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Venezia-Torino, moviola: il rigore negato, il corner inventato e i tanti gialli

La prova dell’arbitro Matteo Marcenaro nell’anticipo della terza giornata di serie A, il fischietto genovese ha ammonito sei giocatori in tutto

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Matteo Marcenaro, la scelta di Rocchi per Venezia-Torino, è al suo terzo anno come arbitro di Serie A. Ha dimostrato ottime attitudini nelle gare finora dirette stagione in Serie A. Il fischietto genovese ha una discreta personalità, mostra empatia con i calciatori con i quali cerca sempre un dialogo. E’ preciso nel far rispettare il regolamento, ma soprattutto è un arbitro decisionista e questa sua caratteristica sicuramente è stata un suo punto di forza. Nel corso della sua carriera, ha diretto 229 partite, nelle quali ha inflitto 1023 ammonizioni, 21 doppie ammonizioni, 41 espulsioni dirette e assegnato 52 calci di rigore. Alla quarta stagione in Serie A ad oggi nella massima serie aveva collezionato 28 presenze con un bilancio complessivo di 11 successi per i club di casa, 12 segni X, 5 vittorie per le squadre in trasferta. L’anno scorso chiuse con 12 caps. Complessivamente ha fischiato 8 rigori, all’incirca 1 ogni 3 match. In Juve-Como alla prima di campionato aveva convinto ma come se l’è cavata ieri all’Allianz?

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I precedenti di Marcenaro con Venezia e Torino

E’ stata la seconda volta che Matteo Marcenaro ha diretto una gara dei granata in carriera: il match tra Empoli e Torino allo stadio Castellani di due stagioni fa è stato l’unico precedente. Il match in quell’occasione è terminato con un pareggio: 2-2. Due incroci col Venezia: una vittoria e un ko.

L’arbitro ha ammonito sei giocatori

Coadiuvato dagli assistenti Perrotti e Ceccon con Rapuano IV uomo, Meraviglia al Var e Sozza all’Avar, l’arbitro ha ammonito sei giocatori: Linetty, Vojvoda, Duncan, Altare, Lazaro, Pedersen

Venezia-Torino, i casi da moviola

Questi i principali episodi dubbi. Al 10′ Oristanio cade in area dopo un tocco di Coco, proteste dei padroni di casa ma per l’arbitro si puó continuare. Al 41′ graziato Ricci che ferma fallosamente Ellertsson a centrocampo. Al 46′ Ricci servito al limite dell’area, nel momento di calciare cade e reclama un fallo, riparte il Venezia e Sosa salva il contropiede. Decisione giusta: il centrocampista granata, anticipato, ha calciato il piede di Duncan. Al 48′ sponda di Pohjanpalo all’indietro, colpo di testa a lato di un compagno, l’arbitro Marcenaro concede il corner che non c’era. Al 49′ ammonito Linetty che alza troppo la gamba nel contatto con un avversario. Al 52′ per un intervento in ritardo giallo anche per Vojvoda. Al 68′ giallo per Duncan dopo un intervento duro su Adams. All’82’ trattenuto Ilic sulla trequarti da Altare, giallo. Al 42′ palla profonda di Savic per la spizzata di Zapata che libera Sanabria, ma l’arbitro ci vede il fallo. Al 91′ giallo per Lazaro. Intervento su Duncan, cartellino che arriva dopa il vantaggio dato al Venezia. Al 94′ ammonito anche Pedersen per un intervento pericoloso. Nient’altro fino alla fine e Venezia-Torino finisce 0-1.

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