Roma-Napoli conterrà una sfida nella sfida, quella tra Niccolò Zaniolo e Giacomo Raspadori, ovvero i due talenti di maggiore prospettiva di cui disponga la Nazionale italiana chiamata a ricostruire sé stessa dopo la seconda mancata qualificazione consecutiva ai Mondiali.
Età simile (il giallorosso è nato nel ‘99, l’azzurro nel 2000), qualità calcistiche indiscutibili, esordi precoci: Zaniolo e Raspadori hanno molto in comune, anche se in questo momento stanno vivendo momenti di forma assolutamente diversi.
- Roma-Napoli, il momento di Zaniolo
- Roma-Napoli, Raspadori in panca dopo 7 gare
- Roma-Napoli gara senza 10
Roma-Napoli, il momento di Zaniolo
Zaniolo non è ancora riuscito a imporsi come un elemento chiave della Roma di José Mourinho. Anche a causa dell’infortunio alla spalla che gli ha fatto saltare 4 delle 14 partite giocate finora dai giallorossi, il 23enne non è ancora andato in gol in questa stagione, limitando il suo contributo alla fase offensiva della Roma a un assist, fornito nel 3-0 all’Helsinki nella 2a giornata di Europa League.
Troppo poco per un giocatore del suo talento, chiamato a riscattarsi e a trascinare i giallorossi soprattutto in questo momento, dopo l’infortunio di Paulo Dybala. Da quando è rientrato dopo il problema alla spalla Zaniolo ha giocato 6 partite, 5 delle quali da titolare, ma non è riuscito a incidere, toccando il momento più basso nella sconfitta per 2-1 all’Olimpico contro il Betis in Europa League, quando rimediò un cartellino rosso nei minuti di recupero.
Titolare poi nelle vittorie contro Inter e Lecce, Zaniolo è tornato in panchina a Genova contro la Samp: entrato in campo nel finale di partita ha sprecato un paio di buone chance per segnare la rete del 2-0. In quelle stesse occasioni, però, Zaniolo ha mostrato di aver recuperato spunto e una buona forma fisica: i tifosi della Roma sperano che il trequartista possa segnare proprio contro il Napoli, l’ultima squadra contro cui è andato a bersaglio all’Olimpico, ben 1086 giorni fa, nella stagione 2019/20, quando i giallorossi si imposero per 2-1 sulla squadra partenopea, allora guidata da Carlo Ancelotti.
Roma-Napoli, Raspadori in panca dopo 7 gare
Raspadori, invece, è nel punto più alto della sua carriera. La trattativa per arrivare al Napoli è durata un’intera estate, ma i primi due mesi in azzurro del 22enne sono stati strepitosi e hanno dato ragione allo stesso Jack, che tanto aveva spinto per lasciare il Sassuolo e trasferirsi all’ombra del Vesuvio. Raspadori ha impiegato poco a conquistare i tifosi del Napoli e la fiducia di Spalletti, c’è riuscito grazie alle sue qualità e soprattutto alle prestazioni offerte in Champions League, dove l’attaccante viaggia a una media-gol migliore di quella di top player assoluti come Haaland o Salah: 4 reti in 3 partite, un gol ogni 32 minuti.
Raspadori ha fatto centro due volte anche in Nazionale, contro Inghilterra e Ungheria, candidandosi a ruolo di centravanti titolare della squadra di Roberto Mancini, mentre in campionato è fermo a una rete, ma decisiva, quella segnata nell’1-0 allo Spezia. Proprio quell’incontro ha inaugurato una striscia di 7 partite consecutive da titolare nel Napoli, striscia che potrebbe interrompersi all’Olimpico, dove Raspadori potrebbe accomodarsi inizialmente in panchina per dare spazio a Victor Osimhen: Spalletti, però, difficilmente rinuncerà a impiegarlo a gara in corso in una partita unica per la serie A.
Roma-Napoli gara senza 10
Roma-Napoli, infatti, è l’unico confronto del campionato che non vedrà numeri 10 in campo: entrambe le società hanno infatti ritirato questa maglia come segno di rispetto ai più grandi giocatori della propria storia, Francesco Totti per la Roma e Diego Armando Maradona per il Napoli.