L’Italia è agli ottavi di Euro2024 nel modo più rocambolesco, con un gol all’8’ di recupero di Zaccagni su assist di Calafiori, il migliore dei suoi insieme a Donnarumma. Il laziale pareggia il gol di Modric regalato dalla difesa nonostante il passaggio al 3-5-2. Ora c’è la Svizzera a Berlino.
- Euro2024: Italia-Spagna, la chiave della partita
- Italia, che cosa ha funzionato
- Italia, che cosa non ha funzionato
- Le pagelle dell’Italia
- Top e flop della Croazia
- La pagella dell’arbitro Makkelie
- Il tabellino di Croazia-Italia 1-1
Euro2024: Italia-Spagna, la chiave della partita
Spalletti cambia sistema di gioco nel tentativo di proteggere la difesa, ma viene tradito dai suoi centrali, sorpresi da un banale lancio dalla trequarti della Croazia. Il 3-5-2 anestetizza la fase d’attacco e i cambi di modulo creano solo confusione. Per fortuna c’è Calafiori, icona al rovescio di un calcio italiano decadente: un giovane difensore con qualità e personalità. Lui, Zaccagni e Donnarumma salvano l’Italia.
Italia, che cosa ha funzionato
Col 3-5-2 scelto da Spalletti il pressing non è più costante, ma l’Italia evita di aprire spazi alle spalle dei centrocampisti e scoprire la difesa. Calafiori è l’unica vera buona notizia di questa Italia, insieme alla qualificazione e alla voglia di non mollare.
Italia, che cosa non ha funzionato
Con 3 centrali è clamoroso lasciarsi sorprendere su un lancio dalla trequarti: stavolta a tradire Spalletti è l’attenzione degli azzurri. Il nuovo sistema disinnesca il gioco offensivo: i due attaccanti centrali inviterebbero a cercare un numero maggiore di verticalizzazioni, invece dopo aver smarcato Jorginho o uno dei centrali in avanzamento con le sponde delle mezz’ali, l’Italia tende sempre a cercare l’apertura in fascia, risultando prevedibile. Quando passa al 4-3-3 perde ogni riferimento di gioco, neanche la mossa disperata del doppio pivot Retegui-Scamacca sveglia l’attacco: cambiano i moduli, la povertà di idee degli azzurri resta.
Le pagelle dell’Italia
- Donnarumma 7: vola al 4’ sul potente sinistro di Sucic, poi vive una gara tranquilla fino al rigore parato a Modric e al miracolo su Budimir. Capitola sul tap-in, non assistito dalla sua difesa.
- Darmian 5: insieme a Bastoni, s’addormenta sul vantaggio croato. Col passaggio al 4-3-3 va a sinistra a collezionare cross respinti (dal 37’ s.t. Zaccagni 7: un solo pallone, ma calciato alla perfezione. L’eroe di Lipsia).
- Bastoni 5: al 27’ si divora l’occasione dell’1-0 con un colpo di testa scolastico, ma l’errore peggiore arriva quando si lascia anticipare da Budimir sul gol.
- Calafiori 7,5: il più attento e propositivo in fase offensiva tra i centrali. Non è un caso che sia lui a firmare con Zaccagni la giocata decisiva. Ammonito, salterà gli ottavi.
- Di Lorenzo 5,5: corre tanto, si propone, ma perde tutti i duelli con Gvardiol.
- Barella 6,5: puntuale in pressione, nelle chiusure e nel gioco “a muro” per Jorginho, pennella un assist delizioso che Bastoni non sfrutta.
- Jorginho 5: avrebbe spazio e tempo per alzare la testa e cercare le punte, ma preferisce guardare Dimarco e Di Lorenzo. Prevedibile (dal 37’ s.t. Fagioli SV).
- Pellegrini 5: una bella palla al volo per Retegui, non sfruttata. Ma poi combina poco (dal 1’ s.t. Frattesi 5,5: entra e provoca il rigore con un braccio inspiegabilmente aperto. Ha il merito di scambiare con Calafiori sul gol).
- Dimarco 5,5: ha più campo di Di Lorenzo perché Stanisic spesso si accentra per aiutare i centrali, ma dal suo sinistro non arrivano magie. Esce con l’Italia in svantaggio e Darmian in campo: perché? (Dal 12’ s.t. Chiesa 5,5: nervoso, sfonda solo una volta a destra creando l’unica occasione della ripresa).
- Retegui 5: Spalletti preferisce la sua garra alla tecnica di Scamacca, l’italo-argentino sgomita con i centrali di Dalic, ma gli manca rapidità in area e qualità in costruzione.
- Raspadori 5,5: si muove tanto, ma gli arrivano pochi palloni per inventare o calciare a rete (dal 30’ s.t. Scamacca 5,5: la pigrizia di cui parla il c.t. emerge ancora, sull’assist di Chiesa all’88’ a un metro dalla riga di porta).
Top e flop della Croazia
- Modric 7: non brilla in regia, sbaglia un rigore, ma aveva comunque trovato il modo di risultare decisivo per i croati. Poi cresce, nonostante i 38 anni.
- Gvardiol 6,5: un muro in fase di rottura e tanta qualità in uscita palla.
- Mario Pasalic 5: a separare la versione di stasera da quella atalantina c’è una parola. Gasperini.
La pagella dell’arbitro Makkelie
Sempre vicino all’azione, gestisce alla perfezione i cartellini e il Var in occasione del rigore. Voto 7,5.
Il tabellino di Croazia-Italia 1-1
Croazia (4-3-3): Livakovic; Stanisic, Sutalo, Pongracic, Gvardiol; Modric (dal 36’ s.t. Majer), Brozovic, Kovacic (dal 25’ s.t. Ivanusec); Sucic (dal 25’ s.t. Perisic), Kramaric (dal 45’ s.t. Juranovic), Mario Pasalic (dal 1’ s.t. Budimir). A disp. Labrovic, Ivusic, Vida, Erlic, Borna Sosa, Baturina, Pjaca, Petkovic, Marco Pasalic. All. Dalic
Italia (3-5-2): Donnarumma; Darmian (dal 37’ s.t. Zaccagni), Bastoni, Calafiori; Di Lorenzo, Barella, Jorginho (dal 37’ s.t. Fagioli), Pellegrini (dal 1’ s.t. Frattesi), Dimarco (dal 12’ s.t. Chiesa); Retegui, Raspadori (dal 30’ s.t. Scamacca). A disp. Vicario, Meret, Buongiorno, Gatti, Cambiaso, Folorunsho, Bellanova, Mancini, Cristante, El Shaarawy. C.t. Spalletti.
Arbitro: Makkelie (Ned)
Marcatori: al 10’ s.t. Modric, al 53’ s.t. Zaccagni
Note: ammoniti Sucic, Modric, Ivanusec, Pongracic, Stanisic, Brozovic, Calafiori, Fagioli. Al 9’ s.t. Donnarumma para un rigore di Modric.
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