Paola Egonu è inutile negarlo è la punta di diamante dell’Italvolley femminile.
La squadra di Davide Mazzanti punta molto sull’opposto dell’Imoco Conegliano, unico di ruolo convocato dal C.T per quella che è la sua seconda edizione dei Giochi Olimpici.
Tante le emozioni da vigilia con l’azzurra che è stata anche designata dal CIO, insieme ad altri sette sportivi, come una delle atlete che porterà il vessillo olimpico durante la cerimonia inaugurale di venerdì 23 luglio.
Le “terribili ragazze”, che sono date come tra le favorite alla corsa per l’oro debutteranno contro la Russia (il 25 luglio). A parlare di questa attesa trepidante è proprio la Egonu in un’intervista a “Gazzetta Dello Sport”.
“Le aspettative sono anche le nostre, ma è inutile pensare a quello che si aspettano gli altro. Poi ora in Giappone è anche più facile isolarsi e concentrarsi sull’obiettivo. Non serve pensare ad altro”.
A Rio 2016, Paola era presente ma aveva solo 17 anni mentre ora di certo è un’altra giocatrice, più consapevole e reduce anche da un anno da record con il suo club dell’Imoco Conegliano.
“Non ero veramente consapevole di quello che stavo vivendo in quel momento. Eravamo tutte così giovani..E se ci penso adesso mi fa quasi impressione. È stata una bella esperienza che comunque mi fa piacere avere nel mio bagaglio personale perchè ora so cosa sto andando a vivere, sono preparata e me la posso godere meglio. A quella Paola, oggi direi di stare tranquilla e di continuare a lavorare e a crescere, di continuare a spingere al massimo perché le soddisfazioni alla fine arrivano”.
Paola e le altre azzurre sanno che per il podio sarà dura, da battere ci saranno avversari tosti, da Serbia a Stati Uniti. Mai come quest’anno però la squadra arriva da gruppo compatto fuori e dentro il campo con elementi in grado di sorprendere e fare bene.