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Scudetto Inter, i misteri di mister Zhang, presidente fantasma e vincente: il vero nome e le sue sparate

Il secondo scudetto targato Suning per i nerazzurri, alla scoperta del patron cinese tra cortine fumogene, debiti, ambizioni e la passione per la moda

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Parla raramente, ma quando lo fa si lancia in proclami o accuse inusuali per il nostro calcio, concede poche interviste, rigorosamente in inglese, ama il lusso, auto costose, la moda ma cos’altro si sa di Steven Zhang, il presidente dell’Inter che ha centrato il secondo scudetto della sua gestione tra sorrisini ironici, dubbi sulle reali potenzialità finanziarie, debiti acclarati, prestiti onerosi da restituire entro un mese e misteri? Steven Zhang, il cui vero nome è è Zhang Kangyang (Steven Zhang è uno pseudonimo) è nato a Nanchino, in Cina, il 21 dicembre del 1991, il suo segno zodiacale è quindi quello del Sagittario mentre, secondo il calendario cinese, il suo segno è quello della Capra. E’ l’unico figlio dell’imprenditore Zhang Jindong, proprietario del Suning Holdings Group. Inizialmente fu il padre a prendersi i riflettori.

Le prime parole di Zhang padre

Zhang Jindong spiegò così la scelta di acquistare l’Inter dal tycoon indonesiano Thohir nel 2016: “L’Inter rappresenta una porta al mondo per il Suning, diventeremo un brand molto conosciuto in tutto il mondo. Trentotto anni fa [1978] i nerazzurri sono stati i primi a visitare la Cina e grazie a questo sono il club più tifato in Cina. Crediamo che l’Inter diventerà ancora più internazionale e ancora più forte.”. Due anni dopo il figlio sarà nominato presidente, il più giovane di sempre della storia per i nerazzurri.

La mission di Steve Zhang

Fece capire subito le sue intenzioni, Zhang jr. Alla festa di Natale del 2018 lanciò chiaramente il suo manifesto programmatico con una frase che sembrava una dichiarazione di guerra: “Schiacceremo tutti, in campo e fuori”. All’età di 15 anni Steven Zhang si era trasferito negli Stati Uniti dove ha studiato al Mecerbrug Academy e, successivamente, alla Wharton School of the University of Pennsylvania. Dopo la laurea in economia ha lavorato in alcune delle più importanti banche d’investimento come la JP Morgan e la Morgan Stanley. Della vita privata di Steven Zhang si sa molto poco. Il presidente dell’Inter è molto riservato, si sa comunque che non è sposato e non ha mai rivelato nessuna relazione sentimentale. Al momento dovrebbe essere quindi single. Steven Zhang vive a Nanchino, città dove ha sede la Suning Holdings Group. Diverse volte è stato però in Italia, a Milano, per seguire la sua Inter.

Lo scontro acceso di Zhang col presidente di Lega, gli diede del pagliaccio

Steven Zhang uscì nuovamente allo scoperto nel 2020, a seguito dei continui spostamenti di date per l’emergenza Coronavirus, per attaccare l’allora presidente di Lega Dal Pino: “Cosa dici del fatto che non proteggiamo i nostri giocatori e allenatori, e chiediamo loro di giocare tutti i giorni e a qualsiasi ora senza fermarsi mai? È ora che ti muovi e che ti assumi le tue responsabilità. Giocare con il calendario e mettere la salute pubblica sempre in secondo piano. Forse sei il più grande e oscuro clown che io abbia mai visto. 24 ore? 48 ore? 7 giorni? E cos’altro? Qual è il prossimo step?”.

Steven Zhang è un manager cinese perfettamente al passo con i tempi. Impeccabile nello stile di abbigliamento, amante della moda, del buon cibo e delle auto di lusso e con un seguito consistente sui social network – anche per notizie che non hanno a che fare con i meriti sportivi del club bensì con le sue passioni e il suo tempo libero. Ha un profilo Instagram e di certo non gli mancano i followers.

Zhang possiede una McLaren da 2,4 milioni di euro

Possiede una McLaren Speedtail, automobile tra le più care al mondo (oltre 2,4 milioni di euro) ma non soltanto per il prestigio del marchio. A fare la reale differenza sono le prestazioni: al suo interno è inserito infatti un motore V8 ibrido che monta un totale di 1036 cavalli, una potenza che consente di arrivare a 402,3 km/h come velocità massima.

Zhang ha fatto cambiar nome alla Pinetina

Si deve alla proprietà cinese il cambio di nome del centro di allenamento alla Pinetina: dal 2016 il luogo ha assunto l’odierna denominazione “Centro Sportivo Suning in memoria di Angelo Moratti” (“Suning Training Centre in memory of Angelo Moratti”), e questo in seguito ad uno specifico accordo di sponsorizzazione con il gruppo Suning.

Zhang e i debiti con Oaktree

C’è poi il capitolo dei debiti: lo scenario più probabile porta all’accordo col fondo americano Pimco pronto a versare 400 milioni in tre anni che permetterebbero di chiudere il debito in scadenza con Oaktree entro la fatidica data del 20 maggio. Il prestito da 380 milioni contratto nel 2021 rappresentava una sorta di “spada di Damocle” per la società milanese che aveva bisogno di trovare una soluzione con Zhang che rischiava di perdere il controllo del club a vantaggio di Oaktree. La soluzione che Steven Zhang cercava da tempo era proprio quella che portava verso il rifinanziamento del suo debito. Uno dei tanti misteri legati a mister Zhang.

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