La riserva non è stata ancora sciolta, ma l’ottimismo adesso sembra regnare in casa Visma Lease a Bike. Dove più d’uno è convinto che alla fine Jonas Vingegaard sarà al via del prossimo Tour de France, che scatterà da Firenze sabato 29 giugno per la prima delle tre tappe in territorio italiano. Con quali ambizioni, troppo presto per dirlo: difficile che il danese possa realmente competere contro assi del calibro di Tadej Pogacar e Primoz Roglic, ma intanto già sapere che sarà al via del grand boucle è un sollievo, pensando a quelle che erano le premesse dopo il terribile schianto all’Itzulia del 4 aprile scorso.
- La Visma ha già la squadra pronta: c'è anche Van Aert
- Dominio UAE: Adam Yates vince il Giro di Svizzera
- "Pogacar e van der Poel più forti di Merckx"
- Verso il Tour: Roglic sarà il vero sfidante di Pogacar?
La Visma ha già la squadra pronta: c’è anche Van Aert
Vingegaard è al lavoro con i compagni nel ritiro in altura di Tignes, e a quanto lascia trapelare l’account della Visma sembra anche essere di buonumore. Se tutto andrà secondo le previsioni, sarà regolarmente al via del Tour al pari di Wout Van Aert, che invero in Francia non sarebbe dovuto andare, ma che ha dovuto cambiare in corsa i propri programmi stagionali dopo la caduta del 26 marzo scorso alla Dwaars (altrimenti avrebbe corso il Giro, puntando poi a olimpiadi e mondiali).
Con loro ci saranno Tijes Benoot, Wilco Kelderman, Jan Tratnik, Christophe Laporte (altro esule del Giro), Sepp Kuss e la rivelazione di inizio stagione Matteo Jorgenson. A meno di clamorosi scossoni, la squadra sembra già fatta: confermarsi non sarà semplice, sia per le condizioni di Vingegaard, sia per il valore degli avversari, pensando allo strepitoso Pogacar ammirato sulle strade del Giro, decisamente intenzionato a completare la doppietta Giro-Tour che manca dai tempi del Pirata Marco Pantani (anno magico 1998).
Dominio UAE: Adam Yates vince il Giro di Svizzera
L’UAE Team Emirates peraltro è forse la squadra che sin qui ha mostrato il meglio di sé nel corso della prima parte di stagione. Perché oltre al dominante Pogacar la squadra mediorientale ha potuto far festa anche con Adam Yates al Giro di Svizzera, peraltro imponendosi davanti a Joao Almeida. Un dominio ben evidenziato dai punti ottenuti nel ranking UCI della prima metà di stagione (staccatissima la Ineos Granadiers, seconda miglior squadra da inizio anno), che ne fa una sorta di squadra di riferimento di tutto il mondo World Tour, di fatto andando ad occupare quel posto che lo scorso anno vedeva la Visma padrona incontrastata delle operazioni (non a caso vinse tutti e tre i grandi giri).
Pogacar in questi giorni è a Sant’Anna di Vinadio a rifinire la preparazione in vista del Tour (il rettore del santuario, don Erik Turco, non ha resistito alla tentazione di voler scattare una foto assieme al fuoriclasse sloveno e ai suoi compagni): non corre dall’ultima tappa del Giro d’Italia, ma è completamente concentrato sul lavoro da fare per puntare alla clamorosa doppietta stagionale.
“Pogacar e van der Poel più forti di Merckx”
A proposito di Pogacar: l’ex corridore professionista Danny Nelissen, famoso principalmente per il titolo mondiale dilettanti conquistato nel 1995 in Colombia (poi un’onesta carriera da pro, ma senza acuti), ha parlato dell’attuale situazione del ciclismo e di quanto elementi come lo sloveno e Mathieu van der Poel debbano essere considerati superiori anche al grande Merckx.
“Eddy correva contro avversari inferiori, lui era ben pagato per fare il professionista, gli altri guadagnavano poco e spesso dovevano sobbarcarsi altri lavori. Oggi è diverso: tutti sono professionisti e tutti sono lautamente pagati e chi è più forte viene fuori. Se vincono sempre quelli non può essere un caso, quindi dico che la supremazia di Pogacar e MVDP è molto più netta e lampante di quella di Merckx”.
Verso il Tour: Roglic sarà il vero sfidante di Pogacar?
Intanto a Firenze fervono i preparativi per la grand depart del Tour 2024. Anche se in Francia si sono portati avanti per tempo: nel 2026 la corsa partirà da Barcellona, mentre nel 2025 sarà Lille la sede della prima tappa. Detto di Vingegaard e Pogacar, il novero dei possibili favoriti include anche Primoz Roglic e Remco Evenepoel: lo sloveno è apparso in buona forma al Delfinato, gara che peraltro ha fatto sua davanti a Jorgenson e Derek Gee. Il belga è sembrato invece un po’ più indietro di condizione: al Tour proverà a sfruttare soprattutto la prima settimana, che prevede percorsi selettivi ma non durissimi, per poi scatenarsi a cronometro.
Chiaro però che contro il Pogacar visto nei primi mesi dell’anno sarebbe dura per chiunque avere la meglio: Tadej rimane l’uomo da battere, e l’idea di puntare alla doppietta Giro-Tour nella stessa stagione è la molla che potrebbe convincere anche il grande pubblico a fare il tifo per lui.