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ATP 500 Monaco di Baviera, Darderi ormai sa solo vincere. Cobolli fa e disfa: cede al terzo a Shevchenko

Giornata agrodolce per gli italiani impegnati in Baviera: Darderi piazza 44 vincenti nel successo per 7-6 7-6 su O'Connell. Cobolli sciupa un set di vantaggio e cede a Shevchenko

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Gioie e dolori si rincorrono sulla terra di Monaco di Baviera. Le gioie portano la firma di Luciano Darderi, che sull’amata superficie rossa ha ritrovato la verve e lo slancio dei giorni migliori, centrando una vittoria pesante contro Christopher O’Connell nel debutto in terra bavarese. I dolori portano tutti a Flavio Cobolli, che contro Aleksandr Shevchenko s’è illuso di poterla fare frana senza troppi patemi, incartandosi poi sul più bello e vanificando nel terzo set una rimonta ormai insperata, cedendo più alla stanchezza che non alla bravura di un avversario che ha avuto sostanzialmente il merito di crederci un po’ di più (che non è poco).

Cobolli, che incompiuta: ko. con uno Shevchenko fallosissimo

È un’occasione persa, quella che il tennista romano ha non ha saputo sfruttare a dovere: avanti di un set, s’è fatto rimontare da un tennista che invero stava incontrando parecchie difficoltà e che a conti fatti non ha giocato affatto una partita di quelle destinate ad essere tramandate ai posteri. Shevchenko ha pasticciato tanto, concedendo ben 10 doppi falli e una marea di gratuiti a un Cobolli apparso però svogliato e infastidito dai rimbalzi irregolari del terreno di gioco (oggettivamente pessimo, specialmente nei primi due set).

E dire che il pomeriggio s’era aperto nel migliore dei modi per l’italiano, che ha trovato il break nel secondo gioco, salvo poi ricevere la stessa moneta indietro nel quinto ma garantendosi un tiebreak nel quale non ha sbagliato praticamente nulla, sfruttando anche i tanti errori gratuiti dell’avversario (7-2 il finale).

Break e contro break, ma alla fine ride solo il kazako

Nel secondo parziale il kazako il break lo trova nel sesto gioco e se lo fa bastare, anche perché Cobolli continua a lamentarsi del campo e così facendo esce gradualmente dal match. Prova ne è che nel terzo set si ritrova sotto 4-0 e a un passo dal capitolare per la terza volta sul proprio servizio, riuscendo però a sfruttare l’incredibile involuzione di uno Shevchenko a sua volta falloso e deconcentrato.

Flavio risale sul 4 pari, ma cede nuovamente la battuta nel nono game e poi non sfrutta 5 palle per ricambiare il favore nel gioco successivo. Tra un doppio fallo e l’altro l’avversario trova il modo per piazzare qualche prima vincente e il 6-4 finale dopo quasi 3 ore di partita certifica l’incompiuta di Cobolli, che con una vittoria sarebbe stato certo di poter entrare a Madrid da testa di serie, cosa che invece non potrà più avvenire (a meno di forfait al momento non annunciati). E per non farsi mancare nulla, il romano è uscito anche dal torneo di doppio, dove era entrato in tabellone in coppia con Francisco Cerundolo (ko. al supertiebreak contro lo svedese Goransson e l’olandese Verbeek).

Darderi c’ha preso gusto: dopo Marrakech è un altro Luciano

Prima di Cobolli era sceso in campo Darderi, non contro Lehecka come da programma (il ceco ha dato forfait all’ultimo momento) ma contro l’australiano O’Connell. Che ha martellato forte al servizio per tutto il primo set, tanto da concedere appena 5 punti sui suoi turni di battuta all’italo-argentino. Che ha dovuto annullare tre palle break e s’è comunque difesa alla grande, riuscendo poi a capitalizzare la resilienza mostrata grazie a una prova decisamente convincente nel tiebreak, dove ha dovuto recuperare un minibreak di svantaggio, infilando però una sequenza di 5 punti consecutivi con la quale ha stroncato le velleità del rivale.

Che nel secondo set ha cominciato a servire meno bene, seppur tenendo alte percentuali di resa con la seconda. Darderi ha avuto un paio di palle break nel non gioco, dopo che già nel settimo aveva spinto l’australiano ai vantaggi. Bravo O’Connell a disinnescarle entrambe (notevole soprattutto un recupero su una smorzata ben giocata), così il secondo epilogo al tiebreak s’è rivelato inevitabile: stavolta Darderi è partito meglio, conquistando un minibreak prima di vederselo riprendere dal rivale.

Sul 4-3 però la partita ha svoltato direttamente dalla parte di Luciano, che a suon di vincenti (44 in tutta la partita) chiude i conti con un 7-3 in fotocopia e agli ottavi andrà a giocarsela con Mionir Kecmanovic, col quale ha perso l’unico precedente in carriera a Hong Kong lo scorso gennaio.

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