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Diritti tv: la Coppa Italia resta a Mediaset, dura replica della Lega a Mourinho dopo Inter-Roma

La Lega Serie A assegna i diritti tv per la Coppa Italia fino al 2027 a Mediaset. L'Ad De Siervo si pronuncia a tutto tondo, rispondendo a tono a Mourinho e rivelando i piani per la ripresa del calcio italiano

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Lorenzo Marsili

Lorenzo Marsili

Sport Specialist

Giornalista pubblicista, redattore, divulgatore. E' una delle anime video del sito: racconta in immagini un evento e lo fa come pochi altri

La Coppa Italia resta a Mediaset. A decretarlo l’assemblea di Lega Serie A di oggi che ha deciso dei diritti tv per la Coppa Italia. Accordo valido per i prossimi tre anni, dal 2024 al 2027. In giornata, l’amministratore delegato della Lega, Luigi De Siervo, aveva aggiornato sui diritti tv anche per la Serie A e colto l’occasione per commentare, non senza polemica, le affermazioni accusatorie di José Mourinho al termine di Inter-Roma.

Coppa Italia a Mediaset: i dettagli dell’accordo

Mediaset si tiene la Coppa Italia anche i prossime tre anni. Le gare delle edizioni 2024-2025, 2025-2026, 2026-2027 del trofeo nazionale saranno trasmesse ancora in esclusiva dal Biscione. La decisione è giunta nella giornata odierna al termine dell’Assemblea di Lega tenutasi in videoconferenza, che ha visto il provvedimento approvato con diciotto voti favorevoli e due astenuti (Napoli e Fiorentina). A Mediaset va anche l’esclusiva per la Supercoppa italiana.

Stando a quanto riportato da Il Corriere della Sera, la trattativa si è chiusa sulla base di 56 milioni di euro a cui occorre aggiungerne ulteriori due come costi fissi. Un’operazione che, dunque, alza di 10 milioni di euro l’attuale accordo in essere, che aveva visto Mediaset acquistare i diritti tv per la Coppa Italia a 48 milioni di euro.

De Siervo: “Serie A in grande ripresa”

In giornata, la Lega Serie A aveva parlato per voce del suo Ad, De Siervo, che, intervenuto alla trasmissione radiofoni Rai La politica nel pallone, ha toccato gran parte dei temi caldissimi di queste ore. Dai diritti tv, appunto, alle stoccate di José Mourinho al termine di Inter-Roma. Sull’attrattiva del campionato di Serie A per le tv, De Siervo ha spiegato:

Il nostro è un campionato straordinario, abbiamo una lotta al vertice entusiasmante, così come non dimentichiamo la partita di Cagliari che ha vinto 4-3 nel recupero. È un campionato che sta crescendo e c’è grande competitività. Siamo reduci da quattro anni in cui vincono quattro squadre diverse, cosa che non succede altrove. Calcio povero? Non è vero. Il nostro è un calcio in grande ripresa: abbiamo fatto tre finali su tre l’anno scorso e siamo in lizza per il quinto posto in Champions. Senza dimenticare che abbiamo una o due squadre che possono disputare il nuovo Mondiale per Club. La verità è questa.

De Siervo e il problema stadi

In merito alla salute del calcio italiano, De Siervo ammette il periodo non semplice, ma si dice ottimista:

Tutto il mondo sta riconoscendo la grande qualità del nostro calcio. Stadi? È un problema che risale alla notte dei tempi, agli anni ’90, quando abbiamo ristrutturato i nostri impianti in maniera maldestra. Abbiamo l’obbligo assoluto di ricostruirli. Per fortuna ci sono proprietà illuminate che hanno messo progetti correnti. Poi, c’è l’occasione dell’Europeo del 2032, che ci obbligherà a farli. Sono convinto che Abodi saprà vigilare affinché tutto avvenga nei tempi. Resto moderatamente ottimista, anche se per tanto tempo abbiamo chiesto l’istituzione di un commissario agli stadi.

De Siervo e il problema stadi

Sui diritti televisivi per la Serie A assegnati a DAZN e Sky fino al 2029, invece, l’Ad sottolinea l’annoso problema della pirateria e spiega il piano per abbassare il costo degli abbonamenti della pay-tv:

Sono convinto che il numero di abbonati al calcio crescerà in questi cinque anni. La durata medio-lunga di questo accordo serve a stabilizzare il mercato, ma il problema principale rimane la pirateria. Siamo il Paese con il maggior numero di atti di pirateria. Nel tempo, questo ha di fatto ridotto il numero di persone che pagano un abbonamento. Se il calcio viene saccheggiato da tifosi che pagano 10 euro per vedere il calcio aiutando la malavita organizzata si fanno perdere introiti alla Serie A, e parliamo di non meno di 300 milioni di euro ogni anno.

Problema pirateria

Proseguendo sulla questione pirateria, De Siervo sottolinea:

Su questo punto il nostro Paese è stato silente troppo a lunga. Per fortuna ora siamo riusciti ad approvare una legge all’avanguardia. In Italia e nel mondo il calcio ha bisogno della pay-tv per sopravvivere. Se tutti pagassero regolarmente, si potrebbero anche abbassare i prezzi… uno degli obiettivi per i prossimi anni.

De Siervo risponde a De Laurentiis

In merito alla possibilità di aprire un canale tematico e le dure parole del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis nel giorno dell’assegnazione dei diritti tv a DAZN e Sky, De Siervo ammette:

Non ho parlato con De Laurentiis questa settimana, ma credo che lui avesse in mente un nuovo modello distributivo, che abbiamo valutato per mesi. Una scelta visionaria, certo, e che sarei stato ben felice di interpretare. Credo che possa essere il futuro, ma per ora la maggioranza ha ritenuto più prudente fare altre scelte. Detto questo, il progetto di media company della Lega Serie A non è concluso. La Lega prosegue nella produzione di contenuti e continuerà a farlo.

Risalire la china

Sulle distanze con il calcio estero e le modalità per risalire la china, De Siervo illustra:

Quando eravamo il miglior campionato al mondo, le altre leghe sono andate all’estero, intercettando la voglia di calcio nei Paesi emergenti. Non non lo abbiamo fatto e non siamo stati presenti sui mercati internazionali. Risalire oggi è molto difficile, ma lo stiamo facendo, aprendo uffici all’estero. Mi auguro che la crescita all’estero non sia inferiore al 20%, in un contesto in cui altri qualcosa perderanno. Legge Melandri? Fosse per noi, la aboliremmo, perché è l’unica legge al mondo che disciplina il calcio e ci penalizza. Molto è stato fatto, con alcuni rallentamenti, ma onestamente è una legge ormai superata. Quella della ripartizione, invece, è una cosa che si può sicuramente mantenere.

Stoccata a Mourinho

Infine, la stoccata a José Mourinho, furente al termine di Inter-Roma:

Le parole di Mourinho? Lo stimo per quello che fa per la Roma e per il calcio, ma le sue dichiarazioni sono suonate come un alibi. Faccio solo un esempio, il Barcellona ha giocato in Champions il mercoledì e poi il Clasico con il Real Madrid alle quattro di pomeriggio. Il tema del recupero non poteva essere gestito meglio, perché una partita importante deve giocarsi nel momento di maggior picco.

Rileggi tutti gli episodi da moviola di Inter-Roma

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