C’era una volta un re. Josè Mourinho per due anni e mezzo, fino allo scorso 16 gennaio, è stato l’indiscusso monarca di Roma. Aveva ipnotizzato le folle, che lo adoravano alla follia, aveva saputo sempre mascherare la pochezza tecnica della squadra con i suoi show, aveva esercitato tutto il suo carisma derivante da una carriera da vincente per fare dell’Olimpico un Colosseo e dei suoi giocatori dei gladiatori ma alla fine il re è stato mandato via. E con De Rossi è rinata una nuova Roma.
- La Roma torna a sognare la Champions con De Rossi alla guida
- Roma: i numeri dell'era De Rossi allenatore
- Roma, i numeri di Mourinho a confronto con De Rossi
- Roma, i tifosi ai piedi di De Rossi
La Roma torna a sognare la Champions con De Rossi alla guida
Con la vittoria di ieri a Monza la Roma è momentaneamente quinta ma saldamente in zona-Champions, un traguardo che sembrava impossibile quando lo Special One fu allontanato. La cura De Rossi sta funzionando alla grande, sia dal punto di vista tattico (il ritorno alla difesa a quattro, la libertà concessa a Pellegrini, il gioco più spettacolare e propositivo) che dal punto di vista dei risultati.
Roma: i numeri dell’era De Rossi allenatore
Nelle nove partite dal suo avvento in panchina il bilancio presenta 7 vittorie, un pareggio (1-1 a Rotterdam in Europa League) e una sconfitta contro la capolista Inter. Ecco le gare:
- Roma-Verona 2-1 (Serie A, 21esima giornata)
- Salernitana-Roma 1-2 (Serie A, 22esima giornata)
- Roma-Cagliari 4-0 (Serie A, 23esima giornata)
- Roma-Inter 2-4 (Serie A, 24esima giornata)
- Feyenoord-Roma 1-1 (Europa League, andata playoff)
- Frosinone-Roma 0-3 (Serie A, 25esima giornata)
- Roma-Feyenoord 5-3 dcr (Europa League, ritorno playoff)
- Roma-Torino 3-2 (Serie A, 26esima giornata)
- Monza-Roma 1-4 (Serie A, 27esima)
18 punti raccolti sui 21 a disposizione in campionato, dove i giallorossi occupano il 5° posto. E in Europa League è stato superato il durissimo ostacolo del Feyenoord: ora De Rossi sfiderà l’amico De Zerbi e il suo Brighton agli ottavi di finale
Roma, i numeri di Mourinho a confronto con De Rossi
Il paragone con Mourinho è schiacciante: 22 gol fatti con De Rossi, media di quasi 2,5 a gara mentre i numeri dello Special One recitavano 46% di vittorie, 32% di sconfitte e media gol di 1,64
Roma, i tifosi ai piedi di De Rossi
Fioccano i commenti sui social “C’è stata la conferma che Mourinho non serviva a niente,
Grazie Danielino nostro”, oppure: “A certi giocatori serve libertà tecnica e mentale per esprimersi al meglio. Pellegrini col primo Mourinho ce l’aveva giocando da 3/4ista nel 3-4-2-1. Da mezzala nel 3-5-2 l’aveva totalmente persa. Con De Rossi conta 5 gol e 3 assist in 9 gare e una freschezza atletica ritrovata” e anche: “Giocatori che si divertono in campo, sorridono, meno nervosismo: alla fine arrivano anche le vittorie e rendono l’atmosfera giallorossa ben diversa da quella vissuta con Mourinho”.
C’è chi scrive: “De Rossi sta valorizzando la rosa della Roma, che era forte già l’anno scorso, proponendo un calcio moderno, aggressivo, offensivo. Quello che non è mai riuscito a Mourinho che aveva trasformato questo gruppo in una squadra indisciplinata, tatticamente e caratterialmente” e poi: “Quelli che dicevano che era un salto nel buio con De Rossi e che sarebbe stato un disastro, dove sono ora? Il calcio “vecchio” non paga, quando lo capirete?” e ancora: “De Rossi ha liberato lo spogliatoio dalla figura ingombrante di Mourinho, ormai diventata opprimente. Ha trovato una squadra che non aspettava altro che voltare pagina e ritrovare leggerezza ed entusiasmo”.