Ci vuole molto poco per “accendere” Josè Mourinho. Passano gli anni infatti e il tecnico portoghese resta sempre pronto ad aprire il fuoco contro i giornalisti se si toccano determinati tasti.
È successo così anche in occasione della conferenza stampa della vigilia di Roma-Milan, match dell’undicesima giornata in programma domani sera all’Olimpico in cui i giallorossi proveranno a dar seguito all’importante vittoria ottenuta contro il Cagliari nel turno infrasettimanale.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso
A scaldare gli animi e provocare la reazione del portoghese è stata in particolare una domanda inerente l’approccio difensivo della Roma al rientro dagli spogliatoio, un momento che in più d’una circostanza quest’anno si è rivelato molto delicato per i giallorossi.
“Cinque gol subiti nei primi 15′ del secondo tempo? Siete bravi a trovare sempre il lato negativo” ha esclamato Mourinho.
“Per me sarebbe più frustrante entrare in campo e prendere gol nei primi 5 gol. Vi faccio i complimenti per aver trovato la cosa negativa. Così come i non convocati, invece di vedere gli under 20 in panchina. Inizio a capire perché l’ambiente romano è difficile, altrove trovi più protezione, ma è divertente anche così” ha commentato il lusitano piuttosto infastidito.
Più concretezza e meno errori
Mourinho in ogni caso non ha nascosto che per avere successo in campionato sarà necessario avere un buon bilanciamento tra attacco e difesa già a partire dalla gara col Milan.
“Vogliamo segnare di più e se possibile subire di meno. Per vincere bisogna essere equilibrati. E’ un luogo comune: per vincere bisogna segnare e difendere bene. L’organizzazione difensiva è importante e penso che stiamo migliorando”.
Turnover e indisponibili
L’allenatore ex Tottenham ha quindi dato due importanti aggiornamenti su Spinazzola (ancora alle prese col recupero dall’infortunio patito in Nazionale) e Mkhitaryan.
“Spinazzola sta bene e il processo di riabilitazione sta proseguendo Questa cosa di dire quando giocherà o no preferisco non farla. Abbiamo notizie positive. Mkhitaryan gioca? Non rispondo. Giocare titolare o no, non mi fa differenza. Resta un fedelissimo. Anche Fuzato lo è e non ha giocato un minuto. Se gioca o no Miki è diverso, ma è un mio fedelissimo” ha chiosato Mourinho.