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Atletica: i flop di Fabbri, Simonelli e Palmisano. L’accusa: Europei di Roma preferiti alle Olimpiadi e la previsione di Mei

L’Italia dell’atletica dopo il grande exploit di Roma sembra in difficoltà a Parigi con l’acciaccato Tamberi, la staffetta 4x100 e Iapichino tra le ultime speranze di salire sul podio e salvare la spedizione

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

L’Italia dell’atletica ora comincia a fare fatica. Gli azzurri sono arrivati alle Olimpiadi di Parigi con grande slancio dopo un Europeo da record a Roma ma i primi giorni hanno già fatto storcere il naso con delle controprestazioni che hanno messo subito in crisi le previsioni della vigilia e ora negli ultimi giorni la speranza è quella di riuscire a trovare qualche soddisfazione importante, ma di certo Tokyo è decisamente lontana.

Parigi: Fabbri, Simonelli e la marcia, le controprestazioni

L’Italia si presentava alle Olimpiadi di Parigi con tantissime ambizioni. Ma sin dal primo assaggio qualcosa non ha funzionato: Antonella Palmisano e Massimo Stano a Tokyo erano stati medaglia d’oro ma a Parigi non si sono presentati nelle migliori condizioni possibili. Di Stano si sapeva una condizione precaria con il pugliese che però ha fatto bene riuscendo a centrare il quarto posto, Palmisano invece è stata fermata anche dal Covid come ha rivelato dopo la prova staffetta della gara di ieri che l’ha vista crollare nel finale.

C’era grande attesa anche per Leonardo Fabbri. Il toscano sembrava, se nello sport è possibile dirlo, una medaglia sicura. Una stagione che ha visto l’azzurro costantemente sopra i 22 metri e che invece a Parigi dopo un primo lancio di grande livello ma nullo di un soffio, non è riuscito a trovare la giusta rincorsa, anche per colpa di un po’ d pioggia e della mancata capacità dell’organizzazione di trovare una soluzione. Niente medaglia e delusione azzurra. L’ultima delusione in ordine di tempo è quella di Lorenzo Simonelli che dopo l’oro a Roma è rimasto fuori dalla finale dei 110 ostacoli a causa di un errore sul penultimo ostacolo che è risultato fatale.

La gioia Furlani e le prossime speranza

L’unica medaglia dell’atletica italiana porta il nome di Mattia Furlani. Il saltatore in lungo azzurro, a soli 19 anni, ha lasciato il marchio con il bronzo conquistato con il suo 8,34. Nadia Battocletti, il bronzo invece, lo ha solo sfiorato con il quarto posto nei 5000 metri e la squalifica di Kipyegon che per qualche ora l’ha messa sul podio, prima che il ricorso dell’Etiope le togliesse il sogno.

Ora la nazionale azzurra prova ad aggrapparsi al capitano Gianmarco Tamberi che per ha vissuto un periodo di avvicinamento olimpico terribile prima con un infortunio muscolare in un meeting in Ungheria e poi con un calcolo renale che lo ha costretto a letto nei giorni che hanno preceduto la partenza. Ieri la qualificazione in finale piuttosto complicata. Gli azzurri sperano ancora nella staffetta 4×100: Jacobs non si è confermato campione ma il quinto posto con 9”85 lo mette comunque tra i migliori al mondo. Servirà una prova super da parte di tutto il quartetto per sperare di salire sul podio. E servirà una prestazione super anche da parte di Larissa Iapichino per provare a salire sul podio del lungo femminile.

La preparazione per Roma e la previsione di Mei

Gli Europei di Roma sono stati un trionfo per l’Italia dell’atletica capace di vincere il medagliere con un vero e proprio dominio: gli azzurri hanno chiuso al primo posto con 24 medaglie conquistate frutto di 11 ori, 9 argenti e 4 bronzi. Una situazione che però sembra cambiata completamente a Parigi. A Roma la Gran Bretagna non si è presentata nelle migliori condizioni possibili, e tutte le squadre avevano nel mirino le Olimpiadi piuttosto che l’evento italiano. La squadra azzurra, invece, sembra essere arrivata con il picco di forma agli Europei e poi in versione decisamente più scarica a Parigi. Il presidente della Fidal, Stefano Mei, prima dell’avvio delle Olimpiadi non aveva voluto parlare d metalli ma aveva indicato in 5-6 medaglie l’obiettivo azzurro. Una previsione che ora sembra quantomeno azzardata e che potrebbe portarlo a dover spiegare un “mezzo fallimento” tra qualche giorno.

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