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Italia al Quirinale, la toccante dedica di Giorgio Chiellini

L'emozione del capitano degli Azzurri nel discorso pronunciato di fronte al capo dello Stato Sergio Mattarella: "Dedichiamo questa vittoria a Davide Astori, che è sempre presente nei cuori di chi l'ha conosciuto".

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Domenica 11 luglio è una giornata destinata a restare per sempre nella storia dello sport italiano, per il traguardo raggiunto da Matteo Berrettini, primo tennista del Belpaese a raggiungere la finale del torneo di Wimbledon, e per il trionfo dell’Italia nell’Europeo di calcio nella finale che è già leggenda vinta ai rigori ai danni dell’Inghilterra padrona di casa, alla quale non è bastato il supporto dei 60.000 tifosi di Wembley.

Lunedì 12 luglio è stato invece il giorno delle celebrazioni, con lo stesso Berrettini e il gruppo dell’Italia al completo, staff tecnico, giocatori e Roberto Mancini, ricevuti prima dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale e poi dal premier Mario Draghi a Palazzo Chigi.

Un legame, quello tra Mattarella e gli Azzurri, già più vivo che mai durante la partita, alla quale il Presidente ha assistito trepidando dagli spalti di Wembley, per poi lasciarsi andare al termine del match ad un’esultanza insolitamente sfrenata, anch’essa già entrata nella memoria collettiva degli sportivi italiani e dell’intera nazione.

Nella cerimonia del Quirinale hanno preso la parola, oltre a Mattarella, anche il presidente della Figc Gabriele Gravina e il capitano dell’Italia Giorgio Chiellini.

Il difensore della Juventus, simbolo sul campo di un’Italia mai doma, è parso visibilmente emozionato nel discorso pronunciato di fronte al Capo dello Stato.

La voce di Chiellini si è poi rotta effettuando una dedica molto speciale nei confronti di un amico di tanti dei giocatori azzurri laureatisi campioni d’Europa, ovvero Davide Astori: “Caro presidente, mi permetta di ringraziarla a nome mio e della squadra, la sua presenza è stato un gesto importante. Volevamo dedicare la vittoria a lei e ai milioni di italiani nel mondo che non ci hanno mai fatti sentire soli, accompagnandoci nel viaggio. Estendiamo la dedica a Davide Astori, l’avremmo voluto qui con noi, è sempre presente nei pensieri e nei cuori di chi l’ha conosciuto”.

“Questo è un gruppo che non si è mai perso d’animo anche nelle difficoltà, sostenendosi e anteponendo l’interesse della squadra al singolo – ha proseguito Chiellini – Se oggi siamo qui non è solo per un rigore in più segnato, ma perché l’abbiamo trasformato condividendo l’amicizia, uno dei sentimenti più belli della vita. Matteo, in queste settimane ci hai fatto sognare, tifavamo come fossi un compagno. Non ti fermare. Questo legame ci ha fatti sentire fratelli d’Italia, pronti a tutto per la chiamata del paese che amiamo”.

Queste invece le parole di Mattarella, che ha voluto citare Gianluca Vialli, molto più di un team manager, assente al Quirinale:

“Complimenti a tutti. Ieri sera abbiamo seguito la partita con enfasi. Non sono un commentatore sportivo ma ieri sera avete meritato di vincere perchè avete giocato con due pesanti handicap. Giocare in quello stadio con quel tifo e prendere quel gol a freddo che avrebbe steso chiunque. Invece siate stati grandi, bravi a reagire e a vincere. L’Italia che ha vinto agli Europei ha dimostrato unione, compattezza, fratellanza. Un grande applauso va a Roberto Mancini, per l’occurata preparazione delle partite e per la rivoluzione apportata anche nel gioco. Complimenti a tutto lo staff, Oriali, Evani, ma uno particolare a Gianluca Vialli, che ha espresso più volte, con le lacrime, quei sentimenti che tutti gli italiani avevano in quelle ore. Complimenti a Donnarumma per il riconoscimento come miglior giocatore del torneo. Ricordo anche io Davide Astori, che tutti voi avete ricordato in queste settimane. E voglio fare i complimenti a Spinazzola che nonostante le stampelle ha festeggiato alla grande. Posso solo dire complimenti a tutti e auguri per il futuro”

Infine, il presidente Figc Gravina: “La finale di Wembley è un evento che è già nella storia sportiva del nostro paese. Una partita sofferto che ci ha permesso dopo 50 di alzare il trofeo europeo (…) Questa nazionale è l’Italia. Con il loro potenziale gli Azzurri sono il simbolo di un Paese ferito ma caratterizzato da una grande voglia di ripresa. La pandemia ha messo a dura prova il mondo intero. La nostra Nazionale è stata capace di riorganizzarsi grazie alla federazione e al nostro commissario tecnico Roberto Mancini, con una identità precisa e senza mai snaturarsi. Oggi grazie agli Azzurri siamo ancora più felici e orgogliosi di essere italiani”.

 

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