Tramortita e poi affondata, l’Inter è uscita dal “Franchi” con le ossa rotte e con parecchi interrogativi da risolvere sul futuro della corsa scudetto. Il Napoli è rimasto saldamente in vetta, con i suoi 3 punti di vantaggio, ma a inquietare i nerazzurri, più che la distanza dall’avversario, è la difficoltà a imporsi contro le prime 8 della classifica. Un aspetto da non sottovalutare in vista del rush finale della stagione.
- Inter, cosa è successo al Franchi?
- Inter piccola con le grandi, la statistica di Pistocchi
- Inter a passo lento con le prime 8, il web si infiamma
Inter, cosa è successo al Franchi?
Cosa è successo ieri all’Inter? Se lo chiedono in tanti dopo il tracollo in casa della Fiorentina, avversario rabberciato dalle assenze: con tutte quelle a cui ha dovuto fare fronte Palladino, tra indisponibili, acciaccati e nuovi acquisti non utilizzabili, avrebbe tirato su una squadra intera. Invece Inzaghi era arrivato in Toscana con la squadra al gran completo, a parte il neo-arrivato Zalewski e un febbricitante Dimarco, utilizzato part-time.
Eppure l’ago della bilancia, che a inizio partita pendeva tutto dalla parte dell’Inter, inesorabilmente s’è spostato a favore della Fiorentina, che ha vinto meritatamente la partita e messo in risalto le difficoltà della squadra di Inzaghi di imporsi contro avversari d’alta classifica.
Inter piccola con le grandi, la statistica di Pistocchi
A evidenziare il difficile andamento dell’Inter negli scontri diretti con le prime 8 squadre della classifica è stato il giornalista Maurizio Pistocchi con un post su “X” che ha mandato in tilt il web. Nelle 8 gare già disputate contro Atalanta, Juventus, Napoli, Lazio, Bologna, Fiorentina e i due derby con il Milan, l’Inter ha ottenuto solo 2 vittorie, a fronte di 2 sconfitte e 4 pareggi, con 10 punti all’attivo e una media punti di 1.25, vale a dire quella che basterebbe a salvarsi vivacchiando nella parte destra della classifica.
Al di là del 4-0 rifilato all’Atalanta e del tennistico 6-0 alla Lazio maltrattata all’Olimpico, l’Inter ha faticato a imporsi, facendosi rimontare sul 4-4 dalla Juventus, fermare sul 2-2 dal Bologna e sull’1-1 dal Napoli e ha evitato il secondo ko in un derby di campionato (1-2 all’andata e 1-1 al ritorno, con gol di de Vrij al 93’), perdendo 3-0 a Firenze. Risultati sicuramente non da corsa scudetto, che preoccupano i tifosi nerazzurri e probabilmente anche Simone Inzaghi.
Inter a passo lento con le prime 8, il web si infiamma
L’allarme lanciato sotto forma di statistiche da Maurizio Pistocchi è stato raccolto su “X” da centinaia di utenti, creando una spaccatura tra favorevoli (molti) e contrari (pochi), scettici e più ottimisti. Non sono mancati i rimproveri alla società nerazzurra. Ad esempio Arwen ha scritto che “la colpa è di una società che non compra top player da anni e poi fa proclami deliranti” e che “non si può pretendere che Inzaghi possa fare sempre miracoli, come li ha fatti in questi anni”.
C’è Riccardo Canevari che, rifacendosi alle parole di Antonio Conte di qualche settimana fa, risponde: “Forse non è vero che abbiamo due squadre e siamo superiori alla concorrenza”. Antonino Gargiulo, invece, non ci gira troppo intorno e sentenzia: “Siamo calati rispetto allo scorso anno, il Napoli è superiore”, mentre Meo conclude, dando la colpa ad “anni di immobilismo di mercato”, che “cominciano a mostrare crepe enormi”.
C’è anche chi non è d’accordo con il post di Pistocchi, come Cris Cipe, che difende l’Inter riportando all’attenzione l’ottimo andamento in Champions League: “Aggiungi una statistica – dice al giornalista -. I punti di questa squadra tra le squadre qualificate agli ottavi e noterai che sono il Liverpool ha fatto più punti dell’Inter”.
Maoisti nerazzurri getta acqua sul fuoco e dice: “Tranne il Napoli le altre sono tutte dietro, significa che ha fatto comunque meglio”. Rammaricato, invece, Maurizio Cappelli: “In queste partite si potevano fare sei punti in più, punti buttati per episodi ed errori banali”. Andrea Vestrucci suona la carica: “Questo de profundis libidinoso ci farà risorgere più forti di prima”.