Ora si fa dura. La sconfitta in Supercoppa Italiana subita ieri dal Milan potrebbe aver causato il definitivo strappo tra Thiago Motta e una buona parte della tifoseria juventina. Un amore mai del tutto sbocciato – vuoi per il suo passato nerazzurro, vuoi per i primissimi balbettanti risultati ottenuti in campionato – che rischia di trasformarsi in insoddisfazione e astio.
E all’indomani della brutta figura in Arabia Saudita, su “X” si sprecano i paragoni tra Thiago Motta e un altro allenatore venuto dal Bologna, quel Gigi Maifredi che, nella stagione 1990-1991 non riuscì ad avviare il nuovo corso juventino, finendo per essere sbranato dalla negativa esperienza all’ombra della Mole.
Thiago Motta, che succede?
Già 9 punti da recuperare ad Atalanta e Napoli in campionato (ma l’Inter ha una gara in meno e battendo la Fiorentina nel recupero potrebbe allargare la forbice fino a 11 punti), in Champions League non sono state tutte rose e fiori, anzi. Il primo obiettivo stagionale, la Supercoppa Italiana, è andato a farsi benedire ieri sera. Rimane la Coppa Italia, ma alla Juventus non ci si può più accontentare.
Non si sa cosa riserverà il futuro bianconero a Thiago Motta, ma quel che è certo è che il recente passato e il presente non fanno dormire sonni tranquilli all’allenatore scelto da Cristiano Giuntoli per avviare il nuovo progetto tecnico juventino. Finora, l’unica nota lieta è l’imbattibilità in campionato, ma con lo scotto degli 11 pareggi in 18 giornate, che certamente non si addicono a una squadra di vertice.
Thiago Motta e il paragone con Maifredi
All’indomani della scoppola in rimonta subita dal Milan a Riad, in Supercoppa, sui social, i tifosi bianconeri si interrogano – ma lo stanno facendo già da settimane – sull’effettiva bravura di Thiago Motta, azzardando paragoni con un altro allenatore che arrivò dal Bologna per aprire un ciclo, salvo poi terminare la stagione mancando la qualificazione in Europa.
“Sembra di essere tornati ai tempi di Maifredi”, scrive Gieppe82 su “X”. “The new Maifredi” gli fa eco Pxg_14. C’è chi neppure si limita al paragone, ma sostituisce direttamente il cognome: “A sentire Maifredi mi in…o ancora di più”, commenta Vincenzo Dattilo. “Beh, dai, Thiago Motta almeno un merito ce l’ha avuto ed è stato quello di far ritornare alla memoria Maifredi”, ci ride su Toni Pambianco.
C’è anche chi sembra aver tirato i remi in barca, travolto da un presente scialbo e preoccupato per il futuro: “Dobbiamo arrenderci, ormai siamo tornati agli anni di Maifredi, Del Neri, Ferrara”, scrive doctum_doces, inserendo nella “black list” personale altri due allenatori che non ebbero fortuna sulla panchina della Juventus.
Il flop di Gigi Maifredi
Ma perché si tira in ballo Gigi Maifredi? Nell’estate del 1990, quella “italiana” delle indimenticabili notti magiche degli azzurri di Vicini, la Juventus provò ad avviare un nuovo corso, mettendo da parte pezzi di storia come Giampiero Boniperti e Dino Zoff, a cui non bastò aver vinto Coppa Uefa e Coppa Italia per essere graziato dal repulisti del nuovo vicepresidente esecutivo Luca Cordero di Montezemolo.
In panchina fu chiamato un allenatore emergente, seguace del calcio a zona, quel Gigi Maifredi, ora ingenerosamente utilizzato come metodo di paragone per segnalare imminenti flop calcistici, che tanto bene aveva fatto a Bologna seguendo l’esempio tattico di Arrigo Sacchi. Con un mercato faraonico da 70 miliardi di lire e i colpi Baggio, Di Canio ed Hassler nel motore bianconero, la Juventus dichiarò guerra al Milan.
Ma l’ambizione e la promessa di un “calcio champagne” si infransero. Dopo una discreta prima parte di stagione, il cammino in campionato divenne balbettante, fino al 7° posto finale che si tradusse in una clamorosa esclusione dalle coppe europee dopo 28 anni di presenza ininterrotta.
La Juventus attuale è al 6° posto, gioca bene solo a sprazzi e ultimamente gli sprazzi sono pochi, e come allora perse la Supercoppa Italiana (la Juve di Maifredi subì l’onta di un 5-1 contro l’ultimo Napoli di Maradona). Corsi e ricorsi storici che fanno tremare i tifosi bianconeri.