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F1, Hamilton: “La Ferrari è un sogno. Qui per Vasseur e Schumacher, lo sceglievo sempre ai videogiochi"

Lewis Hamilton a margine dei test prima dell'avvio della stagione 2024 di F1 ha parlato del suo approdo in Ferrari dal 2025, svelando l'importanza di Vasseur in questa decisione così dirompente. Poi, un omaggio a Schumacher

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

La prossima settimana partirà l’ultima stagione da pilota Mercedes di Lewis Hamilton. Il 2024 della F1 segnerà l’annata transitoria tra il passato plurivittorioso del campionissimo britannico e un futuro di nuovi stimoli e incognite in rosso: a meno di due settimane dal GP del Bahrain, il baronetto del motorsport ha avuto modo – per la prima volta in maniera estensiva – di commentare uno dei più clamorosi colpi di mercato nella storia della F1 e che l’ha visto protagonista.

Hamilton: “Con Vasseur ottimo rapporto da anni, è grazie a lui se sarò in Ferrari”

E questo è avvenuto nella conferenza stampa a margine dei test prestagionali avvenuti sulla stessa pista che ospiterà il Gran Premio di apertura della stagione 2024. A chi gli chiedeva se il team principal Frédéric Vasseur avesse giocato un ruolo importante nell’approdo a Maranello, Hamilton ha confermato: “Con lui ho un ottimo rapporto. Ho corso con Frédéric in GP2, ottenendo un risultato incredibile e soprattutto in F3 [serie in cui divenne campione europeo nel 2005, ndr]. Quelle sono state le fondamenta del nostro rapporto, e da lì siamo rimasti sempre in contatto“.

Il britannico ha poi aggiunto: “Ho sempre pensato potesse diventare un ottimo team principal in F1, però all’epoca non era interessato. Poi è entrato in Alfa Romeo, ed è stato bello vederlo lì. E quando ha ottenuto il ruolo in Ferrari sono stato davvero felice per lui. Penso ci sia stato un allineamento di pianeti. E credo che tutto questo non sarebbe successo senza Frédéric. Gli sono molto grato – ha quindi concluso – e sono entusiasta del lavoro che sta portando avanti”.

“Andare in Ferrari è stata una decisione difficile, ma sto scrivendo la mia storia”

Certo, solo lo scorso agosto lo stesso Hamilton aveva firmato il rinnovo con Mercedes sino alla stagione 2025. “La nostra storia non è finita, siamo determinati a fare di più insieme e non ci fermeremo finché non lo faremo”, disse l’otto volte campione del mondo allora. Poi le cose sono cambiate nel corso dell’inverno. “Alla fine del 2023 si è presentata una opportunità, e ho voluto coglierla“, ha illustrato ai giornalisti in Bahrain.

Eppure, “è stata credo la decisione più difficile che potessi mai prendere“. Hamilton ha infatti pesato il fatto di essere stato un pilota Mercedes “per 26 anni”. “Abbiamo creato una epopea dentro questo sport ed è qualcosa di cui vado molto fiero. E sono anche orgoglioso di ciò che abbiamo raggiunto”. Tuttavia, “in fin dei conti, io sto scrivendo la mia storia, e ho avvertito il fatto che fosse arrivato il momento di scrivere un nuovo capitolo“.

“Ogni pilota che cresce si chiede come sia correre in Ferrari”

Hamilton ha poi parlato della storia recente della Ferrari, che non coglie un successo iridato dal 2007 “e questo rappresenta un ulteriore stimolo per me“. E ha ammesso che da giovanissimo nei videogiochi selezionava sempre Michael Schumacher.

“Credo che per ogni pilota che sta seguendo un percorso di crescita e che guarda la Ferrari e Schumacher nel loro periodo di massimo splendore, probabilmente si chiede come sarebbe correre col Cavallino. Nei GP d’Italia resti a bocca aperta quando vedi quella marea di tifosi in rosso. Giocavo in GP2 nei panni di Michael. Non sono mai stato a Maranello prima d’ora”, sono le parole di Hamilton.

“L’italiano? Proverò a impararlo”

Infine, il pilota ha spiegato che la sua prima Ferrari che si è regalato nel 2010 non ce l’ha più. “Ma non ci andavo spesso, visto che ero sotto contratto con Mercedes: non mi sembrava opportuno”. E, in conclusione, riguardo la lingua madre della scuderia, Hamilton ha puntualizzato la volontà di provare a imparare l’italiano “anche se in tutti questi in F1 non sono mai riuscito a imparare un’altra lingua. Conosco giusto qualche frase imparata quando guidavo i kart in Italia”.

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