È uno dei nuovi gioielli proposti da quell’incredibile fucina che è il calcio belga e non è un caso che a diciannove anni non ancora compiuti abbia già attirato su di sé le attenzioni di alcuni tra i più importanti club europei,
Jérémy Doku, dopo essersi messo in luce con l’Anderlecht, da questa stagione milita in Francia nel Rennes e anche in Ligue 1 si è messo in luce sfruttando soprattutto una caratteristica: un dribbling fulminante.
Il talento belga, in un’intervista a NHL, ha parlato del suo stile di gioco.
“In Belgio sanno benissimo che in passato non ho mai segnato molto. Non sono Zlatan Ibrahimovic. Chi guarda le statistiche mi critica per questo, ma chi vede le partite lo sa che sto andando bene, altrimenti non sarei sempre titolare. Da piccolo mi dicevano sempre che dribblavo troppo e che dovevo smetterla, ma io ho continuato a farlo. Ai più giovani dico di non nascondersi, continuate a dribblare, molto dipende dalla fiducia che si ha in se stessi”.
Le statistiche parlano di numeri molto importanti: “Le ho viste di recente: sono io il miglio dribblatore della Ligue 1. Non male se consideriamo che in questo campionato ci sono anche Neymar e Mbappé. Io quando parto in dribbling so che una volta su due lo salto il mio avversario”.