Una rete di Felipe Anderson nel primo tempo decide il derby dell’Olimpico tra Roma e Lazio. La stracittadina della Capitale premia la squadra più cinica e spietata, quella in maglia biancoceleste, brava ad approfittare dell’unico vero errore avversario in fase difensiva. Partita, a dire il vero, povera di spunti e anche di idee, soprattutto da parte giallorossa. Ancora una bocciatura per Mourinho, mentre Sarri può festeggiare il ritorno in zona Champions.
- Roma-Lazio, i momenti chiave della gara
- Roma-Lazio, l’analisi della partita
- Roma-Lazio, il tabellino
- Roma-Lazio, le pagelle
- Roma-Lazio, che succede ora
Roma-Lazio, i momenti chiave della gara
Al minuto numero 29 l’indecisione che sblocca il risultato. Ibanez cinchischia nella sua area di rigore, Pedro gli soffia palla e la allunga a Felipe Anderson, che si ritrova a tu per tu con Rui Patricio: il brasiliano non sbaglia e insacca col sinistro. La reazione della Roma è in un sinistro di Zaniolo al 33′, deviato da Marusic: palla sulla traversa. Ancora Zaniolo ci prova al 20′ della ripresa: bravo Provedel in uscita. Poco dopo, pericoloso ancora Felipe Anderson: Rui Patricio salva in corner. Forcing finale della Roma, ma il risultato non cambia più.
Roma-Lazio, l’analisi della partita
Mourinho tiene fuori Matic e s’affida a Camara e Cristante in mediana, con Karsdorp e Zalewski sulle corsie laterali. Zaniolo e Pellegrini hanno il compito di appoggiare Abraham. Sarri, che deve fare a meno di Milinkovic-Savic, risponde con Vecino, Cataldi e Luis Alberto a centrocampo, Felipe Anderson falso nove e il duo Pedro-Zaccagni come ali. Immobile è in panchina. Ne viene fuori una partita bloccata, dominata dalla tensione e dalla paura di perdere.
Bisogna aspettare quasi mezz’ora per vedere il primo tiro in porta, che coincide col gol della Lazio. A favorire Felipe Anderson, un clamoroso errore di Ibanez in fase d’impostazione. Efficace, nella circostanza, il pressing di Pedro. Mourinho, più che alla tattica, s’appella alla psicologia e “ordina” ai suoi di rimanere calmi e ripartire. La reazione della Roma, però, è tutta in un sinistro di Zaniolo che si spegne sulla traversa. Zalewski non trova spazi, Karsdorp neppure, Abraham gioca spesso spalle alla porta e non punge. La Lazio regge, senza neppure soffrire troppo.
Dopo l’intervallo lo Special One inserisce Celik per Mancini, già ammonito. Altro cambio obbligato dopo pochi minuti: fuori capitan Pellegrini, infortunato, dentro Volpato. Non cambia nulla tatticamente, mentre il successivo ingresso di El Shaarawy per Karsdorp determina lo spostamento di Zalewski a destra. La Roma inizia finalmente a premere con maggiore convinzione e anche con maggior imprevedibilità: il Faraone è una furia, la Lazio deve arretrare il baricentro.
Sarri corre ai ripari: dentro Hysaj e Cancellieri per Lazzari e Pedro. I biancocelesti si piazzano a protezione della propria area di rigore, senza mai perdere ordine e bussola. Entra Basic per l’acciaccato Luis Alberto, mentre le ultime mosse di Mourinho si chiamano Matic e Belotti, che rilevano Camara e Zalewski. Roma iper offensiva, con due centravanti e tre mezze punte. Si susseguono mischie e rimpalli in area laziale, il risultato però non cambia. Vince Sarri, il derby con Mourinho è suo.
Roma-Lazio, il tabellino
Roma-Lazio 0-1
Roma (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini (1′ st Celik), Smalling, Ibanez; Karsdorp (18′ st El Shaarawy), Camara (28′ st Matic), Cristante, Zalewski (28′ st Belotti); Zaniolo, Pellegrini (8′ st Volpato); Abraham. A disp. Boer, Svilar, Shomurodov, Vina, Faticanti, Kumbulla, Bove, Cherubini, Tripi, Tahirovic. All. Mourinho
Lazio (4-3-3): Provedel; Lazzari (24′ st Hysaj), Casale, Romagnoli, Marusic; Vecino, Cataldi, Luis Alberto (26′ st Basic); Pedro (24′ st Cancellieri), Felipe Anderson, Zaccagni (40′ st Romero). A disp. Maximiano, Adamonis, Patric, Gila, Kamenovic, Radu, Marcos Antonio, Immobile. All. Sarri
Arbitro: Orsato di Schio
Rete: 29′ pt Felipe Anderson
Note: espulso al 23′ st il secondo di Mourinho, Foti, per proteste. Ammoniti Mancini, Lazzari, Vecino, Rui Patricio, Radu. Angoli 4-2. Recupero: 2′ pt, 8′ st. Spettatori 70mila circa.
Roma-Lazio, le pagelle
Roma-Lazio, le pagelle dei giallorossi
Zaniolo 6 Suoi gli unici spunti apprezzabili di una Roma povera di idee e quasi incapace di entrare in area avversaria.
Abraham 5,5 Si batte con generosità, ma senza troppo costrutto. Parziale attenuante: gli arrivano pochi palloni giocabili.
Pellegrini 5 Lento e poco incisivo, non riesce ad assistere a dovere Abraham ed esce per infortunio.
Ibanez 4 Imperdonabile l’errore che porta al gol di Felipe Anderson: si fa soffiar palla da Pedro in modo goffo e ingenuo.
Mourinho 5 Ancora una volta gioca per non perdere, più che per vincere. E ancora una volta finisce col perdere.
Roma-Lazio, le pagelle dei biancocelesti
Felipe Anderson 7 Gioca da falso nove, si fa trovare pronto nell’unica versa occasione a disposizione in tutta la gara.
Pedro 6,5 Di furbizia e d’astuzia, ruba il pallone a Ibanez che incanala il derby verso binari favorevoli alla Lazio.
Sarri 6 La sua Lazio è più rapida, più fresca, più aggressiva della Roma. Efficace anche la gestione del vantaggio.
Roma-Lazio, la pagella dell’arbitro
Orsato dirige in maniera autorevole un derby potenzialmente esplosivo, tenuto sempre sotto controllo. Saggia la gestione dei cartellini, corrette anche le valutazioni sulle (rare) situazioni da moviola, soprattutto in area della Lazio, in particolare sul contatto Cancellieri-El Shaarawy. Giusto anche il maxi recupero nella ripresa. Insomma, una direzione di gara senza sbavature, condita da un cartellino rosso per proteste al secondo di Mourinho, Foti: voto 7.
Roma-Lazio, che succede ora
Grazie al successo nel derby la Lazio opera il sorpasso in classifica ai danni della Roma, prendendo di fatto il posto dei giallorossi in zona Champions. La squadra di Sarri ora è terza alla pari dell’Atalanta con 27 punti, mentre la Roma rimane a 25. Nel prossimo turno di campionato, giovedì 10 novembre, la formazione di Sarri affronterà il Monza all’Olimpico. Per la Roma, invece, il prossimo impegno è fissato per mercoledì 9 a Reggio Emilia contro il Sassuolo.