Due numeri uno li abbiamo persi prima ancora di cominciare: Jannik Sinner a Indian Wells non c’è, colpa dei controlli avvenuti proprio in terra di California un anno fa (la storia la conoscete già, inutile rivangarla). Mattia Bellucci, testa di serie numero uno del torneo di qualificazione, ha fatto le valigie con larghissimo anticipo, battuto senza pietà dal giapponese Yosuke Watanuki (attualmente numero 349 del mondo, con un passato da 72) che gli ha lasciato appena tre giochi in tutto l’incontro. E con Fognini a sua volta eliminato dal giovane statunitense Colton Smith (che gioca nel circuito NCAA…) e aspettando che Gigante e Zeppieri trovino il modo per entrare nel main draw, delineare programmi e ambizioni degli italiani è il minimo che si possa fare.
- Musetti e Berrettini vogliono arrivare lontano
- Arnaldi e Sonego da battaglia: se il sorteggio desse una mano...
- Cobolli e Darderi, è suonata la sveglia? Nardi ci riprova
- Paolini spera di star bene per cominciare la risalita
Musetti e Berrettini vogliono arrivare lontano
Non c’è Sinner, ma ci sono Lorenzo Musetti e Matteo Berrettini, che a modo loro puntano a fare tanta strada. Musetti in Australia aveva ben impressionato fino a quando non ha dovuto soccombere a Shelton, poi nella trasferta sudamericana sul rosso ha dovuto fare i conti con un problema al polpaccio che gli è costato Buenos Aires, Rio de Janeiro e pure Acapulco, il warm up sul cemento outdoor scelto in previsione di Indian Wells.
Difficile dire come arrivi in California: se starà bene, qualcosa di buono potrebbe pure combinarlo, altrimenti il rischio è che possa alzare bandiera bianca senza appello pur di non pregiudicare la stagione sul rosso che scatterà tra un mese.
Berrettini in questi primi due mesi di stagione è tra gli italiani che hanno giocato di più: in Australia s’è schiantato su Rune, a Rotterdam ha palesato l’unico vero passaggio a vuoto (subito fuori con Griekspoor), poi tra Doha e Dubai ha mostrato lampi di classe assoluta, pur cedendo a Draper e Tsitsipas in due match conclusi entrambi al terzo set. Se il sorteggio gli darà una mano, occhio a sottovalutare la voglia di Matteo di spingersi nuovamente verso l’elite del tennis mondiale, potendo godere anche di un po’ più di riposo tra un match e l’altro (almeno nei primi turni). Sia Musetti che Berrettini, essendo teste di serie, non scenderanno in campo nel primo turno, godendo di un bye.
Arnaldi e Sonego da battaglia: se il sorteggio desse una mano…
La situazione si fa un po’ più caotica scendendo fuori dalla top 30 mondiale. Con tanti italiani in cerca di un exploit per provare a rendere decisamente più movimentata la primavera in terra americana. Matteo Arnaldi punta molto sul primo “sunshine double” della stagione: ad Acapulco ha ceduto al terzo set a Zverev dopo che tra Delray Beach e Dallas aveva ben impressionato, sfiorando anche una finale.
Lorenzo Sonego dopo la cavalcata fino ai quarti di finale agli Australian Open ha un po’ tirato il freno, complici anche accoppiamenti non semplici a Rotterdam (fuori al debutto con Rune), Marsiglia (stop nei quarti con Humbert) e Dubai (battuto da Tsitsipas all’esordio). Se tornerà quello ammirato a Melbourne, auguri a chi se lo ritroverà davanti.
Cobolli e Darderi, è suonata la sveglia? Nardi ci riprova
Discorso che non può essere esteso a Flavio Cobolli, che tra un problema fisico e l’altro sino ad oggi ha fatto tanta (troppa) fatica nel riuscire a trovare la giusta continuità: arriva in California dopo aver raccolto 6 sconfitte consecutive, anche se nell’ultima contro Shelton ad Acapulco (doppio tiebreak) ha mandato qualche segnale di risveglio.
Quello che papà Gino spera di vedere in Luciano Darderi, altro grande deluso di inizio 2025: 6 ko. in 7 incontri disputati (di cui 4 sul rosso, la superficie preferita) la dicono lunga sulla crisi dell’italo-argentino, che invero è entrato in crisi già sul finire della scorsa estate.
A Indian Wells ci sarà anche Luca Nardi, che un anno fa su questi campi si fece conoscere al mondo battendo nientemeno che Novak Djokovic: a Dubai il pesarese ha mandato segnali incoraggianti raggiungendo i quarti di finale, dopo che Doha s’era fermato solo al cospetto di Alcaraz e di ritorno dall’Australia, nel Challenger di Koblenz, aveva perso in finale contro il francese Blanchet. Ripetere l’exploit dell’anno passato, quando arrivò agli ottavi, non sarà semplice, ma è vietato mettere il carro davanti ai buoi.
Paolini spera di star bene per cominciare la risalita
In campo femminile, al solito è Jasmine Paolini a cantare e portare la croce: il suo primo scorcio di 2025 è stato altalenante e la “scavigliata” di Doha contro la Kenin si spera non abbia lasciato strascichi.
Elisabetta Cocciaretto e Lucia Bronzetti vanno in cerca di qualche bella impresa: soprattutto la riminese, reduce dalla finale di Cluj persa contro la Potapova, ha voglia di regalarsi una settimana di buoni propositi. Nulla da fare per Sara Errani, eliminata nel primo turno delle qualificazioni dalla rumena Busca.