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Feyenoord-Roma, Mourinho lancia la sfida: stuzzica Pellegrini e avverte Belotti e Abraham

Nella conferenza stampa prepartita l'allenatore della Roma Josè Mourinho non ha aggiunto nulla sulle polemiche con Cassano ma ha parlato della forza del Feyenoord lanciando messaggi ai suoi giocatori Pellegrini, Abraham e Belotti

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Non ha voglia di fermarsi la Roma, non si vuole fermare nemmeno Mourinho. Dopo il sorpasso alle milanesi in campionato nella corsa alla prossima Champions League si resta in tema di calcio internazionale. C’è di nuovo il Feyenoord nell’andata dei quarti di finale di Europa League. Gara che evoca dolci ricordi, la finale di Conference vinta lo scorso anno, ma lo Special One sa come il doppio confronto con gli olandesi sarà tutt’altra storia: “Tirana è un’altra storia”. Nessun riferimento, ma nemmeno nessuna domanda riguardo la querelle con Antonio Cassano.

Roma, Mourinho lancia la sfida al Feyenoord: “Tirana è il passato”

Impossibile non pensare a quanto succedeva solo la scorsa primavera nella finalissima di Tirana quando la Roma conquistava la Conference League nella finale proprio contro il Feyenoord. Mourinho però alla sua maniera rifugge ogni pensiero su quella partita oramai in archivio, anzi in bacheca: “Tirana? Non c’entra nulla, quando vado a Trigoria vedo la Conference League e ricordo che abbiamo vinto contro di loro ma finisce lì, è un’altra storia”.

Mourinho: “Feyenoord quasi perfetto, noi meno”

Alla sua maniera lo Special One cerca di mettere in buona luce gli avversari in odore di “scudetto” olandese cercando di fatti di disegnarli come i veri favoriti di questo doppio round di coppa ed ecco venire fuori il low profile “tattico” del tecnico portoghese:

Il Feyenoord in campionato è la squadra più forte, i numeri sono obiettivi, vinceranno il campionato. Segnano tanto, hanno tecnica, hanno giocatori che sanno giocare, ha gente veloce, aggressiva, hanno pochi difetti. Noi non siamo i più forti in Italia, non siamo i più forti in Europa League ma possiamo vincere. Giochiamo con quello che abbiamo, cerchiamo di essere equilibrati e di andare avanti; abbiamo eliminato due squadre di qualità come Salisburgo e Siviglia, speriamo di completare il tris”

Mourinho: “Niente turnover, gioca chi sta meglio”

Josè Mourinho non si sbilancia sulla formazione e dopo le prove buone di alcune “seconde scelte” vedi Llorente e Solbakken (peraltro ko), ricaccia al mittente ogni idea di turnover “programmato” anzi: “Io penso che si gioca con la squadra che sta meglio, chi sta in panchina sa che deve essere pronto come quelli che sono titolari. Non ci sono cambi particolari al 60′ o al 75′, non è il nostro modo di giocare. A Torino quando Dybala mi ha guardato in un certo modo sapevo che era il momento di cambiarlo”.

Da Mourinho pungola Pellegrini, Belotti e Abraham

Ma a precisa domanda lo Special One non si sottrae dall’analizzare il momento di alcuni suoi pretoriani, primo fra tutti capitan Pellegrini anche lanciando un messaggio che possa stuzzicare una loro maggiore resa in campo: “Pellegrini era capitano, ed è capitano; era un giocatore importante, continua ad esserlo. Ha fatto una panchina perchè abbiamo deciso di fare un lavoro con lui diverso, di giocare diversamente, l’anno scorso ha fatto più gol, è stato decisivo, vediamo se nel finale di stagione sarà il suo momento”.

Ce n’è anche per gli attaccanti che col Torino non hanno giocato dall’inizio, anche per Abraham e Belotti bastone e carota: “Gli attaccanti stanno benissimo, tutti e due sono papà, Tammy per la prima volta, Belotti due volte, e io sono felice per loro anche quando non giocano, forse non giocano nemmeno domani…”

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