Dopo la frenata di San Siro contro la Sampdoria, il Milan di Stefano Pioli è chiamato alla riscossa domani pomeriggio alle 18:00 al Tardini contro il Parma di Roberto D’Aversa, che attualmente è la squadra con meno vittorie in questa Serie A (tre): solo il 6.4% delle squadre con tre o meno successi dopo 29 partite stagionali di Serie A (3/47) ha evitato la retrocessione a fine campionato.
Ancora secondo in campionato, il Milan sta però vedendo avvicinarsi a tutta velocità le inseguitrici, Juventus, Atalanta e Napoli su tutte, e dovrà lottare con le unghie e con i denti per non farsi scappare un piazzamento in Champions League che, ad un certo punto, sembrava davvero scontato.
In conferenza stampa, il tecnico del Diavolo Stefano Pioli ribadisce la voglia dei propri giocatori di fare bene:
“Siamo concentrati solo sulla gara, bisogna giocare meglio dell’ultima partita, consapevoli degli errori che abbiamo fatto. Contro una squadra che sta bene, fisica e veloce. Siamo così vogliosi di fare bene che siamo molto delusi quando non riusciamo a mettere in campo prestazioni alla nostra altezza. Sono errori che non dobbiamo commettere più nelle prossime partite. L’aspetto mentale dentro la partita può cambiare, andare in vantaggio porta più convinzione e fiducia, per quello è molto importante l’approccio. Abbiamo bisogno di qualità e ritmo”.
In questo momento della stagione la rosa rossonera sta vedendo qualche defezione di troppo e, nonostante il ritorno di Zlatan Ibrahimovic, soprattutto in difesa qualcosa manca ancora, soprattutto considerando lo stato di forma di Theo Hernandez, in leggera flessione. Tuttavia, proprio il Parma è l’unica squadra contro cui Theo Hernández ha segnato più di un gol in Serie A: tre reti per il terzino del Milan contro gli emiliani (inclusa la doppietta del match d’andata). Pioli parla dunque di alcuni singoli, nello specifico Calabria, Mandzukic, lo stesso Theo Hernandez e Hauge:
“Davide tutto quello che si è conquistato sul campo è tutto merito suo, dell’impegno e disponibilità. Spiace che sia ancora fuori. Mandzukic non può essere ancora al meglio dopo 2 mesi di assenza perchè ha fatto solo 3 allenamenti in gruppo, ci potrà dare delle soddisfazioni da qui alla fine […] Hauge ha sempre giocato a sinistro, ha sempre giocato li. Oltre a Saelemaekers e Castillejo anche Diaz potrebbe giocare a destra e potrebbe essere una possibilità […] Theo veniva in un’ottima prestazione a Firenze, mentre con la Samp è incappato in una giornata no, può succedere. Da Theo ci aspettiamo solo cose positive”.
La conferenza di Max Allegri della settimana scorsa al Club di Sky ha riacceso la grande disputa in seno al calcio italiano tra risultatisi e giochisti, ossia tra i fautori del bel gioco (un Guardiola per intenderci) e chi invece è più pragmatico e guarda al risultato (Allegri e Conte). Questa l’opinione di Pioli:
“Ogni allenatore e ogni squadra ha una sua identità. Giochiamo e cerchiamo di giocare bene per ottenere la vittoria, che è la cosa principale, poi ognuno ci arriva come meglio crede. Noi abbiamo il nostro modo di giocare, i nostri giocatori si sentono bene nel nostro modo di giocare”. Sempre legato a questo tema, mr. Pioli ha riservato una parola anche al Parma: “Il campionato italiano è bello e stimolante, siamo preparati a tutto, sia a squadre che palleggiano che a quelle che si difendono. Se ci vengono a prendere alti abbiamo più spazi alle loro spalle, dobbiamo essere preparati a leggere gli spazi ed essere precisi”.
In ultimo, un commento sul futuro. Viene infatti chiesto a Pioli se fosse suo desiderio superare Allegri come presenze sulla panchina del Milan, anche se queste statistiche non sembrano essere la priorità del Normal One:
“Sto bene qui con il Milan, club e proprietà. Stiamo lavorando bene per riportare il Milan alla normalità, all’Europa che conta. Qui sto bene e posso incidere, nel migliorare il club e i giocatori. Il torneo è ancora lungo, siamo concentrati sulla partita di domani, poi pensiamo al Genoa, Sassuolo e cosi via. Non vedo paura e timori, sono voglia di giocare”.