ad Agostino Di Bartolomei, Vincenzo D’Amico e Manlio Scopigno e quello dedicato a Davide Astori a Santo Rullo per il progetto “Crazy for Football”.

L’avvertimento di Spalletti agli arbitri

Proprio il ct della nazionale, pronto ad affrontare le sfide con Belgio e Francia valide per la Nations League, interrogato su quello che Alberto Rimedio dal palco di Coverciano ha definito “rigorino”, ha colto l’occasione per mandare un avvertimento alla classe arbitrale: “Se preferisco il calcio di adesso o quello di allora? Beh, tutto ha un’evoluzione e ora siamo arrivati a questo punto”.

Poi, sul rigore Spalletti ha ammonito: “Occorre prestare attenzione ai messaggi che si mandano, perché quando si assottiglia così il livello del contatto per fare fallo, poi per i calciatori fa giurisprudenza, si nutrono di questo e diventa facile far credere che siano accaduti episodi clamorosi anche quando non è così. Occorre parlare con i calciatori per non fare gridare allo scandalo, altrimenti queste cose poi riducono i direttori di gara in una prigione se non stanno attenti”.

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