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Serie A: Rocchi presenta il fuorigioco semiautomatico e fa chiarezza sul caso Sacchi

Il designatore degli arbitri della serie A, Gianluca Rocchi, ha presentato il fuorigioco semiautomatico ma è tornato a parlare anche della direzione di gara di Sacchi nel corso di Monza-Inter

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Arbitri sempre sotto i riflettori. La serie A ha riaperto i battenti da appena due giornate ma le polemiche non mancano. In particolare dopo la ripresa ha fatto particolarmente discutere la direzione arbitra di Sacchi, che ha vanificato il possibile 3-1 dell’Inter sul campo del Monza. A fare chiarezza sul mondo arbitrale italiano ci pensa Gianluca Rocchi, il designatore della serie A, nel corso della presentazione del fuorigioco semiautomatico.

Inter-Monza, Rocchi rivela: Nessuna sospensione a Sacchi

Gianluca Rocchi prova a fare chiarezza su quanto successo nel corso di Monza-Inter di qualche giorno fa con il fischio anticipato di Sacchi che ha di fatto impedito qualsiasi intervento del Var in occasione di quello che poteva essere il 3-1 dell’Inter: “Alla base di tutto c’è che arbitri e assistenti devono aspettare a fischiare. Frenare l’istinto è una cosa molto complessa e devo posticipare il fischio. La bandierina è sempre riparabile, quando l’arbitro emette il fischio il protocollo obbliga a non avere più alcun possibilità di intervento. Quello che è successo è stato un incidente”.

Ma Rocchi fa chiarezza anche su Sacchi sostenendo che non ci sarà nessuna sospensione: “Io non peso la differenza mediatica – ha aggiunto Rocchi – e non sospendiamo nessuno. Io sospendo qualcuno suo se infrange regole inter nostre. Magari starà più in panchina ma rientrerà in campo il prima possibile. Tutti commettono errori. Gli servirà come esperienza, la bravura è recuperare dopo, tornare in campo come nulla fosse. So che è difficile da accettare ma abbiamo messo in preventivo che quando investi su ragazzi giovani puoi pagare in termini di incidenti. Io non ho un contatore di giornate, se lo vedo pronto lo rimando in campo”.

Rocchi e il fuorigioco semiautomatico: Ci permette di lavorare al top

Il mondo arbitrale italiano avrà uno strumento in più visto che oggi è stato presentato il fuorigioco semiautomatico che farà il suo debutto il prossimo 18 gennaio in occasione della Supercoppa Italiana tra Milan e Inter: “E’ uno strumento che ci permette di lavorare al top, abbiamo fatto molto training per arrivare preparati al girone di ritorno. La SuperCoppa sarà un test molto importante – rivela Rocchi – E’ uno strumento che ci permette di sbagliare meno e di accorciare i tempi delle decisioni mia serve una formazione di altissimo livello. Anche con l’avvento del semiautomatico resta però fondamentale l’aspetto umano nelle decisioni”.

Rocchi interviene anche su tempo effettivo e separazione delle carriere

Nel corso della presentazione del fuorigioco semiautomatico, Gianluca Rocchi è stato sollecitato su più temi che riguardano il mondo arbitrale a cominciare da quello relativo al tempo effettivo di gioco e dei maxi recuperi di cui si è discusso molto durante i Mondiali:

“L’Italia non è messa così male, sul tempo effettivo abbiamo due strade: o fare recuperi importati e noi siamo un campionato con i recuperi più alti. L’altra è cercare di andare nella direzione opposta abbassando il numero dei falli. Ma questo non dipende da una linea ma dalla applicazione in partita. Agli arbitri ho chiesto di fare recuperi congrui ma anche di lavorare ai tempi morti sulle partite che spesso dipendono da noi. Accelerare le riprese è un aspetto fondamentale. Ci sono tante cose su cui lavorare, come le situazioni di proteste in cui dobbiamo essere più severi. Ma in linea di massima il tempo effettivo non dipende dall’arbitro ma da come la partita viene approcciata dai giocatori”.

Rocchi dice sì alla separazione delle carriere arbitro e Var

Nel corso dell’incontro di Lissone si è parlato anche della possibilità della separazione delle carriere tra arbitro e Var: “Potessi lo farei domattina – spiega Rocchi – perché sono convinto che sarebbe meglio avere certezza sugli arbitri di campo, dipende da quanto velocemente rispondono i ragazzi inseriti nel nuovo ruolo. Più Var bravi ho, meno utilizzo gli arbitri. Andiamo verso una riduzione degli arbitri da campo e dobbiamo alzare il numero di quelli davanti al monitor. Chi opera solo su un aspetto ha risultati migliore degli altri”.

De Siervo e il fuorigioco semiautomatico: Non ci sarebbe stato il caso Candreva

Sulla questione del fuorigioco semiautomatico interviene anche l’amministratore delegato della serie A, Luigi De Siervo, che rivela che con questa tecnologia non ci sarebbe stato il “caso Candreva” avvenuto nel corso del match tra Juventus e Salernitana. “Oggi ribadiamo una scelta fatta in tempi non sospetti, siamo stati la prima lega al mondo ad adottare la goal line Technology e Var, ora siamo la prima al mondo ad adottare il fuorigioco semi-automatico. Questa è la vocazione che abbiamo, in un Paese che fa spesso polemiche inutili, vogliamo dotare gli arbitri dei migliori strumenti possibili. Con questo strumento il caso Candreva sarebbe stato individuato perché quelle erano telecamere televisive, queste integrano l’apparato tecnologico già esistente”.

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